Apologize

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Justin POV's

Erano le 12:30 e Rory non era ancora sveglia. Ottimo direi per essere una ragazza così innocente. Alla festa era completamente fuori e mentirei se dicessi che non ero un pò preoccupato per lei. Ammetto che sono un cazzone ma non ero l'unico, e l'idea che avrebbe incontrato qualcuno che si sarebbe approffitato di lei mi mandava su tutte le furie.
"Rory svegliaaaa" iniziai ad urlare dandole dei colpetti sulla schiena. Mugugnò qualcosa di incomprensibile prima di alzarsi e pronunciare un piccolo buongiorno.
"Ho mal di testa" si lamentò
"Cazzi tuoi" dissi con indifferenza, "Adesso fai quello che devi fare e vattene "continuai senza considerarla minimamente. Afferai la mia giacca ed uscii dalla mia stanza non sopportando più la tensione che si stava creando tra di noi.
Giuro che non riesco a spiegare il mio comportamento verso quella ragazza ma ero ancora arrabbiato per ieri. L'idea che qualcuno le potesse fare del male mi mandava fuori di testa ed è stata una totale irresponsabile ed idiota ad ubriacarsi in quel modo. Iniziai a fare un giro in questo fottuto campus. Lo frequentavo solo per il volere di mio padre che si sarebbe messo l'anima in pace solo il giorno in cui mi sarei laureato. Emisi un verso di frustazione ed iniziai a fumare un sigaretta,ero sotto stress e non sapevo neanche il perché.

RORY POV'S

Dopo che Justin se ne era andato letteralmemte spiazzandomi per quello che aveva detto ero andata nella mia stanza per darmi una rinfrescata veloce.
"Hey Jess" la salutai accennando un piccolo sorriso. Ho imparato a essere più rilassata con lei e piano piano mi sto abituando all'idea che forse Jessica non è così male come amica.
Si vedeva che era esausta tanto quanto lo ero io e si limitò a dire un semplice "hey".

Aprii il rubinetto per bagnarmi la faccia con l'acqua fredda e mi lavaii i denti per mandare via il disgustoso sapore che provavo a causa della quantità di alcool che ho bevuto la scorsa notte. In realtà non ero pentita di quello che avevo fatto,vabbè forse solo un pò, ma per una volta ero contenta di essermi divertita anche se non in modo molto sano. Ripensaii a ieri e a tutto quello che avevo passato con Justin ed un sorriso involontario apparve sul mio viso. Anche se odiavo ammetterlo era tremendamente affascinante e stare con lui era piacevole in un certo senso, lasciando stare il fatto che mi faceva innervosire ventiquattro ore su ventiquattro.
Il mal di testa non era scomparso del tutto e questo era uno dei motivi principali per il quale non bevevo. Uscii dal bagno per cercare un'aspirina quando mi resi conto che Justin aveva ancora il mio cellulare.
Sicuramente non mi avrebbe voluto vedere e ciò significava che dovevo passare l'intera giornata senza il mio telefono perché di certo non sarei andata a chiederglielo. In realtà il suo carattare un pò mi spaventava, sta sempre incazzato e questo voleva dire che o gli stavo particolarmente antipatica o Justin Bieber era bipolare. Ho sempre sostenuto la seconda opzione ma chissà, forse sono io che sono un pò odiosa. Sbuffai, non sapendo cosa fare, era domenica mattina, la giornata era appena cominciata e già avevo i nervi a mille.

JUSTIN POV's

"Hey chi non muore si rivede" disse il vecchio allenatore che non vedevo da parecchio tempo.
"Cosa ti porta da queste parti Bieber?" lui e le sue fottutissime domande.
"Devo sfogarmi" tagliai corto dirigendomi verso gli spogliatoi. Mi cambiai velocemente con dei pantaloncini e una maglietta sbracciata per poi avviarmi di nuovo verso quella testa di cazzo del cosiddetto allenatore. Senza dire niente mi porse i guanti sapendo benissimo di cosa ero capace. Non per niente ero il suo migliore allievo ma da quando mia sorella era morta mi sfogavo con altre cose : sesso,droga e fumo.
Avevo completamente smesso di allenarmi alla boxe ma restavo comunque il migliore quando si trattava di dare pugni.

Dopo un'oretta di allenamento uscii dalla palestra più calmo di prima e guidai verso il Bronx, esattamente dove nessuno sano di mente andrebbe.
Parcheggiai in un vicoletto desolato quando l'odore di marijuana invase le mie narici. Raggiunsi il gruppetto di ragazzi vicino al parco per vedere la chioma riccioluta di Nathan.
"Hey bro come si va" gli diedi una leggera pacca sulla spalla
"Bieber ti aspettavo" disse Nathan euforico. Era fatto ne ero sicuro al cento per cento. Estrasse dalla tasca della cocaina per poi offrirmela. Negai l'offerta scuotendo la testa, non ne avevo voglia in questo momento.
"Ohh Bieber ha rifiutato" disse un tipo che non conoscevo
"Sta zitto moccioso" replicai in modo poco educato. Mi allontanai dal grupetto e vidi con la coda dell"occhio Nathan raggiungermi. Si occupava di alcuni affari qui nel Bronx e ammetto che qualche volta lo aiutavo. È il più conosciuto qui ed era uno dei pochi di cui mi fidavo.

Save me  ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora