prof, ci dia la sua versione dei fatti 4

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Per tutto il tempo in macchina nessuno parlò io ero confuso ma sapevo che ormai mi ero preso una mezza cotta per quella ragazza stupenda ,non lo avrei mai ammesso a me stesso se non fosse stato per quel quasi bacio. La riaccompagnai a casa e la salutai , anche se forse alla fine dei conti l'avrei voluta tenere con me , ma non avrei mai potuto questo mi faceva sentire davvero uno schifo e mi rimase l'amaro in bocca. La cosa che mi rendeva di ottimo umore la mattina successiva era il fatto che oggi ,all'ultima ora,avevo lezione nella terza e in quella classe c'era lei. Era incredibile come pensare di stare nella stessa stanza con Valeria mi rendesse contento ma cosa ci potevo fare? Ormai mi ero abbandonato alle mie emozioni. Cosa che non avrei dovuto fare perché al termine dell'ora che prometteva essere la migliore della mia giornata la mia alunna si avvicinò alla cattedra e mi disse che voleva provare a studiare da sola. Per me era stato come ricevere una porta in faccia , una grande e pesante porta che mi rovinò il bell'umore creatosi precedentemente. Lei non provava nulla per me e io ieri non lo avevo capito dal fatto che si era allontanata , a dire la verità non ci avevo neanche pensato, ma ora che sono qui capisco tutto. Non vuole venire alle lezioni private perché la situazione che si era creata ieri la imbarazzava. Che stupido sono stato a pensare che forse lei ricambiava e poi cosa avremmo fatto ? lei è solo una mia alunna e così devo trattarla per il bene di entrambi. Tornai a casa e decisi che sarei uscito il pomeriggio , volevo giusto fare una passeggiata per schiarirmi le idee. Mi resi conto che non avrei mai più dovuto guardarla con gli occhi che non siano quelli di un prof che guarda una sua alunna , ormai era ufficiale io la consideravo solo come una delle tante studentesse nella scuola o almeno speravo che la cosa mi entrasse in testa. Tornato a casa mi feci una doccia veloce e andai a cenare dato che ormai si erano fatte le 19:30 in seguito alla mia cena fatta da una frittata di uova mi misi a correggere delle verifiche e involontariamente un po' per la stanchezza sia fisica che morale mi addormentai sul divano. La mattina successiva mi sveglia di tutta fretta,ero in ritardo e dovevo muovermi,credo che nessuno in vita sua si sia vestito cosi alla fast and furious come me in quel momento. Riuscì ad arrivare appena in tempo ma mi ricordai che la prima ora era buca e mi maledissi , avrei dovuto lasciare un post-it sul frigorifero con scritto " ehi dove corri pirla? La tua prima ora è buca , puoi prendertela con calma" mi ripromisi che lo avrei fatto e in tanto cominciai a fare due chiacchere con i miei colleghi che potevano essere tranquillamente miei genitori , la cosa mi inquietava un po' però mi dovetti adattare. Le due ore successive le passai in terza liceo , cosa che di solito mi fa venire i nervi a mille dato che quei ragazzi assomigliano più a scimmie arrampicatrici che a adolescenti , ma questa volta la lezione fu molto tranquilla. Al suono della campanella la maggior parte dei ragazzi si precipitò alle macchinette e guarda guarda io ero di turno lì oggi , con cautela e senza farmi investire da nessun alunno scesi a controllare la stanza. Dopo circa 3 minuti la folla diminuì e notai Valeria che entrava per prendere la merenda , subito dopo vivi un ragazzo di quinta, mi pare si chiamasse Alberto, che si avvicinò a lei . Io non insegno in quinta però ho sentito parlare di lui dai miei colleghi che ne dicevano solo cose positive . La cosa che mie diede fastidio fu il fatto che quei due parlassero come se fossero vecchi amici, forse lo erano, dovevo investigare. Infatti passai il resto dell'intervallo a seguirli dopo che loro ebbero preso la merenda alle macchinette e se ne andarono . Mi hanno dato l'impressione che si fossero conosciuti da poco ma non ne ero certo , la curiosità mi stava divorando ma purtroppo sul più bello suonò la campanella e mi toccava tornare in aula professori. Dopo altre due ore alle medie potevo tornare a casa a mangiare ma soprattutto a riposarmi un po' , dopo un breve sonnellino ( mi sembrava di essere un anziano certe volte) mi diressi al negozio di cd dove come al solito il destino mi riservò una sorpresa. Mentre stavo facendo la fila ed ero immerso nei miei pensieri sentì una voce famigliare dire - ciao - mi voltai e trovai di fronte a me la mia alunna , colei che era il fulcro dei miei pensieri ultimamente. -Ciao Valeria- le risposi - che ci fa qui?- mi chiese io le risposi che volevo compare un cd dei green day e dopo uno scambio di battute l'imbarazzo che si era creato tra noi qualche giorno prima sembrava solo un vecchio ricordo e i miei buoi propositi scomparirono per via della bella sensazione che provavo standole accanto. Prima che me ne resi conto era il mio turno e dato che dopo volevo andare a prendere un gelato le chiesi se voleva accompagnarmi e lei accettò. Una volta preso il cd il, mi diressi fuori ad aspettarla,non passò molto prima che lei uscì dal negozio. Il pomeriggio fu davvero piacevole , mi piaceva passare del tempo con lei. Trovai anche il modo di chiederle di Alberto lei mi aveva risposto che avevano fatto amicizia e che gli piaceva stare con lui a quella affermazione sentì il volto irrigidirsi allora gli risposi - stai attenta mi hanno etto che usa le ragazze e le butta via, sarebbe un peccato, non meriti un ragazzo così- la mia bocca parlava senza prima averla collegata col cervello. Avevo mentito spudoratamente sul conto di Alberto , sapevo benissimo che era un ragazzo apposto ma non so per quale motivo mi trovai a dire cose false sul suo conto , forse perché non volevo che lei si affezionasse a lui ma non potevo pretendere nulla io ero il professore e lei la mia alunna che doveva rimanere tale. Lei mi ripose che non gli piaceva ma lo vedeva più come un amico , la cosa i fece piacere. Lei guardò l'ora sul telefono e noto che erano le 17:50 e dovette scappare a casa mentre io tonai alla mia molto pensieroso . La sera la passai a guardare la tv ma più che altro a pensare a oggi, era chiaro io mi stavo perdendo nella mia alunna ma la cosa forse non mi dispiaceva. Dopo essermi torturato per un po' sul senso immorale della cosa decisi che avrei visto come sarebbe andata avanti la cosa e da li avrei visto cosa fare,dovevo capire cosa provasse Valeria nei mie confronti e poi valutare , ero sempre stato molto impulsivo , non voglio che poi finisca come l'ultima volta ci ho sofferto molto e la mia colpa era il fatto che ero stato troppo affrettato , ora sono cresciuto e voglio pernderla con calma.

SPAZIOOOO AUTRICEEEEE

CIao a tutti , prima di tutto voglio ringraziare tutte quelle gentilissime anime che hanno letto il mio racconto , non so quale magia sia sucessa ma i lettori si sono dupplicati all'improvviso e non avete idea di come mi sono sentita felice , si sta realizzando il mio sogno e in gran parte lo devo a voi bellissima gente che leggete il mio scarabocchio. Questo capitolo lo dedico alle mie amiche V.G. A.M. E.F. vi voglio bene =)


E poi arriva lei professore e cambia il mio mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora