Capitolo 14

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Sara pov's

Era sera e finalmente i nostri zii e la bambina se n'erano andati. Eravamo distrutte.
Mi stavo mettendo il pigiama,quando mi venne in mente una cosa,che volevo dire a Rebecca da un po' di tempo.
"Sorellina posso farti un domanda?" Le chiesi
"Si certo Saretta, dimmi pure" mi rispose
"Non so se te ne sei accorta,ma...non so come dire,è che.."
"Sara.Tranquilla.Fai un bel respiro.Chiarisci le idee.E parla!" Mi incitò in tono ironico.
"Hahaha...adesso fai anche la spiritosa? Guarda che ti devo dire una cosa seria.Volevo chiederti se avevi notato dei comportamenti strani da parte dei ragazzi. C'è..sembrano un po aggressivi e-" ma mia sorella concluse il discorso per me dicendo:
"E tutti a scuola hanno paura di loro..si l'ho notato!" E poi aggiunse
"E questa cosa,non mi va molto a genio."
"Si hai ragione..ho un'idea; domani indaghiamo senza che loro sospettino di noi" le dissi e lei aggiunse:
"Sorelle Cappon all'attacco! Niente e nessuno ci impedirà di raggiungere i nostri obbiettivi!" È detto questo ci battemmo il cinque.
"Fa tanto da motto per i cartoni animati!" Constatai io ridendo.
Poi però mi venne un dubbio:
"Ma come facciamo a trarre informazioni?..cioè insomma se chiediamo cose così personali di sicuro qualcosa in cambio dovremmo dare..la gente a scuola nostra non è molto comprensiva e disponibile!"; mia sorella mi guardo e fece un sorrisino malefico e mi disse:
"Non ti preoccupare,a questo ci penso io.."
"Come?" Chiesi sapendo che quando vuole mia sorella sa essere molto perfida.
"Ah..ho i miei metodi per far parlare le persone!" Ci mettemmo a ridere e andammo a letto.

*****

Ci svegliammo, con appunto l'intento di iniziare ad indagare.
Arrivammo a scuola,come ormai da routine,seguite dai ragazzi.
Ad essere sincera tutta quella situazione iniziava a stancare sia me,che mia sorella.
In qualunque caso,arrivammo e andammo ognuna nella rispettiva classe.
Si prospettavano due lunghe ore di inglese. Appena entrai in classe,svogliatamente,appoggiai la cartella accanto al mio banco,mi sedetti e iniziai a scarabocchiare un po' sul quaderno mentre aspettavo l'arrivo del professore.
Quando notai che seduto in fondo All'aula c'era il ragazzo a cui Calum aveva molto "dolcemente" chiesto l'acqua qualche giorno prima,Mark mi pare,pensai subito di provare a fargli qualche domanda.
Di Calum non c'era traccia e capii che era un ottimo momento per agire.
Mi avvicinai e iniziai a parlargli in modo un po' incerto:
"Hey Mark..ehm...come va?"
Lui mi guardò per qualche secondo esterefatto, per poi rispondermi:
"Cosa ho fatto per ricevere la tua attenzione dopo quattro anni che non mi hai mai nemmeno rivolto la parola?"
"Uhh?.... Ah no...niente di particolare....uhm..riguardo l'episodio che è successo in mensa con Calum qualche giorno fa, mi potresti dare una spiegazione? Insomma perché si è comportato in quel modo?" Gli chiesi lanciando ogni tanto un'occhiata alla porta per controllare se Cal arrivava.
"Perché ti stupisci ?" Mi chiese di rimando.
"Perché lui di solito lui non è così" risposi ovvia io.
"Guarda che è normalissimo che si comporti così , lui non è come sembra" disse annoiato.
In quel momento entrò il professore che lo bloccò e così fummo costretti a interrompere la nostra conversazione.

*****

Rebecca pov's

Si sa che, durante le ore di Arte non si fa mai nulla,ma quella volta il prof. mi mandò,per grazia divina,a fare delle fotocopie su non so neanche io che cosa.
Mentre vagabondavo per i corridoi stranamente silenziosi della Baltimoral High School in cerca di un bidello,sentii che due ragazzi seduti tra i banchi delle ore di punizione parlavano di non so che riguardo Luke.
Colsi l'occasione per sapere qualcosa in piú su di lui così mi attaccai alla porta per sentire,per quanto potessi,meglio.
"...si dice che Hemmings si sia lasciato parecchio andare con le foglie bianche ieri sera."
In quel momento cercai di spingermi ancora di piú verso l'aula ma la porta si aprì e io persi l'equilibrio e caddi a terra sotto gli sguardi interrogativi dei due ragazzi.
"Uhm..Heilá! Scusate ragazzi avete per caso visto un bidello?" Chiesi cercando di non far pesare la caduta.
"No tesoro,ma la vera domanda è: che diavolo ci facevi dietro la porta?" Mi chiese il ragazzo che aveva parlato di Luke.
"Ancora! Stavo cercando il..uhm..bidello!" Esclamai
"Ah,beh ottima caduta,la visione del tuo culo da qui era stupenda!"rispose lui sghignazzando con il suo amico.
Io mi raddrizzai e assumendo lo sguardo piú serio che potessi esclamai:
"Tu farti i cazzi tuoi mai?"
"Che caratterino che c'hai! Come posso farmi perdonare,madame?" Mi chiese lui con un tono sicuramente più gentile.
"Uhm,potresti raccontare anche a me quello che stavi dicendo al tuo amichetto riguardo Hemmings." Affermai fiera.
"Uhh,il tuo caro amichetto Luke?" Chiese evidentemente prendendomi in giro,ma in quel momento la campanella suonò e senza aggiungere altro si alzò e se ne andò accompagnato dal suo compagno.
"Presuntuosi del cazzo" esclamai tra me e me mentre mi dirigevo verso la mensa.
Incontrai mia sorella la quale mi chiese a cosa servivano le schede che avevo in mani e solo in quel momento mi ricordai di arte. Così esclamai:
"Merda! Le schede di arte " e così dicendo corsi a farle.

****

Ritornai, mia sorella mi venne incontro e le raccontai di quello che avevo sentito su Luke. Lei mi informò che dopo la mensa i due ragazzi, cioè Kyan e Emmet, erano ritornati nell'aula di punizione e così mi venne in mente una cosa.
"Dobbiamo chiedere a loro le informazioni, ma come facciamo se sono in punizione?" Chiesi a Sara e lei mi guardò stupita e mi disse:
"Ma come non è una cosa ovvia?! Facciamo in modo di andare in punizione anche noi."
"E brava la mia sorellina....bene pronta a fare la trasgressiva?" Dissi facendo una faccia da diva.
"Ma certo" rispose Sara ridendo.

****
Dopo tanta fatica riuscimmo ad andare in punizione tutte due.
Per me non è stato molto difficile, mi è bastato rispondere indietro ad un professore; per Sara,invece, la cosa è stata più complessa. Perché essendo la "dolce e innocua " ragazza, almeno a scuola, per andare in punizione ha dovuto dare fuoco, su mia idea, un quaderno e per questo hanno dovuto far evacuare l'aula e lei è stata costretta a raggiungermi.
"Certo che dare fuoco a un quaderno è stata un'idea davvero geniale" disse lei ironica e sbuffando mentre ci dirigevamo verso l'aula di punizione. Appena varcammo la porta, che chiedemmo a chiave, Emmet e Kyan ci guardarono con uno sguardo malizioso negli occhi.
"No,no,no, non siamo qui per fare scopatine di gruppo" disse mia sorella indicandoli.
Io mi avvicinai e guardandoli dissi loro:
"Noi dovevamo finire un discorso e siccome per ora mi sento buona parleremo civilmente"
"Avanti, su, diteci quello che sapete su Luke e i suoi amici" li incitò a parlare Sara.
Emmet e Kyan si guardarono incerti e provarono a sviare il discorso.
"Hey, hey bamboline, come mai vi importa così tanto di loro? E poi,queste informazioni hanno un prezzo." commentò guardandoci dall'alto al basso in un modo rivoltante.
Sara mi lanciò un'occhiata e capii che dovevamo evidentemente avere quelle informazioni a modo mio.
"Allora, forse non sono stata molto chiara..noi vogliamo avere quelle informazioni e in un modo o nell'altro le avremmo gratis" dissi incrociando le braccia al petto.
"Ma bambolina non funziona cos-" Emmet non riuscì a finire la frase che gli arrivò una mia ginocchiata sui testicoli,abbastanza forte da piegarlo in due dal dolore.
"Mia sorella sa diventare davvero perfida e violenta, quindi Kyan, tu che puoi, dì qualcosa prima di rimanere castrato a vita" aggiunse Sara.
"Vi dirò qualcosa..." Ci disse preoccupato e poi continuò"per quanto ne so io, i vostri amici non fanno parte di un bel giro, sto parlando di dr--" ma in quel momento,siccome fondamentalmente siamo sfigate, arrivò il professore che,sbattendo la mano sulla porta chiusa, ci avvertì che l'ora di punizione era finita.
I due ragazzi si affrettarono ad uscire e noi facemmo lo stesso. Anche se Kyan non aveva finito la frase, avevamo intuito di cosa stesse parlando. Droga.
Finché però non eravamo sicure dovevamo cercare di essere il più normali possibile con i ragazzi.

****

Durante il tragitto per tornare a casa, i ragazzi ci assillarono di domande sul perché quel giorno avevamo cercato in tutti i modi di stare lontane da loro.
Sara per fortuna riusciva ogni volta ad sviare il discorso o a trovare una scusa.
Di certo però, prima o poi, saremmo riuscite ad andare in fondo a tutta questa faccenda e non ero poi così sicura che la verità ci sarebbe piaciuta.

Spazio autrici
Hey bella gente
Come va? Scusate il ritardo per l'aggiornamento ma purtroppo non siamo più vicine di banco e quindi durante le lezioni non riusciamo a scrivere tanto
Ma tornando a noi....I nostri ragazzi abbiamo capito (come anche finalmente le nostre protagoniste) non sono dei santi
Curiosi di scoprire come va a finire? Bene, grazie mille per aver letto la nostra ff fino ad ora è commentate se vi piace e votate.
Un bacio e al prossimo capitolo
Rebecca & Sara

Where Do Broken Hearts Go?||Luke Hemmings & Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora