Il nostro appuntamento

3K 134 4
                                    

~~Dopo esserci salutati ci avviammo ogni uno per la sua strada , io in classe e li in aula professori . Camminando tra i corridoi ero felice , uno perché sono scampata da un bell'infarto o qualcosa del genere e due perché mi sentivo una parte importate della vita di Amedeo, ora che ci penso potrò chiamarlo per nome e non dargli sempre del lei quando siamo insieme perché ormai sono la sua ragazza , mi suona ancora strano pensarlo figuriamoci dirlo e l'avrei dovuto dire presto a un'altra persona , Anna , sono certa che ne sarò felice ma avevo paura di dirglielo lo stesso. Arrivata all'entrata della classe notai la porta chiusa , segno più che chiaro del fatto che hanno già iniziato la lezione , ferma davanti a quella porta in legno stavo decidendo se bussare o no , insomma la prof si arrabbiava molto quando qualcuno arrivava in ritardo e lo sbatteva fuori , per tanto così potevo risparmiare alla prof la fatica e restare fuori fino alla fine della lezione , ma non lo feci raccolsi tutto il coraggio che avevo in corpo in quel momento , che più o meno equivaleva a una briciola di pane e bussai, sentì subito la voce squillante della professoressa dire – avanti- mi apprestai a entrare e non appena aprì la porta vidi gli occhi dei miei compagni di classe che con sguardo tra il dispiaciuto per la mia sorte e l'indifferenza mi guardavano , ero cosciente cosa mi aspettava e lo ero anche io purtroppo. -Signorina , le sembra l'ora di entrare in classe?- dovevo inventarmi subito qualcosa , allora pensai di rispondere -Scusi tanto prof ma non ha suonato la sveglia- la solita scusa o meglio quella che mi era venuta in mente più velocemente – Va bene farò finta di crederci , si sieda e apra il libro stavo giusto iniziando a spiegare- con mia grande sorpresa e non solo perché notai che l'intera classe si era meravigliata del buon umore della docente andai a sedermi e comincia a seguire le lezione . La cosa fu del tutto impossibile perché la mia mente continuava ritornare a quello che era accaduto poco prima con il mio professore di arte, al solo pensiero mi veniva la pelle d'oca. molto probabilmente il mio umore era chiaramente visibile dato che Noemi mi chiese – Vale ti senti bene?- furono quelle parole riportarmi alla realtà – emh si tutto a posto sono solo un pò stanca - gli feci un sorriso che lei ricambiò , mi ricordai che mancavano tre due ore all'intervallo senza contare quest'ora che non passava più , tirai fuori il mio telefono e scrissi ad Anna – quando suona l'intervallo raggiungimi subito in classe- la sua risposta non tardò ad arrivare , si vede che anche lei era annoiata e poco concentrata sulla lezione – si certo , m è una cosa grave ? non mi dire che è per il prof di arte ... - quella ragazza qualche volta mi spaventava avevo come l'impressione che mi leggesse nel pensiero, gli mandai il messaggio di risposta – si riguarda Amedeo ti racconto tutto dopo tu muoviti e vieni il più presto possibile- dovevo dirlo a qualcuno , forse non proprio a qualcuno ma a lei , fin da bambine abbiamo sempre immaginato i nostri principi azzurri e anche in quel caso io ero convinta che il mio durante il suo viaggio per raggiungermi sia caduto dal cavallo e non sai più riuscito a risalire , ma ora che è finalmente arrivato non vedo l'ora di condividere la mia gioia con Anna e sapevo che anche lei avrebbe stata contenta per me. Passate le tre ore , che mi sono sembrate le più lunghe dei capelli di Rapunzel finalmente suonò la campanella e io rimasi in classe ad aspettare l'amica che dopo circa due secondi comparve sull'uscio della porta con il fiatone , un sorriso gli illuminò il volto mentre si avvicinava me – andiamo , scendiamo in cortile così mi racconti- mi aveva letta nel pensiero , scendemmo velocemente e ci sedemmo su una panchina che era posizionata in giardino abbastanza deserto ma per poco dato che i ragazzi da li a poco sarebbero arrivati per giocare a calcio. – Allora dimmi tutto- mi incoraggiò a parlare Anna – sta mattina sono entrata a scuola e non mi sentivo bene , l'unica persona che se ne accorse era lui e mi corse incontro per portarmi fuori all'aria aperta abbiamo parlato e ... ci siamo baciati , sono la sua fidanzata- forse dall'emozione non sono riuscita a fare una frase di senso compito ma non mi importava tanto sapevo bene che lei mi aveva capito. La vidi sorridere alla mia affermazione e disse- finalmente anche tu hai trovato la persona giusta , sono felice per te – ci abbracciammo e il nostro abraccio venne interrotto da una voce che disse – scusa Anna posso rubarti la tua amica un secondo?-era la voce di lui , il mio principe azzurro che aspettavo da tempo,cosi tanto che forse avevo smesso di sperarci – si , certo prof - - ciao vale- mi fece un 'occhialino che inevitabilmente mi fece comparire un sorriso sulle labbra, la conoscevo la mia amica e sapevo cosa volesse dire quell'occhialino pensava che ci saremmo baciati e forse non aveva tutti i torti. Con fare disinvolto appena il professore si sedette al posto che poco prima era occupato da Anna gli dissi con fare disinvolto- mi dica prof- mi sorrise ma non era uno dei suoi soliti sorrisi questo era provocatorio lo si poteva capire perché mi guardava in modo desideroso e io appena mi ne accorsi arrossì – pensavo che,se per te va bene,potevi venire da me sta sera a ripetere arte- e dopo aver detto questo si avvicinò al mio orecchio e continuò- e se vuoi puoi restare anche a dormire- le sue parole mi lasciarono senza fiato,cosa che notò anche lui e allontanandosi dal mio orecchio che credo sia divento rosso dall'imbarazzo di disse – o se no possiamo solamente mangiare insieme e vedere un film- gli sorrisi – la cena e film per me va bene , a che devo venire?- - alle 19.30 ok?- lo guardai negli occhi e risposi-non vedo l'ora- avrei voluto baciarlo e stare tra le sue braccia ma non potevo c'era troppa gente che ci avrebbe visto allora mi limitai a stringergli la mano e lui ricambiò la stretta – anche io non vedo l'ora di passare la serata con te- detto questo si alzo e se andò , provai un senso di abbandono quando la persona che poco prima era seduta vicino a me se ne andò, era una sensazione davvero orribile e da questo capì che di lui non mi sarei più voluta allontanare e che con lui mi sentivo al sicuro. SPAZIO AUTRICE !!! Scusatemi davvero , sono imperdonabile lo so ma ho avuto un peridod di studio intenso e non riuscivo a scrivere nulle , spero che il nuovo capitolo vi piaccia , fatemi sapere cosa ne pensate , baci vale:)

E poi arriva lei professore e cambia il mio mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora