Mi giro lentamente e punto lo sguardo sul tavolo in cui sono seduti: Edoardo, Pino, Totò, Gaetano, Milos ed infine Ciro.
Un espressione esasperata mi galleggia sul viso, mentre scruto Ciro come si fa con un panino del Mc prima di mangiarlo. Sì, non ne vado molto fiera però...
Lancio uno sguardo a Carmine, che annuisce, sa quanto me che questa non è una semplice richiesta e poi sembra che a Carmine vada bene che ora sono io lo strumento che Ciro usa per divertirsi quindi, non credo che gli importi troppo. Naditza invece è contraria, decisamente, contraria; si avvicina a me, volendo probabilmente accompagnarmi ma io scuoto la testa e gli faccio cenno di sedersi al tavolo di mio fratello.
Cammino a grandi falcate e mi siedo accanto a Ciro, come se fossi la regina Elisabetta in persona. Lui infatti mi guarda con entrambe le sopracciglia alzate e con un angolo della bocca leggermente alzato.
«ma che cazzo?»
«senti Re dei Criminali, hai rotto un po' il cazzo, a questo punto preferisco che torni a rompere a mio fratello e non guardarmi con l'aria indignata, mi hai chiamato tu ed io mi sono seduta accanto a te, a meno che questo non ti provochi una bella erezione, rimango qui. Quindi, ti provoco erezioni Re dei Criminali?» tutti mi guardano come se avessi appena bestemmiato, più che altro perché ho parlato così tanto velocemente che ho fatto invidia a Eminem.«sì, me ne provochi parecchie.» sgrano gli occhi e dischiudo le labbra.
«fanculo», faccio per alzarmi ma mi mette una mano sulla spalla e mi fa risedere.
«credo che dovrei sedermi vicino a qualcun altro, mi sento violata.»Ora è lui a sbattere le palpebre. «aspetta cosa? Ti senti violata? Dio mi farai impazzire prima o poi.» dice, inclinando la testa all'indietro, in un gesto innocente ma che però mi fa pensare a cose per niente sante.
«ci conosciamo da un giorno, Ciro, credo che tu stia esagerando.» corruga le sopracciglia e si rimette dritto. Non capisco quali cazzo di problemi abbia per cambiare così velocemente umore.
Un sorriso compiaciuto gli fiorisce sul viso. «nom ti ho mai detto il mio nome, tesoro.» dice, cazzo.
Vabbè non credo che abbia fatto chissà quale figura di merda.«me lo ha detto mio fratello.»
«e perché te lo ha detto? Sii sincera, hai detto che lo sei sempre.» fottiti Ciro stronzo Ricci, lo sa benissimo il perché. Ha fatto una domanda di merda.
Sospiro, e dato che è vero che non mento mai...
«ok, sì, lo ho chiesto io, ma non ho chiesto solo il tuo.» lui mi fissa come se non ci credesse, ma io gli dimostro il contrario.«ok lui è Edoardo, lui Totò, Milos, Gaetano e Pino.» li indico tutti mentre parlo. Ciro alza un sopracciglio e poi mangia un po' del suo yogurt.
Mi ricordo solo ora che non ho toccato cibo, e sento la pancia che chiede pietà, quindi inizio a mangiare.
Sotto lo sguardo osservatore di tutti.«ca staij facenn?» chiede Edoardo, con la sua aria da bamboccione.
«mangio, anche se credo sia ovvio.» rispondo.
«allora perché in riformatorio?» chiede Pino, mentre si alza e mi si siede vicino. Lo lascio fare.
«ho picchiato una ragazza.» rispondo, con un'alzata di spalle.
«sul serio?» Milos sembra a dir poco sconvolto, mentre pirucchio è indifferente e continua a mangiare la mela che ha in mano, noto che imita molto gli atteggiamenti di Ciro, quasi volesse assomigliargli.Non ci faccio poi più di tanto caso e rispondo alla domanda di Milos annuendo.
«perché avresti dovuto picchiare una ragazza?»
«è un interrogatorio? Se siete spie, potete dirmelo ho sempre amato l'azione, un po' meno quando c'è da correre però, in genere mi piace.» Totò ride ed io sorrido gentilmente. Alla fine non sono male quando scherzano, il problema è quando gli stai antipatico. Getto uno sguardo e vedo che Carmine mi fissa, come chiattil, Nad e Silvia, come se fossi cattiva.
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PISTOLE PUNTATE AL CUORE 🖤
FanfictionClarissa Nives Di Salvo è una ragazza testarda. Sì, è una ragazza che non si arrende facilmente. Suo fratello, invece, è una persona che se ne sta per i fatti suoi, che non cerca guai: praticamente il contrario della sorella. Clarissa è la persona p...