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Victoria geme quando sente la lingua di Joaquin premere contro la sua intimità e poggia pesantemente la testa contro il materasso mentre inarca la schiena. Le sue mani stringono il vestito raggomitolato sui fianchi e i suoi occhi ogni tanto osservano il viso del ragazzo che fa altrettanto mentre lascia dei piccoli baci sul suo interno coscia. Geme più forte quando sente un dito penetrarla, poi due e un continuo gioco che le vede alternarsi alla lingua che le fa perdere il senno. Ma non basta a nessuno dei due.

"Jo, ti prego.." piagnucola lei.
"Cosa?" chiede allora lui, corrucciandosi e arrivando all'altezza del suo seno.
"Entra dentro di me."

Non può credere che lo abbia detto sul serio, ma il suo corpo non le permette nemmeno di imbarazzarsi. Sente il bisogno di percepire ogni centimetro del suo corpo, di avvertire un loro contatto.

"Ne sei sicura?"
"Ormai il danno è fatto." risponde e immediatamente le loro labbra iniziano a muoversi frenetiche le une sulle altre, facendoli sospirare mentre si spogliano da qualsiasi cosa abbiano indosso.

Il ragazzo si allunga ed apre il cassetto, tirando fuori la protezione ed indossandola nuovamente mentre si spinge contro di lei e da inizio a quel contatto fisico di cui avevano bisogno. Gemono insieme e i loro corpi tornano a sentire quella sensazione che credevo svanita, che per tanto tempo hanno ricercato in altri. I loro respiri affannati, lo schiocco dei loro baci, i versi soffocati da questi e le loro mani che si stringono senza mai lasciarsi un attimo. Forse è proprio tutto ciò che hanno sempre voluto e che gli è mancano di più.

"Ho bisogno di te." ripete lui e lei annuisce, guardandolo negli occhi.
"Sono qui." risponde, schiudendo la bocca per gemere ancora quando sente Jo che morde e succhia un lembo di pelle. Chiude gli occhi quando, dopo qualche tempo, si sente più vicina al limite.

Le sue gambe tremano e, dall'espressione di lui, capisce che sono entrambi vicini all'apice. Si stringono mentre gli ultimi brividi percorrono le loro schiene e respirano profondamente, metabolizzando tutto quello che è successo. Joaquin toglie la protezione e la butta nel cestino, crollando sul petto di lei e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. Lei riprende il fiato e passa la lingua sul labbro inferiore gonfio a causa dei baci. Si alza, ma lui poggia una mano sulla sua spalle e la spinge.

"Non andartene." ed i suoi occhi sembrano ripetere ancora quanto siano necessitanti di lei.
"Non me ne vado, solo.. le coperte." dice e lui ne afferra i lembi, coprendo i suoi corpi e restando addosso a lei che lo osserva.

Inizia poi ad accarezzare i suoi capelli corti e lascia un bacio tra di essi, facendo si che lui alzi il viso per far scontrare ancora le loro labbra. Dopo poco, lui si addormenta e lei si rilassa immediatamente, seguendolo a ruota libera dopo solo qualche minuto.

Amargo / Joaquin CorreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora