Verifica a sorpresa

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~~La mattinata passò velocemente e in men che non si dica mi ritrovai a casa sdraiata sul divano a guardare la tv. Feci i compiti e dopo di che mi cimentai nella cucina , volevo preparare qualcosa di sfizioso ai miei e alla fine optai per un'insalata con belle bistecche impannate , la cena passò più tranquilla del solito , ogni uno fissava il proprio piatto e pensava ai cavoli suoi . Dopo la cena mi feci la cartella , notai che avevo arte e implorai tutti i dei dell'olimpo che quest'anno mi fosse andata bene , alle medie ero la studentessa peggiore della scuola non mi piaceva per niente essere l'ultima , una volta finita la cartella mi sdraiai sul letto e ascoltai un po' di musica . Mi addormentai sulle note della canzone 'la donna cannone' . Questa volta mi sveglia in orario andai a fare la doccia e mi vestì , avevo voglia di mettere qualcosa di carino , ma non capivo perché e non mi importava più di tanto quindi optai per un abito nero , un cerchietto rosso , un paio di orecchini neri , collant neri e scarpe rosse , ero davvero carina , e dato che ho una bassa autostima non lo dico quasi mai , ma in quel caso era davvero bella ed ero soddisfatta , soddisfatta feci colazione e mia madre mi portò a scuola , andò tutto bene fino a quando arrivò l'ora di arte, il prof arrivò di fretta e ci annunciò che oggi ci faceva una verifica per testare le nostre competenze . Dentro di me ho detto tutte le parolacce esistenti nel mondo e ne ho inventate anche delle nuove. Separammo i banchi e facimo la verifica , caspiterinaaaa era andata molto male , credo che se la lasciavo in bianco era uguale , non era il modo migliore per iniziare l'anno . Quando pensavo che non poteva andare peggio il prof disse – questa verifica farà media , mi raccomando – mi lascia sfuggire un – cavolo- che non era passato inosservato dal prof e lui allora mi disse – qualche problema De Marco?- io mi affrettai a rispondere – no certo che no – una volta finito di scarabocchiare il foglio lo posai sulla cattedra e ritornai al posto , aspettai che tutti gli altri finissero e nel frattempo suonò la campanella ritirai le cose stavo per andarmene , ma una voce mi fermò era il prof che mi chiamò,mi avvicinai alla cattedra – mi dica ,mi ha chiamata?- lui mi rispose – si , certo , volevo chiederti se volevi assistere alla correzione della verifica , ho visto che non hai scritto quasi niente , se assisti potrai capire cos'hai sbagliato e magari chiarire cose che non hai capito , ma se non vuoi per me non ci sono problemi- - si certo che mi va bene – risposi troppo in fretta e troppo euforica per un proposta del genere , ma il pensiero che saremmo stati vicini mi rendeva già felice – va bene , allora ci vediamo alle 16.30 in biblioteca – io questa volta cercando di contenermi risposi – va bene , arrivederci- uscì dalla classe e vidi mia mamma che in macchina mi aspettava , entrai e mi scusai per il ritardo , le spiegai il perché e lei mi ripose – cerca di stare attenta a cosa ti dice il prof , non puoi permetterti di avere il debito in arte - - si mamma hai ragione , spero che oggi con il prof riuscirò a capire di più- tornammo a casa mangiammo la pasta con il tonno e mia mamma come al solito andò a lavorare io mi riposai un po' prima di andare in biblioteca , erano le 16.20 quando uscì di casa , di solito ci metto 10 minuti per arrivare alla biblioteca , infatti fu così entrai e trovai il prof in una stanza deserta , non c'era nessuno , appena mi vide mi disse – ciao , vieni pure siediti- e io lo feci lui allora tirò fuori la mia verifica , era peggio di quello che mi ricordavo lui mi disse – allora adesso vediamo quello che hai fatto giusto e man mano che vediamo le domande se sono sbagliate le correggiamo ok?- - si per me va bene- iniziò a spiegami e io mi persi nei suoi occhi dopo circa 5 minuti mi ricordai di cosa sono venuta a fare qua e mi concentrai sulla verifica , capivo le cose , davvero , era un miracolo , io che di arte facevo schifo finalmente ci capivo qualcosa , il prof era davvero bravo , finito di correggere dissi – la ringrazio davvero molto , da tanto tempo ora mi sento sicura di me in arte- lui mi sorrise e mi rispose – mi fa piacere che hai capito bene, è come scrivere una poesia , più tempo metti a curare ogni minimo dettaglio alla fine vieni appagato dal risultato , è bello dedicare del tempo a dei ragazzi se poi vedere che loro capiscono le cose, a proposito di poesie tu le scrivi gusto?- si è ricordato di quello che gli ho detto caspita , mi ha fatto davvero molto piacere – si certo scrivo poesie - - dimmi quali sono i tuoi autori preferiti?- - beh io adoro Bukowski anche se scrive cose molto crude , ma è per questo che mi piace , non vuole escludere niente dell'uomo , lo prende con tutto , i suoi difetti e i suoi pregi , mi piace il fatto che non censura niente , mi piace anche Baudelaire anche se lui è un autore particolare , poi ci sono molte poesie che mi piacciono ma di autori che non in molti conoscono , conosce questi due autori?- - si gli conosco e ho avuto occasione di leggere delle poesie , e devo dire che mi piacciono parecchio , scrivono poesie molto interessanti - -si è vero , ma io adoro leggere le poesie difficili , mi piace dargli una mia interpretazione personale , quando scrivo mi sento come se dovessi buttare tutte le mie emozioni del momento sul foglio , mi sento libera , mi sento bene, non saprei spiegare la sensazione - - è una passione molto bella , dovresti coltivarla e magari fare qualche concorso- - ci ho pensato a presentare delle mie poesie ai concorsi ma poi mi sono detta che era ridicola come idea , perché avrebbero dovuto scegliere proprio la mia di poesie , tra 3.000 poesie che gli arrivano, perché avrebbero dovuto scegliere me e quindi ho lasciato perdere- -è un peccato , dovresti provarci - - si dovrei , magari ci penserò su , comunque grazie mille per la spiegazione , ora devo scappare , arrivederci- - ho la macchina oggi , se vuoi ti do un passaggio- -non si preoccupi , mi aspetta un amico ma grazie lo stesso ,ora vedo arrivederci- ciao e mi raccomando studia arte- gli feci un sorriso e uscì , era già la un mio carissimo amico Sergio faceva la quinta e ci siamo sentiti prima di venire in biblioteca , era qui in giro e abbiamo deciso di vederci per bere un caffè al bare e per aggiornarci sulle novità non lo vedevo da parecchio tempo , Sergio era un bel ragazzo , capelli corti biondi occhi azzurri grandi ,naso a patata e bocca carnosa , si era un bel ragazzo ma per me non era niente di più di un carissimo a amico , quando uscì sentivo che anche il prof era dietro di me e si accorse di Sergio , io feci finta di niente e andai dal mio amico e notai che qualcuno ci scrutava andarcene dall'uscita , ero sicura che fosse il prof , ma ora non volevo solo parlare con il mio amicone che non vedo da tempo , andammo a sederci in un bar e ordinammo entrambi il caffè.

E poi arriva lei professore e cambia il mio mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora