Capitolo 2

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*Maria*
"Buongiorno ❤️" decisi di scrivere quel messaggio a Sabrina per vedere se l'incazzatura le fosse passata dato che è da una settima che non si fa nè sentire nè vedere , sono sicura che lei abbia capito che le ho scritto solo per vedere se fosse ancora arrabbiata anche perché scrivere per prima diciamo che non è da me, io sono quella persona che ti da il cuore ma non mi chiedere di scriverti per prima perché non lo farò è più forte di me purtroppo sono fatta così, dopo aver scritto quel messaggio iniziai a prepararmi, oggi avremmo dovuto registrare la seconda puntata di tu si que vales, andai in bagno e mi limitai a lavarmi il viso, tanto al trucco ci avrebbero pensato li, poi corsi in camera a scegliere cosa indossare, ero molto indecisa ma alla fine optai per un vestito attillato nero con uno spacco laterale e dei tacchi rossi, so che non è molto da me ma ultimamente mi sento diversa, sarà forse questa ragazza che sto frequentando? Devo ammettere che forse sto riuscendo a dimenticarmi di Sabrina "Cavolo Sabrina" esclamai e corsi subito a vedere se mi aveva risposto "Buongiorno" riportava il messaggio e da lì capii che era ancora arrabbiata "Vabbè dopo ci parlo di persona, sicuramente capirò  perché è così arrabbiata" pensai, presi le miei cose salii in macchina e andai verso gli studi.

*Sabrina*
Quel messaggio di Maria mi fece incazzare ma anche essere felice allo stesso tempo, in questa settimana non ho fatto altro che pensare e ripensare a lei e a quello che mi ha detto su questa ragazza, penso di essere giunta alla conclusione di tutto questo mio nervosismo e incazzaure, volete sapere qual è? Ebbene si mi sono follemente innamorata di Maria e anche da parecchio solo che non volevo ammetterlo a me stessa ma non perché mi vergono del fatto di essere innamorata di una donna semplicemente mi fa strano essere mi innamorata della mia migliore amica "Amore è tardi, non devi lavorare oggi" oddio Flavio poverino è da settimane che ormai lo tratto male, mi dispiace trattarlo così solo che la notte sogno di svegliarmi con Maria e poi al mio vero risveglio mi ritrovo lui, mi sento una persona orribile "Si in bagno ho fatto, vai pure tu" aprii l'armadio e iniziai a scegliere cosa indossare, dopo svariati minuti di ricerca trovai un vestito a mio parere meraviglioso, rosso con delle rose ricamate che decisi di abbinare a dei tacchi neri, come sempre ero in ritardo quindi presi tutte le mie cose e andai verso gli studi.
Sono appena arrivata e trovai tutti già li "Maria?" domandai curiosa "È nel suo camerino già da un po' non so a fare cosa" rispose Giulia, ormai con lei ci parlavo spesso è una ragazza talentosa e intelligente "Grazie bella" corsi verso il camerino di Maria, non bussai neanche e la scena che vidi appena aprii il camerino era a dir poco da brividi "Ciao Sabri" disse Maria venendomi incontro,ma io ero ferma ancora con la mano sulla maniglia della porta "Oi Sabri, ci sei?" mi prese per un braccio e mi fece sedere sul suo divano "Lei è la ragazza di cui ti ho parlato, si chiama Matilde, scusaci se ci hai trovate in questa situazione, è un po' imbarazzante trovare due che si baciano" disse ma io ero ancora ferma su quel divano a fissare il vuoto con mille cose che mi passavano per la testa "Piacere Matilde, è un piacere conoscerti, Maria mi ha parlato molto di te" decisi  di risponderle "Sono contenta che ti abbia parlato di me, ora scusatemi ma devo andare a prepararmi" dissi mentendo spudoratamente, ero già tutta pronta, trucco compreso.
Finite le registrazioni non guardai in faccia a nessuno corsi subito in macchina e li non so cosa mi successe ma iniziai a piangere come non avevo mai fatto in vita mia, sembravo una bambina, dallo specchietto intravidi Maria arrivare, feci finta di non vederla misi in moto la macchina e me ne andai, non volevo che mi vedesse in quelle condizioni anche perché dopo avrei dovuto spiegarle il perché e  non mi sembrava il caso.
Arrivai finalmente a casa e fortunatamente Flavio era ancora a lavoro, mi feci una doccia mi infilai il mio pigiama preferito e mi misi sul letto a piangere fino a quando non mi addormentai per lo sfinimento.

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