Una bella visita all'infermieria

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~~Mi svegliai , ero in ritardo , avevo dormito troppo così cercai di prepararmi in fretta , non avrei fatto in tempo a fare la doccia , mi vestì velocemente, e usci di casa, i miei erano già andati via , corsi e riuscì ad arrivare appena prima della prof , dopo neanche due secondi arrivò e iniziammo la lezione , non ero molto concentrata , pensavo solo di finire in fretta la scuola e andare a casa a fare un sonnellino , ero sempre stanca non era normale ,o era solo poca voglia di andare a scuola , non si sa bene. Mi ripresi dai miei pensieri quando sentì la campanella suonare e in quel momento mi venne in mente che la mia cara sveglia oggi ha deciso di prendersi un giorno di ferie , entrò la prof , avevamo latino e diciamo che non ci ho mai capito gran che, ma studiavo e riuscivo sempre a prendere la sufficienza , quest'anno avremmo avuto la storia latina e non potevo permettermi di stare disattenta in una materia dove non ero molto brava, ascoltai con attenzione la prof e presi appunti , una volta suonata la campanella mi ricordai che adesso avremmo avuto arte e pensando al prof arrossì , cavolo quanto era carino , ma non potevo fare questi pensieri , lui era il prof e io l'alunna , anche la mia compagnia aveva notato che ero diventata rossa e mi chiede - Vale stai bene , sei arrossita di colpo - io risposi imbarazzata - Si non ti preoccupare , ho solo un po' di caldo- bugia grossa , io sapevo bene il motivo per cui ero diventata rossa , ma non lo avrei detto a nessuno , mi vergognavo di quello che avevo pensato sul prof e non avrei mai ammesso il vero motivo del mio imbarazzo. Il prof entrò e sfortunatamente per me , diventai ancora più rossa , sembrava che non avevo più controllo sul mio corpo e forse era così , perché ? cosa mi succedeva? Non può essere solo il prof , magari fa veramente troppo caldo in questa classe. Il prof Ricci mi fissava e dopo un po' mi chiese _- De Marco sai bene?- io molto più imbarazzata risposi - si prof ho molto caldo e mi gira un po' la teta - allora lui visibilmente preoccupato mi disse - Vieni andiamo di sotto ti accompagno in infermeria- io aprì bocca per contestare ma pensai che era meglio se mi facevo dare un' occhiata e risposi semplicemente - va bene- scendemmo le scale , l'infermerie era al primo piano ,mi ero un po' vergognata , avevo fatto scomodare il prof per niente alla fine, allora gli dissi - Mi scusi , non volevo interrompere la lezione - lui guardandomi mi rispose - ma figurati , non voglio mica che svieni in classe- disse sarcastico mostrando un sorriso splendente , quella battuta mi fece sorridere. Arrivammo all' infermeria, il professore andò a chiamare Maria , la donna sulla quarantina che visitava tutti i studenti che non si sentivano molto bene o che si ferivano . Arrivarono dopo 5 minuti , il prof spiegò che ero molto rossa in viso e che gli sembravo un po' debole , l'infermiera si era scusata perché doveva assentarsi per alcuni minuti , allora il professore mi sfiorò la gamba per sbaglio , stava prendendo un fazzoletto che si trovava sul tavolo vicino a me , o meglio alle mie gambe , io arrossì e cercai di nasconderlo, il prof invece si affrettò a chiedermi scusa e disse : - scusa , volevo prendere il fazzoletto- io gli dissi - non si preoccupi- lui allora mi sorrise , caspita che bel sorriso , avrei voluto un' altro contatto con lui , il suo tocco sul mio corpo mi ha fatto venire la pelle d'oca , la sua mano calda sulla mia gamba , avrei  tanto voluto rimanere così fino alla fine della giornata ma sapevo che era impossibile , cavolo non potevo neanche pensarlo , era il mio professore , e io non potevo pensare questo , basta , Valeria levati dalla testa questi pensieri. Quando l'infermiera ritornò il professore Ricci mi lasciò con lei , mi disse - ora devo andare , sono sicuro che se lascio la tua classe da sola ancora per cinque minuti la scuola ne risentirà- devo ammettere che la battuta non era delle più divertenti ma mi ha lasciato comunque un sorriso sulle labbra. Restai nell'infermeria per 35 minuti e alla fine era venuto fuori che stavo bene , non era niente di grave mi sono solo affaticata troppo , felice di sapere che non rischiavo di svenire davanti ai miei professori e compagni ritornai in classe , ma mentre stavo salendo le scale suonò la campanella , subito fiumi di persone si mossero al piano di sotto per prendere dalle macchinette la merenda , io tra quella folla riconobbi il professore che stava scendendo in aula prof , ci incontrammo con lo sguardo e stemmo così per circa 1 minuto , i miei occhi si erano incastrati nei suoi e lo stesso per lui ,il primo a parlare fu il prof , mi chiese - tutto bene?- io gli riposi - si non si preoccupi devo solo riposarmi un po'- -meno male , ora devo scappare ciao ci vediamo a lezione- e se ne andò , passai le ore seguenti a pensare ai sui occhi, come si erano incastrati nei miei , sembrava che riuscisse a guardarmi nel profondo , solo con una semplice occhiata , ma caspita quanto mi ha fatto stare bene quel sguardo. Non potevo pensare questo pensai , Valeria sei una ragazza di 17 anni che deve concentrarsi sullo studio e non puoi permetterti di distrarti da un ragazzo , tanto meno da un professore , anche se lui è veramente molto bello e intelligente. Alla fine arriva alla conclusione che forse per me lui era un semplice professore molto carino. SPAZIOAUTRICE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ciaooo ecco un nuovo capitolo , dove i due protagonisti cominciano ad avere qualche contatto , ditemi cosa ne pensate , ciaooooooo

E poi arriva lei professore e cambia il mio mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora