Capitolo 41

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Il giorno successivo, James era seduto nella Sala Comune di Gridondoro con gli altri quattro malandrini, Lily e Marlene. Alice e Frank erano scomparsi su per le scale del dormitorio femminile non appena il gruppo era ritornato dalla cena, mentre Marlene stava cercando di insegnare a un Sirius testardo i scacchi magici.

Elsie era seduta tra Remus e Peter sul divano, la sua testa sulla spalla di quest'ultimo mentre rideva di qualcosa che gli aveva appena detto. Lily era casualmente seduta al lato di Remus, nel posto più vicino a James che era seduto sulla poltrona. Si era seduto da solo a causa dei pensieri che gli passavano per la testa da tutta la giornata.

Essere innamorato di due persone completamente diverse nello stesso momento, si era dimostrato più difficile di quanto James si aspettasse. Per tutto il giorno aveva ritrovato i suoi occhi spostarsi tra la dea dai capelli rossi e la sua mora migliore amica, non osando lasciare il suo sguardo soffermarsi di più su una delle due.

Pensava che guardare di più una delle due fosse completamente ingiusto per l'altra. E, quello era il suo problema nell'essere innamorato di due ragazze. Quando James Potter ama, ama con tutto se stesso. Ma, come poteva dare se stesso allo stesso modo, ad entrambe le ragazze? Quindi, decise di dover fare una scelta. Elsie o Lily.

Tuttavia, prendere questa decisione era più difficile di non prenderne una. Come poteva scegliere tra Lily e Elsie? Era come dover scegliere tra l'alba e il tramonto, impossibile. Lily era il tramonto; audace, bellissima e vista da tutti. Non puoi non vedere la bellezza del tramonto perchè tutti sono svegli per vederla, così come non puoi non vedere la bellezza di Lily, che praticamente portava il suo cuore nella mano.

Ma Elsie, lei era l'alba. Il sole sorge presto la mattina, quando quasi nessuno è sveglio, portano il suo rosato e aranciato colore per tutti quelli che decidono di alzarsi e guardarli. Elsie era difficile da leggere fuori, era imperfetta e calcolata male. Ma per coloro che decidono di guardarla e cercare di capire chi è, ogni singola parte di lei diventa bellissima.

I pensieri di James furono interrotti mentre si sintonizzava sulla conversazione che aveva avuto tra il ragazzo che era più simile a suo fratello e la sua migliore amica. "TI PREGOOO" Elsie urlò mentre faceva il broncio e incrociava le braccia al petto: "Perchè non mi lasci fare le treccie alla francese!?"

"Nessuno mi tocca i capelli Tibbles... nessuno." rispose Sirius alla ragazza imbronciata dal pavimento vicino alla scacchiera mentre si appoggiava all'indietro sulle mani e accennava con la testa verso Elsie "Non puoi dire di no a questa faccia" Sirius seguì lo sguardo di Marlene fino al punto in cui Elsie aveva enormi occhi da cucciolo e un labbro tremante, fissandolo direttamente. "Non guardarmi con quello sguardo, Els," Sirius implorò la ragazza, sul punto di staccarsi dallo sguardo che gli stava rivolgendo.

"Sì, Els. Non lo sai che Felpato è un fanatico per tutto ciò che riguarda i cani?", sbuffò Remus alzando lo sguardo dal suo libro con un sorrisetto sul viso, "Quegli occhi da cucciolo devono averlo ucciso..." Sirius incrociò le braccia sul petto mentre borbottava sottovoce, sapendo che Remus stava solo cercando di stuzzicarlo ulteriormente. Emise un sospiro di sconfitta mentre sbuffava: "Bene".

Elsie saltò in piedi eccitata e batté le mani mentre si avvicinava a Sirius. Gli divise i capelli a metà e iniziò a lavorare per fargli due trecce francesi abbinate. Qualche momento dopo quando finalmente finì, legò ogni treccia con un elastico per capelli e si fermò davanti a lui ammirando il suo lavoro. Gli prese il viso con una mano, schiacciandogli le guance dicendo: "Che cucciolo carino"

"Si, si, sei fortunata che ti amo" roteò giocosamente i suoi occhi verso l'alto alla ragazza di fronte a lei. "Si Els. He woofs you. (He loves u, ti ama)" mormorò Peter, sentendo una risata da Remus e James. Marlene rise mentre guardònSirius prima di ammettere: "Penso che sia piuttosto bello." Un leggero rossore si formò sul viso di Marlene mentre alzava scherzosamente gli occhi al cielo, "Non lasciare che il tuo ego diventi più grande di quanto non sia già."

Losing game /// James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora