Room mate

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Mi svegliai con un gran mal di testa. Il mio stomaco chiedeva cibo ma io non avevo nessuna voglia di alzarmi da questo letto. Presi il cellulare appoggiato nel mio comodino e guardai l'orario. Erano le 7 in punto della mattina. Mi sorpresi di essermi svegliata così presto ma sarà per la gran fame che avevo. La mia attenzione cadde verso la ragazza di cui non conoscevo ancora il nome che dormiva nell'altro letto della stanza. Sembrava stanca,sarà andata a qualche festa di benvenuto la sera scorsa,supposi. Era ancora vestita e mi chiesi se non fosse scomodo dormire ancora con le scarpe ai piedi. Cercai di non svegliarla, afferrai il mio asciugamano e presi dei vestiti a caso per poi recarmi al bagno e lavarmi .Dopo una veloce doccia mi vestii con una semplice gonna e maglietta con delle vans ed uscii da quella stanza. Pensai che a quest'ora tutti stessero dormendo dato che le lezioni non sarebbero iniziate  prima delle nove e fui felice di trovare la sala pranzo completamente vuota. Ordinai dei muffin al cioccolato con del caffè. Assaporai la mia colazione e una volta sazia decisi di fare un giro per il campus dato che ero sveglia e non avevo niente e nessuno a cui dedicare il mio tempo rimasto. Ritornare nella mia stanza era l'ultima cosa che avrei voluto anche se dovevo al più presto conoscere la mia compagna di stanza e vedere che tipa era. È buffo come due persone dormino nella stessa camera senza neanche conoscere i loro rispettivi nomi. Ma questo è solo ed esclusivamente colpa mia e della mia grandissima immaturità. Iniziai a girovagare intorno al college. Era un posto abbastanza rilassante,qualche pomeriggio sarei venuta e avrei letto qualche libro seduta sotto un albero.
Mancava una mezzoretta alle nove. Mi venne in mente l'immagine della donna che mi aveva raccomandato di non fare tardi e non avrei voluto arrivare in ritardo  di certo il primo giorno per poi finire nel suo ufficio. Raggiunsi  la mia stanza e ci trovai la ragazza intenta a togliersi le scarpe. Aveva i capelli disordinati ma ugualmente sembrava perfetta.Mi rivolse un'enorme sorriso e per la prima volta da quando sono venuta qui mi sentii rassicurata.
"Piacere sono Jessica""Jess per le amiche"mi tese la mano e io ricambiai
"Rory Brawn" dissi e lei mi rivolse l'ennesimo sorriso."Scusa per ieri, non so che mi sia preso" continuai
"Non ti preoccupare, capita"mi rispose
Si vedeva che era una ragazza vivace che non dava molto peso alle cose.
"Sono del secondo anno,scommetto che tu sei nuova del primo "
Annui a quello che mi aveva appena detto, "sono una matricola"continuai confermando ciò  che aveva detto e per quanto volessi scoprire qualcosa in più di questa ragazza, la salutai velocemente per prepararmi alla mia prima lezione .

"AULA DI LETTERATURA INGLESE"lessi il cartello appeso alla porta. Sorrisi soddisfatta di aver trovato la classe giusta senza perdere molto tempo. Entrai ed ero una delle prime arrivate. Presi posto in uno degli ultimi banchi  per evitare di dare nell'occhio.La stanza si riempì pian piano da studenti assonnati. Ringraziai Dio per non essere capitata in classe con quel ragazzo sfacciato di ieri sera. Sarebbe stato troppo imbarazzante anche se qualcosa di lui mi intrigava a scoprire di più. Ammetto di essere un pò attratta da lui ma siamo troppo diversi e uno come lui non considerebbe neanche l'idea di mettersi con una sfigata come me. Il professore entrò e si presentò col nome di Andrew. Era giovane ,sulla trentina e questo era un punto a mio favore,almeno non mi sarei annoiata.
"È occupato?"una voce mi chiese gentilmente
"Oh..No"dissi sottovoce per paura di disturbare la lezione.
"Chad" mi salutò avvicinandosi al mio orecchio. Era abbastanza alto, capelli ricci arruffati e portava gli occhiali. Era vestito per bene e sembrava il tipico ragazzo secchione che dava importanza agli studi. Gli dedicai un piccolo sorriso e mi presentai. Per tutta la durata della lezione non parlammo. Sembrava molto interessato all'argomento che il professore stava spiegando,non che io non lo fossi ma lui era ,oserei dire quasi incantato da tutto ciò che il Signor Andrew stava dicendo.Cercava di prendere appunti ogni tanto e staccava gli occhi dal prof solo per scrivere. Risi a questa scena ma lui sembrò non accorgersene. La campanella segnò la fine dell'ora e Chad ripose velocemente i suoi libri in cartella per poi scappare un secondo dopo per arrivare alla prossima lezione. Mi salutò di sfuggita e pensai a quanto questo ragazzo fosse diverso dal biondo con gli occhi color miele.

Save me  ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora