38

1.4K 30 0
                                    

victoriamgomez's stories:

victoriamgomez's stories:

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

×××

L'atmosfera prima di una sfilata è generalmente molto tesa e questo Victoria lo sa benissimo, ma questa volta sembra essere tutto molto diverso: lo staff e le altre modelle di Dolce e Gabbana sembrano essere molto tranquille, scherzano molto e mettono a proprio agio tutti quanti.

"Un altro po' di champagne?" domanda una ragazza lì.
"Oh no, grazie." sorride lei.
"Hai davvero un bellissimo accento, sai?"
"Grazie." chiude gli occhi quando la truccatrice finisce di aggiustare gli ultimi dettagli.
"Con te abbiamo finito." sorride raggiante la donna sulla quarantina e Victoria la ringrazia, per poi alzarsi e lasciando posto ad un'altra ragazza ed approfittandone per dare un'occhiata in giro.

Saluta qualcuno che le sorride e fa foto con membri dello staff che glielo chiedono, osservando di nascosto la platea e alcuni schiamazzi attraverso la finestra dei ragazzi presenti fuori..Vorrebbe fare delle foto, ma ha lasciato il telefono nel suo camerino e tornare indietro sarebbe troppo noioso.

"Ci vuole una taglia più grande?" domanda una voce alle sue spalle.
"Eh si, è uno sportivo. Ha le spalle belle larghe." dice lo stylist di qualche uomo presente nei paraggi.

Continua a camminare lungo il corridoio ed osserva la bellezza dei capi maschili che sono posizionati in una stanza.

"Puoi vederli da vicino se vuoi." le sorride un signore e lei ricambia mentre fa qualche passo avanti.

Si innamora dei colori, del ricamato, dei disegni e delle varie forme, tanto da non riuscire nemmeno a staccare gli occhi da una camicia molto colorata e carina che accarezza con la punta delle dita.

"È bella, vero?" domanda ancora quel signore.
"Molto, tutto è bello qui dentro."
"E non hai ancora visto quello per voi donne."
"Non vedo l'ora."
"Victoria, dico bene?" domanda, leggendo il nome dal pass che le pende al collo.
"Si."
"Io sono--"
"Giacomo!" tuona la voce di un altro uomo.
"Giacomo." sorride alla ragazza e si volta poi per osservare un altro uomo entrare nella stanza. "Dimmi."
"È arrivato il ragazzo di prima per vedere i modelli, se ne occupa lei?"
"Ci penso io."
"Perfetto. Entra pure, ragazzo."

Le bocca di Victoria rischia di toccare a terra quando lo vede entrare nel mentre si guarda intorno, poggiando poi gli occhi su di lei e mimando la stessa espressione: shock.

"Allora, tu devi essere Joaquin." è Giacomo a farli tornare con i piedi per terra.
"Si, piacere di conoscerla."
"Il piacere è tutto mio, sono un grande tifoso. È stato davvero bello il goal contro la Roma."
"Grazie." sorride, non potendo fare a meno di poggiare lo sguardo sulla ragazza che lo ignora e torna a guardare i vestiti.
"Lei è una mia amica, stava dando un'occhiata qui dentro. Ti dispiace se rimane qui mentre noi scegliamo?"
"No." risponde e lei alza per un attimo lo sguardo, osservando un'altra giacca molto bella.

"Per un tipo come te ci vuole qualcosa di speciale." comincia l'uomo. "E per speciale intendo di fresco."
"Mi affido a lei."
"Non sbagli figliolo."

Vaga un po' tra i vestiti ed arriva vicino a Victoria che è tornata a guardare quella camicia che osservava prima e che trova terribilmente meravigliosa.

"Hai occhio Victoria, questa qui è davvero molto bella." prende in mano una delle tante esposte e si avvicina a Joaquin che annuisce, trovandola bellissima.

La prova da sopra la maglietta bianca che indossa e Victoria cerca in tutti i modi di non guardare, ma quando muove qualche passo è inevitabile alzare lo sguardo e constatare quanto possa essere ancora più bella se, ad indossarla, sia lui.

"Ti dona davvero molto, mette in risalto la tua carnagione e i tuoi occhi." dice Giacomo. "Potrebbe essere una valida alternativa a quel capo che non ti va."
"Mi piace davvero molto." risponde lui, guardandosi allo specchio.
"E tu, Victoria? Cosa ne pensi?"

Usa tutte le forze che ha in corpo per non imprecare quando viene messa in ballo e cerca di agire nel modo più naturale possibile, come se avesse davanti un totale sconosciuto. Accenna un sorriso e lo osserva per qualche altro secondo, dando poi la sua risposta.

"Gli sta molto bene."
"Visto? Le donne hanno occhio per queste cose." ridacchia il maggiore, prendendo appunti sul suo taccuino rosso. "Le diamo una sistemata e poi è tutta tua."
"Grazie." sorride il ragazzo.
"Ragazza, tu sai cosa indosserai?"
"Ehm.. si, dovrebbe già essere tutto sistemato." risponde.
"Perfetto, allora vi lascio al vostro giro e vado a sbrigare quegli altri zoticoni e a far entrare i fotografi."

Lo salutano in un coro inaspettato e, quando rimangono soli, la stanza si riempie di sospiri che arrivano al loro culmine quando, senza dire niente, Victoria esce dalla stanza e lui la segue a ruota al sentire dei rumori fin troppo familiari. La afferra per un polso e la tira all'interno della prima porta che trova.

Amargo / Joaquin CorreaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora