Where Do Broken Hearts Go?||Luke Hemmings & Calum Hood

Capitolo 13

Rebecca pov's

Passarono vari giorni, ma l'argomento di Calum non venne più fuori, perché sia io, sia mia sorella avevamo ben altro a cui pensare; infatti dovevano arrivare i nostri zii Sabrina e Marco con la loro bambina di dieci mesi Cecilia, dall'Italia.

A me piacciono i bambini,fino ai tre anni, quando iniziano a diventare dei "rompi-palle-parlanti".Fortunatamente Cecilia ha solo dieci mesi e a malapena parla e non cammina.

Quando arrivarono eravamo tutti felici, perché era la prima volta che vedevamo la bambina. Salutammo gli zii e subito Sara si avvicinò a Cecilia e le diede un bacino, salutandola. Dopo di lei,toccò a me.

Infine,toccò a Luca che le si avvicinò e le fece una carezza:

"Ciao Cecilia, io invece sono Luca " le disse.

Lei invece di sorridergli, come aveva fatto con noi, si mise a piangere.

Io e Sara scoppiammo a ridere, insieme a tutti gli altri, solo Luca ci rimase male "Be'... si vede che non sei adatto ai bambini" gli dissi io ancora ridendo.

"Okay ragazzi, volevamo chiedervi se potevate tenere solo per questo pomeriggio Cecilia, così noi possiamo andare a visitare la città" ci chiese nostra zia Sabrina.

Prima che potessi dare la mia opinione,mia sorella accettò e si vedeva che ne era entusiasta.

A me l'idea non andava molto a genio e la stessa cosa la pensava mio fratello, che aveva la mia stessa espressione stampata in faccia .

"Uhm...mamma, papà, io purtroppo, non potrò stare insieme alla bambina perché devo andare a casa di Ash insieme a Mike, Josh e Mett, che dobbiamo fare un progetto di fisica...quindi...ciao, ciao" e detto questo, mio fratello riuscì ad andarsene. Non cominciavo per niente bene.

La bambina è bellissima, ma avrei preferito andare in giro con Nati.

Si prospettava già una giornata noiosa quando a Sara venne in mente di chiamare Luke e Calum, visto che non erano insieme ai loro amici ed erano liberi. I nostri genitori acconsentirono, così mia sorella andò a chiamare i ragazzi,che accettarono.

"Sentima ma..quei due sanno qualcosa di bambini piccoli o sono imbranati più di me?" chiesi, in modo derisorio, a mia sorella.

"Ehm No"mi rispose per poi mettersi a ridere.

Guardai Ceci che mi stava facendo un sorriso bellissimo,ma sdentato e commentai:

"Vedremo,tanto questa bellissima bambina riuscirà a sciogliere i loro cuori solo grazie a questi sorrisoni sdentati"

Ci mettemmo a ridere e aspettammo l'arrivo dei ragazzi.

****
Quindi,io e mia sorella ci trovammo bloccati in casa con una bambina di dieci mesi che non sapeva una parola di inglese e due deficienti.
Perfetto,direi.
"Ragazzi io e mia sorella andiamo a sistemarla,quando torniamo,finiamo di parlarne" dissi alzandomi e prendendo in braccio mia cugina per poi portarla al piano di sopra.
"Bene bene Cecilia, ora tu te ne stai qui ferma,arrivo subito" detto questo,la appoggiai nel letto e andai a prendere il cambio.
Quando tornai trovai Cecilia in piedi sul letto.
"Saraaaa hai alzato tu Cecilia?" Chiesi a mia sorella che arrivò subito in camera mia.
"No,ero giù con i ragazzi.."
"Okay avrò sbagliato io qualcosa." Dissi spingendo mia cugina sul letto.
"Cavolo la maglia!" Pensai mentalmente per poi andare nel bagno a recuperare la magliettina.
Quando tornai Cecilia era in piedi. Nel letto. Ancora.
"Qui c'è qualcosa che non quadra! Sara,se sei tu smettila!" Dissi chiamando mia sorella in camera.
"Ma cosa? Non l'ho neanche toccata io.."mi rispose scocciata.
"Uhm interessante." Dissi rispingendo la bambina nel letto.
Io e mia sorella ci avvicinammo al viso di Cecilia e contemporaneamente affermammo:
"Alzati!"
Cecilia si alzò e iniziò a ridere,seguita da Sara.
"OMMIODIO LA BAMBINA SI È ALZATA,È INDEMONIATA" urlai a quel punto.
Quella bambina aveva solo dieci mesi!
"Si è solo alzata,non ha fatto niente di così folle!" Esclamò Sara mentre prendeva in braccio Cecilia.
I ragazzi dopo aver sentito le mie urla corsero su.
"Cosa succede ragazze?" Chiese Luke preoccupato.
"Oh nulla..Rebecca ha visto una bambina alzarsi in piedi" spiegò mia sorella per poi scoppiare a ridere,seguita dai ragazzi. "Okay adesso basta ridere dobbiamo andare al supermercato a prendere da mangiare per sta sera" dissi io. Calum mi guardò un po' stranito, poi guardò Ceci e infine disse: