«sei bellissima.»
«smettila, perfavore.»
«sei così carina quando diventi rossa.» gli do una spintarella, però lui si riavvicina e mi mette un braccio intorno al collo. «poi dimmi cosa ti dice tuo padre, spero che andrà tutto bene.»
«da quando sei così premuroso?» gli chiedo e lui alza gli occhi al cielo. «da quando sei la mia ragazza.» mi blocco come se mi avesse appena detto qualcosa di assurdo.
«io? La tua... Ragazza?»
«sì. La mia ragazza, la mia bella e fantastica ragazza. Ti sei dimenticata di stamattina, nel magazzino?»
«oh» riesco a dire solo questo, al momento.
Entriamo nella sala dei colloqui e veniamo separati, ci portano ai nostri tavoli, ed io, vedo subito mio padre alzarsi in piedi per abbracciarmi.
«papà!», ci abbracciamo così tanto forte che mi sento soffocare.
«amor mij, cumm staije? Bell e' papà, te voglj tant bien.»«sto bene papà, sto bene.»
«siediti, abbiamo delle cose di cui parlare.»
«certo.»«lo so che la mamma ti ha chiesto molto ma abbiamo bisogno che tuo fratello ci ascolti, Clarissa, fa parte della famiglia ed ha ormai diciotto anni, deve iniziare a prendersi le sue responsabilità.» mi spiega, io sbuffo.
«purtroppo ora mi ha tagliato fuori dalla sua vita.» affermo e mio padre si ricompone sulla sedia. «cosa significa?» mi chiede, ed io gli spiego. «ieri mi ha detto in poche parole che non gli importa più nulla di me, o almeno, questo è quello che mi ha fatto capire, mi ha tagliato fuori».
Lui mi guarda intensamente e si gira verso Ciro, che sta parlando con suo padre. «è per colpa sua, approposito perché sembravate così... Attaccati prima?»
«siamo fidanzati» lui rimane a bocca aperta, ed io mi sposto i capelli dietro le spalle. «e non voglio sentire nessuna protesta riguardo a questo, lui è l'unico a cui sembra importare di me, non lo lascerò andare perché voi adulti non sapete fare dialogo invece che prendere subito la pistola e uccidere qualcuno.» stavolta le nostre famiglie staranno fuori. Non voglio separarmi da Ciro proprio ora che sembra volermi bene, non mi aspetto che mi ami, non mi aspetto nulla di questo da lui, ma che ormai sia affezionato a me. L'amore non nasce in così poco tempo e sono dell'idea che piacersi e amarsi siano cose completamente diverse.
«Clarissa lui è un Ricci: ti farà del male, ti farà soffrire ed io non posso proteggerti da fuori. Ti amo, non voglio perderti e sai bene che sei promessa ad un altra persona.»
«io non lo amo, non mi sposerò con qualcuno che non amo.»
«l'amore nascerà col tempo.»
«allora riformulo la frase: non mi sposerò mai con una persona che non è quella che voglio.»
«Clarissa, cazzo, non si tratta di uno qualunque, ti abbiamo promesso a lui sin da quando hai tredici anni, non puoi rifiutarti ora.»
«prima non ero innamorata.» sputo fuori di botto. E la verità gli fa sbarrare gli occhi, li fa sbarrare anche a me che ho avuto il coraggio di contraddire mio padre, che ho avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti. Sento un peso in meno sulle spalle. «bene, goditi i tuoi momenti con quel Ricci, ma sappi che la scelta è: noi o lui.» mi si serra la gola ed io mi sento soffocare.
«la scelta non è questa, la scelta è: voi o io, per una volta cazzo, voglio scegliere me stessa papà e spero che tu più di tutti capisca perché lo faccio.» dico, poi mi alzo gli faccio il dito medio e vado con menefreghismo verso Ciro, le guardie vogliono fermarmi ma non ci riescono. Bacio Ciro davanti a tutti, e sono sicura che mio padre si sia alzato in piedi.
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PISTOLE PUNTATE AL CUORE 🖤
FanfictionClarissa Nives Di Salvo è una ragazza testarda. Sì, è una ragazza che non si arrende facilmente. Suo fratello, invece, è una persona che se ne sta per i fatti suoi, che non cerca guai: praticamente il contrario della sorella. Clarissa è la persona p...