Losing game /// James Potter

Capitolo 11

La mattina dopo, Elsie si ritrovò a leggere la Gazzetta del Profeta mentre aspettava i suoi amici nella Sala Grande. Quando tutti i Malandrini sarebbero arrivati, sarebbero andati insieme a Hogsmeade. "Un altro attacco", ha detto sottovoce mentre sfogliava le notizie di oggi.

È quasi caduta dal sedile quando una voce accanto a lei ruppe la sua concentrazione. "Stanno diventando cattivi" commentò Sirius sedendosi accanto a lei Ho tenuto il conto, considerando che la mia dannata famiglia è probabilmente una parte della sciarada di Tu-Sai-Chi" Elsie guardò il ragazzo che era appena entrato con un'espressione sconvolta,

"Credi di sì?" "Sì..." si interruppe guardandosi intorno per assicurarsi che nessuno stesse guardando, "Si preoccupano più della purezza del sangue che dei loro stessi figli" le mani si strinsero a pugno e le sopracciglia aggrottate.

"Ho paura, Sirius" Elsie si morse il labbro e guardò il tavolo "Mia madre ha detto che è in arrivo una guerra" "C'è, Els" la sua espressione si addolcì mentre guardava la ragazza nervosa, posando una mano sulla sua allo stesso tempo, "Ma andrà tutto bene." "Come fai a saperlo?" Lei alzò lo sguardo verso di lui. "Perché siamo circondati dall' amore" iniziò stringendole la mano

"Abbiamo qualcosa per cui vale la pena combattere" "Posso chiederti una cosa, Sirius?" chiese al ragazzo, mentre lui rispondeva semplicemente "Qualsiasi cosa" "Combatteresti? Se... se fossimo coinvolti in questo, combatteresti?" Sirius non esitò per un secondo
"Con tutto in me. Tu lo faresti, Els?"

Pensò per un secondo, prima di sorridere al ragazzo, "Ti seguirei ovunque, Sirius Black. Se combatti, allora puoi scommettere sul tuo culo insanguinato che sarò proprio lì accanto a te". Un sorriso genuino crebbe sulla faccia del ragazzo, mentre porgeva un mignolo alla ragazza,

"Quindi, ci laureeremo da questo posto, ci proteggeremo a vicenda a tutti i costi, vinceremo una fottuta guerra, ci sposeremo con altre persone e avremo figli, tu chiamami il loro Padrino, e poi vivremo felici e contenti. Affare? " Elsie ridacchiò e avvolse il mignolo attorno al suo, per completare il suo gesto di promessa. "Hai fatto un patto, signor Black. Combatti, vinci e poi per sempre felici e contenti."

I due erano così presi dalla loro conversazione che non videro crescere un sorriso sul volto di un certo Preside che ascoltava di nascosto dall'altra parte del corridoio. Silente non poteva essere più orgoglioso dell'accordo che i suoi due studenti avevano fatto e, da quel momento in poi, sapeva esattamente su chi avrebbe potuto fare affidamento quando sarebbe iniziata la guerra.

Quando James, Remus e Peter si presentarono, Sirius ed Elsie decisero di mantenere il loro patto per loro stessi. Seguirono i loro amici fino alle carrozze che portavano a Hogsmeade e decisero di dimenticare ogni prospettiva di guerra per quel giorno. Dopotutto, sono solo ragazzi. Meritano un po' di divertimento.

I Malandrini, appena arrivarono ​​al piccolo villaggio, si diressero verso il loro negozio di scherzi preferito, quello di Zonko. "Jamesssss" gemette Elsie "Puoi sbrigarti a comprare quello che ti serve già?! Voglio andare da Honeydukes!"
"Ho quasi finito e poi possiamo andare dove vuoi, tua maestà," James alzò gli occhi al cielo mentre stuzzicava la ragazza implorante.

"Sono con Tibbles su questo," dichiarò Remus incrociando le braccia sul petto, "Se non ci andiamo presto l'unico cioccolato che rimarrà è quello bianco miseriaccia." Sirius si avvicinò ridendo mentre dava un colpetto a Remus di lato "Awww, il povero Remmy è arrabbiato perché non sta ricevendo la sua giusta cioccolata" Remus fece il broncio brontolando

"Il cioccolato bianco non è un vero cioccolato." Elsie rise dei due ragazzi mentre trascinava James alla cassa e gli faceva pagare le sue cose. Dieci bombe letame dopo, i quattro finalmente si diressero verso Honeydukes, dove si concessero tutti i dolci che potevano trasportare le loro braccia. Alla fine, si diressero verso i Tre Manici di Scopa per un giro a Burrobirra.