Tu sei mia

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~~Raggiunsi il professore che mi aspettava davanti alla porta d'ingresso del condomino – salve- gli dissi io come se nulla fosse –ciao- mi rispose lui – cosa ci fa qui?- dissi io con nonchalance – sono venuto qui per ... per ehm ... non so il perché però volevo vederti- strabuzzai gli occhi ma dopo circa due secondi tornai indifferente – ci vediamo quasi sempre scuola , non le basta?- si avvicinò a me così vicino che potevo sentire il suo respiro regolare sulle guance che subito divennero rosse segno del mio evidente imbarazzo – tu non mi basterai mai- furono le parole che uscirono da quella bocca , che io desideravo baciare più di ogni altra cosa al mondo in quel momento , cosa che però non feci appellandomi a tutto il buon senso che potevo avere in corpo e gli risposi – allora perché non sono tua?- gli diedi del tu per rendere quella frase ancora più d'effetto , era vero se lui mi desiderava così tanto perché non eravamo insieme ?? . Lui mi guardò negli'occhi dove intravidi un luccichio e avvicinandosi con le sua labbra al mio orecchio mi disse – e chi ha detto che non sei mia? Non ti ricordi forse del bacio? quello era un chiaro messaggio che tu sei la persona che voglio al mio fianco – disse questo e mi lasciò un bacio caldo sul collo cosa che mi fece sussultare ma fremere di piacere allo stesso tempo – forse ora sei arrivato tardi , queste labbra – e indicai le mie – non ricordano neanche più il gusto delle tue – mi guadò negli occhi si vedeva , si vedeva il dolore che quelle poche parole sono riuscite a tirar fuori aprì la bocca e disse – se le tue labbra non rammentano più il sapore delle mie perché non ricordarglielo?- si fiondò sulle mie labbra senza che io ebbi il tempo di sottrarmi al bacio tanto bramato da non so più quanto tempo desideravo le sue labbra sulle mie il suo profumo si fece spazio nel mio naso riportandomi al nostro primo bacio . All'inizio il bacio fu dolce ma poi si fece bisognoso e affamato di un sentimento che lui sa di provare ma forse per paura non vuole ammettere , poi mi venne in mente che io per lui stavo con Alberto e se lui ero qui ora sarà perché è geloso e mi vuole tutto per se , mi dovetti staccare a mal in cuore io dovevo fargli credere che stavo con Alberto – non posso – dissi dopo essermi sottratta al bacio –perché?- mi chiese lui visibilmente colpito dalla mia affermazione – io sto con Alberto , lui mi vuole e non ha paura di mettersi in gioco , cosa credi che mi posso accontentare di un bacio rubato sotto casa per paura di perdermi?-lo vidi abbassare lo sguardo e allora aprì il portone del palazzo e prima di sparire oltre gli dissi un semplice – ciao , ci vediamo a scuola- .Entrando in casa mi accorsi che le parole che avevo appena detto non hanno fatto male solo a lui ma anche a me , mi ricordavano che lui non avrebbe combattuto per noi e che io sono un'illusa folle per di più perché mi sono innamorata del mio professore di arte , cercai di non pensarci mentre pranzavo a casa da sola , mi era venuto in mente di chiamare Anna ma poi optai per rimanere da sola , i miei erano via per lavoro e tutto ciò che io avevo della loro presenza era un foglietto con scritto –ciao tesoro io e papà siamo fuori per lavoro torneremo sta sera alle 22:00 mi dispiace di non pranzare tutti insieme ma tuo padre ha ricevuto una chiamata importante e siamo dovuti partire subito,un bacione e ci vediamo sta sera- presi il telefono e composi il numero di Anna – biip biiip biip pronto- - pronto Anna ti va di venire da me adesso?- - adesso ?- - si i miei sono fuori casa e non tornano prima delle dieci non mi va di stare tutta da sola e poi ti devo raccontare alcune cose- - arrivo subito- riattaccò il telefono ed io ero sicura che sarebbe arrivata da un momento all'altro è bello avere un'amica come lei non so come fare senza . Dopo circa 10 minuti suonarono al campanello – chi è ?- mi affrettai a chiedere io – Anna apri- aprì il portone d'ingresso e diedi una veloce occhiata all'orologio della cucina , erano le 15:10 giusto 10 minuti Anna era sempre puntuale come un orologio svizzero – ciao- - ciao- le dico chiudendo la porta alle sue spalle – andiamo in camera mia- una volta sedute sul mio divano letto cominciai a parlare – oggi non c'era la professoressa di scienze e indovina chi è venuto a farci supplenza?- - Ricci- dissi io prima che lei mi rispondesse alla domanda – e quindi?—io durante l'intervallo ho avviato il piano - -quale piano?- ah già lei non ne sapeva nulla allora mi feci comoda e le raccontai tutto fin alla comparsa che oggi il professore ha fatto davanti casa mia , una volta che io avevo finito di raccontare tutto lei mi disse – ma ca***- - cosa?- - Vale non credi di essere stata troppo... – e cercò la parola adatta , la vedevo ragionare e alla fine disse – dura , si ecco sei stata troppo dura , lui alla fine è venuto da te per un motivo o l'altro però e arrivato vuol dire che gli mancavi e forse anche lui si sta rendendo conto che sbaglia - - cosa dovrei fare ora?- - non so , tu a cosa avevi pensato?- - io ho pensato di andare domani da lui all'intervallo e chiedergli scusa per essermi comportata in modo così cattivo - - va bene però ricorda che lui non deve capire che tu ci stai lo stesso - - si , si gli chiederò scusa per essere stata così sgarbata ma non per avergli detto la verità - - si esatto - - grazie Anna sono così contenta che posso fidarmi di te – e la abbracciai e lei ricambiò l'abraccio , il resto della giornata lo passammo tra vedere film alla tv e a scherzare , alla fine verso le 21:00 lei doveva tornare a casa e io farmi un bel bagno caldo e aspettare i miei. Dopo aver cenato insieme decidemmo di prendere un film al noleggio e guardarlo tutti insieme . Abbiamo noleggiato Daddya Sitter con Robin Williams un attore che io adoro, quando tornammo a casa mia mamma mi disse di andare a prendergli una penna in camera mia perché doveva scrivere una lista e in cucina non c'erano penne , io allora un po' scocciata del fatto che in tutta casa non ci sia una penna mi avviai in camera , appena aprì la porta , cosa strana perché mi ricordavo di averla lasciata chiusa , mi saltò addosso un quadrupede pelosissimo era un cane bellissimo , mi raggiunsero in camera anche i miei genitori che mi avevano sentito urlare per tutta casa – ma sei una amore di cucciolo- – allora ti piace?- mi chiese mia mamma sulla soglia della porta – è un batuffolo di amore puro – dissi io ridendo risata che contagiò anche i mie genitori – è quello che abbiamo pensato anche noi tesoro- mi disse mio papà – come lo vuoi chiamare?- dissero quasi in coro i miei e guardandosi si rimisero a ridere – è una femminuccia ?- - si è un femminuccia – rispose mia mamma –alloraaa...Lady , si Lady la chiamerò così- - è un bel nome – aggiunse mio papà – siete andati via per lavoro eh?- dissi io con tono accusatorio – dovevamo inventarci una scusa quindi!- - vi perdono , ma solo per sta volta - - ricordati che ti devi occupare tu del cane ...- dopo un po' ho smesso di ascoltare era la solita romanzina e anche senza ascoltare mia mamma sapevo che dovevo portarlo fuori tre volte al giorno . Quella sera andai a letto felice di aver accoccolato ai miei piedi un cagnolino che era la fine del modo , ma questa cosa non mi fece dimenticare della bella comparsa del mio professore oggi pomeriggio , andai a dormire un po' turbata e stanca . SPAZIOOOOO AUTRICEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ciao a tutti,volevo ringraziare tutti, in molti stanno leggendo questo mio scarabocchio XD, grazie millè devo confessarvi che questo capitolo é il mio preferito , fatemi sapere se piace anche a voi bacio vale.

E poi arriva lei professore e cambia il mio mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora