Paradiso, Quinto Giorno.

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Oggi c'è una gita in barca e non vedo l'ora di poter fare un bagno al mare.
Mi piace da morire nuotare e sentire l'acqua fresca sulla pelle. Quel senso di benessere quando il sole ti accarezza la pelle e il mare ti trascina con sé. L'ebrezza si impadronisce di te e tu non puoi fare a meno che sorridere, compiaciuta.

Mi sono svegliata presto stamattina, Liz deve ancora venire, eppure, eccomi qui, seduta sul mio letto memtre fisso attraverso la finestra l'alba.
Penso se io e Ciro ne vedremo mai una insieme, probabilmente non accadrà mai.
Sento come un peso sulle spalle, una specie di angoscia. Avete presente quando il cuore vi dice una cosa ma l'istinto un'altra?
Ecco.

A me il cuore dice che Ciro non potrebbe mai tradirmi, l'istinto invece mi spinge a pensare che non dovrei fidarmi.

A volte credo di essere fin troppo paranoica ma allo stesso tempo penso che ho sempre avuto modo di esserlo. Non che non ci sia gente che ha passato esprienze molto più brutte delle mie ma... Anche io ho avuto esperienze traumatiche e da queste, ho imparato a non fidarmi, mai.

Ma con lui è stato tutto diverso, è come se le mie difese fossero cadute all'istante.
Ed io, seppur quasi sempre "razionale", sono umana.
Ed essere umani vuol dire inevitabilmente una cosa: farsi trasportare dalle passioni.

So che mi farà del male, lo sento fin dentro le ossa, ma non riesco ad allontanarmi da una persona che mi ha fatto stare così tanto bene.
Certo, è stato uno stronzo, ma infondo ho sempre amato questo lato di lui.
Mi ricorda tanto me.
O almeno, quello che cerco di reprimere ma che fa parte di me ugualmente.
Infondo siamo due codardi che scapperebbero insieme dai problemi, evitandoli.

Prendo un grande respiro, consapevole che è stata una pessima idea innamorarmi di lui.

*

«sei davvero sexy», annuncia.
Roteo gli occhi, ma cosa mi aspettavo?
Lui ridacchia e mi da' un bacio a stampo. «anche tu non sei niente male.» ammetto, vedendo che si è messo il costume. «smettetela vi prego, mi fate sentire molto solo. Comunquuue noto che il progetto ha dato i suoi frutti.» io e Ciro ci guardiamo e sorridiamo.
«già», rispondo io. Beppe sorride e ci fa cenno di andare.

«ehy bionda!» mi saluta Cardiotrap con un bacio sulla guancia, che poi do a mia volta anche a lui. «ehy Cardio, come va?»
«t'appost».
«o menomal, tutt buon.» dico ironica ed entrambi scoppiamo a ridere.
Nel frattempo Ciro ci guarda con una smorfia disgustata. Dentro di me rido anche prr questo.

«ci vediamo!» Cardiotrap evapora, letteralmente. Probabilmente la faccia di Ciro non è passata inosservata e Cardio ha preferito non rischiare la pelle. «dovresti smetterla di stare appiccicata a quel rapper da quattro soldi.» lo fulmino con lo sguardo.
«parla il boss del carcere, ma stai zitto.» affermo, convinta. Lui alza le sopracciglia e poi sorride malizioso, avvicinandosi e baciandomi con trasporto. «almeno io so baciare bene.»
«pensi che me lo sia limonato, boss?»
«mi piaceva più re dei criminali o bello e dannato, come soprannome.» ammette ridendo.
Scuoto la testa ormai rassegnata e cammino più velocemente.

«aspettami, stronza!» esclama.
Rallento.

*

Siamo sulla barca ed ho provato a conversare con mio fratello e gli altri più di tre volte anche se senza successo. Sinceramente non ho voglia di umiliarmi ancora per persone a cui ormai non interessa niente di me, quindi lascio perdere.

Mi tuffo in mare, seguita da Kubra, nonostante il fatto che odia nuotare e che fino a qualche tempo fa non era nemmeno capace a farlo.
Glielo ha inseganto Pino.
Credo che ci sia molto di più dietro a quei due ma Kubra odia parlarne ed io so che gli devo spazio. Per questo spesso la lascio sola.

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