Scusa, ma non ricordo

Prologo

Nel corso degli anni mi hanno sempre detto che la mia memoria superava nettamente quella degli altri, ed era vero. Riuscivo a ricordare cose successe giorni prima in modo praticamente perfetto, come se le stessi vivendo in quel preciso istante.
Anche a scuola, stessa cosa.
Mi bastava leggere una sola volta per ricordare tutto. Inutile dire che avevo la media più alta di tutta la mia classe. I miei compagni di scuola mi giudicavano come una secchiona, ma in realtà non lo sono mai stata, merito solo del mio cervello.

Così, sapendo di avere questa particolare dote, lavorare per Ashton Crew è diventato un obiettivo che intendevo, e intendo tuttora realizzare a tutti costi.
Potrei definirlo come il mio sogno nel cassetto, questo perché stimo quell'uomo con tutta me stessa.

Ashton ha fondato la sua azienda, "La Robot Crews" solo tre anni fa, ma ha avuto così tanto successo sin da subito, che nel giro di poco tempo è riuscito ad assumere centinaia di dipendenti, dando lavoro a una marea di persone. 
I suoi robot sono richiesti ovunque, in tutto il mondo, e questo gli ha permesso di farsi un nome, ormai famosissimo.

I suoi standard per assumere una persona sono abbastanza rigidi.
Chiunque lavori per lui deve essere praticamente, sostanzialmente, perfetto.
Avere una memoria ottima, requisito essenziale; capacità di organizzazione, massimo senso del dovere e soprattutto, precisione.

Io ero talmente convinta di avere queste doti che qualche settimana fa, quando ho letto che cercava qualcuno come sua personale segretaria, ho fatto immediatamente domanda di lavoro.
Ero al settimo cielo e ho pregato affinché rispondesse nel minor tempo possibile, senza però immaginare che da lì a poco tempo sarebbe successo l'inimmaginabile.

Guidare la macchina e andare a sbattere contro un muro per poi finire in coma, non era di certo nei miei piani. Sono rimasta così per qualche giorno e quando mi sono svegliata la cosa peggiore che potesse mai accadere è stata non ricordare niente, neanche il mio nome. Tutti i ricordi persi, spariti nel nulla.

Non avevo idea di chi fossi, cosa avessi fatto nel corso della mia vita e tanto meno il perché mi trovassi in un letto d'ospedale. Durante lo scontro la mia testa è andata a finire direttamente sopra il volante e questo ha riportato un trauma cranico seguito da una forte amnesia.

I giorni a seguire, per fortuna, i ricordi hanno iniziato a farsi spazio nella mia mente e così, molto ingenuamente, pensavo fosse finita, tutto risolto.
Peccato che la dura realtà si è presentata nuda e cruda, solo due giorni fa, quando Ashton Crew ha risposto alla mia domanda chiamandomi per un colloquio di lavoro e io, allo stesso tempo, ho avuto modo di scoprire che la mia memoria mi ha abbandonata, funzionando solo a tratti!

Io li chiamo: "vuoti di memoria temporanei". Non so quanto potranno durare, se è una cosa di poco tempo o tutta la vita, ma sono certa di una cosa: lui non deve scoprirlo e io devo assolutamente essere assunta!