Capitolo.9 Profumo di casa.

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Ciro, dopo la discussione con suo zio, non aveva dormito tutta la notte.
Era domenica e il lunedì, sarebbe dovuto partire a Napoli.

Dopo la minaccia di suo zio, vis a vis (a faccia a faccia) non poteva starsene con le mani in mano.

Così chiamò, l'unica persona di cui poteva fidarsi dopo Edoardo e Tano: Totò.
Quest'ultimo per buona condotta, era riuscito ad uscire dal carcere, facendosi sei anni a Poggioreale e il restate ai domiciliari.

:<<Totò o zì, m'ha tradit.
Siamo in guerra!
Ha fatt nu burdell cu Silvia e figlm.
La figlia mia, è viva.>> disse Ciro, nervoso al cellulare.
:<<Ciro, tin na figlia?
Marò nu sto capendo niente!
Cosa devo fare?>> disse Totò teso.
:<<Manda la tua ragazza a casa mia, fai cambiare tutte le serrature.
Lui, non mette le mani sui beni di mio padre.>> disse Ciro, nervoso.
:<<Non ti preoccupare.
Lo sai puoi fidarti di noi.>> disse Totò rassicurandolo.

Finirono la telefonata.

:<<Ciro e mo che faccim?>> disse Tano, impaziente.
:<<Voi, se volete, fate un giro, per Milano.>> disse Ciro, scocciato.
:<<Tu vai da Silvia e Blanca.>> disse Edoardo, ridendo.

Ciro, fece un sorrisetto.

:<<E certo che vado da loro due.
Silvia, deve sapere tutto!>> disse lui, mentre aveva la gamba che ballava, dal nervosismo.
:<<Possiamo venire insieme?>> disse Edoardo che aveva voglia di rivedere la biondina.
:<<Certo.
Andiamo.>> disse Ciro, uscendo dalla strada.

Suo zio era andato in ospedale per via delle botte ricevute da Ciro.
Insieme a lui, c'era l'avvocatessa.

I tre ragazzi, con l'Audi nera a noleggio, andarono sotto casa di Silvia e Teresa.

Citofonarono, poi Sofia che era da loro, aprì, loro la porta.

:<<Ciro, cosa ci fai qui?
Ti manda tuo zio?>> chiese Sofia, alterata.
:<<Sono qui per la bambina e pure per Silvia.>> disse Ciro, serio.
Poi aggiunse
:<<Voglio vederle!
Dove sono?>> chiese Ciro, in ansia.
:<<Terry, tesoro, mi lasceresti da sola con questo ragazzo?
Ragazzi, anche voi mi fareste il piacere di farmi parlare con il vostro capo?>> chiese Sofia, con i suoi occhi verdi penetranti, indagatori.

I ragazzi, annuirono mentre si recarono al parco di fronte a casa delle ragazze.

:<<Gradisci del caffè?>> chiese Sofia, sofisticata come sempre.
:<<Non mi faccia perdere la pazienza.
Dove stanno?>> chiese Ciro, nervoso.
:<<La domenica escono molto presto.
Vanno al locale di Aureliano a fare colazione.
Non sarai mica geloso?
Hai lasciato tu, mia nipote.
Lo so, ho letto la lettera che conserva.>>  disse beffarda Sofia.
Poi aggiunse
:<<Ho letto anche il documento, con cui volete portarle via Blanca, con la scusa del cognome.>> disse Sofia, ammazzandolo con lo sguardo.
:<<Pensavo c'entrasse con l'ipoteca, il documento.
Mi ha preso in inganno.
Io non voglio portare via Blanca a Silvia.
Anzi, voglio stare anche con Silvia.>> disse Ciro, serio.
:<<Allora, se è vero che sei il Boss, che tutti dicono.
Elimina il problema alla radice, mi intendi?
Ho visto quella ragazzina, diventare donna in un attimo.
L'ho vista farsi in quattro per sua figlia, non merita di perderla.
L'ho vista piangere per te...
Lo sai che il giorno del parto, sperava che tu ci fossi?
Aveva il presentimento che tu fossi collegato a lei, attraverso il pensiero.
Ma tu, non sei mai arrivato.>> disse dura Sofia.
:<<Perché quell'infame, di mio zio, ha pagato un'infermiera con l'intento di farmi credere che  Silvia, avesse abortito.
Io ho pensato che potessi solo farle del male, con la mia vita e stavo soffrendo per la perdita di mia figlia.
Ecco perché ho scritto quella lettera.>> disse Ciro, sinceramente.
:<<Silvia, è una donna ferita.
Tuo zio ha fatto la stessa cosa con me.
Mi ha lasciata, perché non ero del vostro mondo.
Io le starò sempre accanto.
Per qualche strana ragione sono  convinta che lei, ti ami ancora.
Non ha gettato nulla di te, esiste un cassetto con le vostre cose.
Ci sono le foto e i bigliettini dei Baci Perugina.
Ci sono persino, una camicia e una tuta della Versace.
Ha tutte le tue cose, ti ama.
Ma è ferita.>>
Poi aggiunse
:<<Servono solo le giuste mosse con Silvia, avete una figlia.
E tu sai bene, quali sono.
Se dovesse succederle qualcosa ti squarto vivo, mi prendo il tuo cuore e lo passo attraverso la macchina da cucire.
Ora vai a trovare le tue ragazze.>> disse Sofia, concisa e con un discorso d'effetto.
:<<Ciro Ricci, ha solo una parola.
Ed è quella.
Io non le farò soffrire.>> disse Ciro, congedandosi.

𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒅𝒊 𝑷𝒐𝒍𝒊 𝑶𝒑𝒑𝒐𝒔𝒕𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora