Kate:
«James, è ora di dormire» gli dico, inventando questa scusa per fare in modo che si allontani.
«Sono solo le otto di sera» si avvicina ancora di più al mio viso.
Oh, mamma mia.
Come faccio?
E perché deve essere così bello per essere un robot?
«Sì, ma io ho sonno» e per renderla più credibile, faccio finta di sbadigliare come una vera attrice.
«Quindi non mi vuoi baciare?»
La sua voce è davvero una tentazione, tutto di lui lo è!
Dio, dammi la forza di dire no.«Sss...No! Non voglio» dico decisa, scuotendo la testa. Stavo quasi per arrendermi.
Lui mi fissa attentamente con quegli occhi verdi, stupendi.
Si sposta e fa un piccolo sorriso.
«Okay. Ai tuoi ordini» mi risponde e io sono confusa.
«Quindi se io ti dico di no, tu non insisti neppure?»
Ride. E a differenza di quanto mi aspettavo, anche la risata non assomiglia affatto a un robot. È fatta benissimo, sembra reale al cento per cento. Come è possibile?«Non posso, sono stato programmato così.
Quando la mia padrona mi dice di no, devo subito obbedire. Perciò no, non insisto»E mentre mi guarda inclina la testa fissandomi attentamente.
Cosa che io faccio con lui.
Capisce ogni cosa che gli dico. La robot Crews ha creato una persona, non un robot, senza contare il suo modo di parlare, sembra addirittura che pensi a quello che dice.
«James, posso sapere una cosa?»
«Certo, puoi chiedermi tutto quello che vuoi.»
«Come posso controllare che tu sia davvero un robot?»
A questa domanda scoppia a ridere, ma io sto avendo seri dubbi. Solo una essere umano potrebbe comportarsi così.«Dentro sono fatto di vari cicuiti, mentre lo stato superficiale è stato realizzato per sembrare vera pelle umana. Se tu mi facessi un taglio in qualsiasi parte del corpo, al posto del sangue, vedresti le parti di ferro.»
«Ma se sei un robot, allora come fai a capire ogni cosa che dico?
Tu pensi realmente.»«Ho un cervello molto potente in grado di capire il 99,99% delle cose e rispondere a tutto ciò che mi dici. Sono stato creato con l'intelligenza artificiale.»
«Sì, okay, e questo ci può stare.
Ma tu ti arrabbi, ridi e sorridi come una persona vera. Tu puoi provare delle emozioni?»
Mi guarda serio e nel mentre si siede sul divano mettendosi comodo.
«Diciamo di sì. Posso provare rabbia e gelosia, ovviamente anche felicità.»«Ma se la tua padrona trovasse una vera persona con cui stare e... non ti volesse più?»
«Basta semplicemente che mi spenga.
La frase: "chiudi gli occhi", serve per spegnermi. Nel momento che dovesse aver di nuovo bisogno di me, dovrà pronunciare la frase al contrario, quindi se mi dirà "apri gli occhi", sarò di nuovo attivo e non potrò sapere che mi ha spento.»
Wow. Ashton Crew è un genio.
Come ha fatto a creare un robot così perfetto? Ha pensato a tutto. Ogni minimo particolare.All'improvviso il mio stomaco decide di borbottare, così mi tocco la pancia, in imbarazzo per via del rumore che produce. Lui sorride.
«Cosa era quello strano rumore?» mi chiede, curioso.
«Oh, sarà stato fuori. La...la finestra aperta, i rumori della strada» invento. Inclina la testa e continua a guardarmi incuriosito.
Non sono brava a dire bugie, inutile. Eppure ne dico ogni giorno.
«Devo preparare la cena, tu hai fame?» chiedo in modo che non mi faccia altre domande imbarazzanti.«Oh, non mangio. Ma preparo io per te, dimmi ciò che vuoi.»
«Perché non mangi?» poi mi rendo conto di ciò che ho chiesto. Mi sto dimenticando che è un robot! Il fatto è che è troppo difficile da credere, mi ci devo abituare.
«Non ho uno stomaco.» Sorride.
Ovvio. Sono io che sono un'idiota, ma nonostante lo sappia, non sono capace di trattenermi.«Quindi tu non hai neanche... ecco... Come fai a... fare quello che fai?» sto diventando rossa come un pomodoro, ma sono curiosa. Troppo, curiosa.
«Cioè?»
«Hai... hai capito!»
Ti prego non farmelo dire a voce alta.
Che vergogna. Devo starmi zitta.
«Mi dispiace, non ho capito. Puoi spiegarti meglio?»
Okay, Kate, se vuoi avere le risposte devi anche avere il coraggio di fare le domande.
Andiamo, è solo un robot.
Puoi farcela.
Tre, due, uno...
STAI LEGGENDO
Scusa, ma non ricordo
RomanceKate Fischer ha continui vuoti di memoria causati da un incidente stradale. Questi "vuoti" sono abbastanza imbarazzanti, arrivano all'improvviso e durano la bellezza di qualche secondo, solo che possono diventare significativi se vuole lavorare per...