𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒅𝒊 𝑷𝒐𝒍𝒊 𝑶𝒑𝒑𝒐𝒔𝒕𝒊.

Prologo.

Milano, era la città della moda e dello smog, la città dei sogni, del progresso e della cultura.

Sei anni fa due giovani ragazze, con tanta testa e cuore, si erano impegnate a realizzare i propri sogni.
Svolgendo tra i più umili lavori dalle cassiere, alle operatrici ecologiche, alle bariste, alle cameriere, fino a quando Teresa si era diplomata e ora frequentava l'università.
Silvia pure!

Silvia Esposito, orfana, si era diplomata con il massimo di voti ed era presso la bottega della signora Sofia Blanca, che era diventata una stilista.

Insieme alla donna di mezza età, vestiva tutti, dai politici, a gente comune, ai più ricchi narcotrafficanti o mafiosi.

Non c'era nulla che lei non sapesse fare con ago e filo.

Era diventata più adulta, a soli ventidue anni pagava l'affitto della sua boutique e si divideva le spese dell'appartamentino con Teresa.
Era diventata la sua unica famiglia e anche per la biondina era la stessa cosa.

Sei anni fa, fu cacciata dai suoi genitori, dopo aver scoperto la relazione con Edoardo Conte, un uomo sposato, il braccio destro dell'innominato Ciro Ricci.

Silvia,portava un caschetto carino, le unghie curate e l'aspetto elegante.
A coprire quella cicatrice che le faceva ancora male, era un bracciale tempestato di Swarosky con il nome di Blanca.

Il suo era un negozio elegante, nell'aria il profumo di arance e zenzero.

In vetrina, c'erano le sue creazioni e a guardarla con orgoglio la sua madrina Sofia.