Capitolo. 12 La famiglia è sacra.

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Ciro, era sceso dall'auto, con lui, c'erano i suoi uomini, Edoardo, Tano e inaspettatamente anche Aureliano.

Si era offerto lui stesso, per quanto riguardava la location, in cui sarebbe avvenuto il tutto, la resa dei conti: il maneggio degli Adami, a Milano.

:<<Ciro, tregua?
Voglio che rendi felice Blanca ma sopratutto Silvia.
Devi baciarle le mani e i piedi nessuna donna, resiste sei anni senza un uomo.
Lei, aspettava sempre un tuo ritorno.
Ti è rimasta fedele, nonostante non eravate nulla.>> disse Aureliano, serio.
:<<Mi stavi sul cazzo, fino a qualche ora fa...però ho visto quanto ci tieni a mia figlia.
Ecco facciamo, che è una tregua ma è anche un addio.
Non mi piacciono quelli che desiderano la mia donna.>> disse Ciro, serio.

Dopo, lanciò uno sguardo di intensa con Tano, che teneva nascoste le taniche di benzina.
Nessuno sapeva di questo piano, nemmeno Aureliano.

:<<Devo stare solo con iss.>> disse Ciro, freddo.

Entrò con passo spedito e spavaldo, apparentemente calmo ma con una rabbia omicida, dentro.

Si sarebbe goduto il momento, poco per volta, un po' come si faceva l'amore, si parte con i preliminari per poi finire a raggiungere il culmine, ossia la morte di quel pezzo di merda, infame.

Valentino Ricci, era legato ad una sedia, con il volto pieno di ematomi.
I suoi uomini si erano già divertiti, a prenderlo a pugni e a farlo mordere dai pastori tedeschi.

:<<Buona sera.
O zii, come stai?
Te vec nu poc sciupat!>> disse Ciro, beffardo.

Valentino Ricci, sapeva quanto fosse vendicativo il nipote.
Era veramente un diavolo come suo padre, se no anche peggio.
Perché a suo padre la famiglia non gliela aveva negata nessuno.
A lui, sì.
Aveva fame di vendetta.

:<<Ciro, sparisco.
Pe favor, lassm sta.
Perdonami.
Ti dò tutte le mie proprietà.>> disse Valentino Ricci, serio.

Ciro,fece una risatina sarcastica.

:<<O zii come era?
La famiglia, è sacra Ciru.
Le femmn nu se toccn.>> disse Ciro,mentre si sfilava il rolex dal polso.

Valentino aveva già capito.

:<<Allò pecché la famiglia mia nun era sacr?>> urlò Ciro, sferrando a macchinetta pugni con il rolex, sfigurandogli il viso.

:<<Pecché?>> urlò Ciro, sadico, mentre aveva sferrato per venti minuti pugni sul suo viso.

Continuò Ciro, imperterrito.

:<<Ciro, perdonami.>> piangeva Valentino.

:<<Dimentico ma non perdono.>> disse Ciro, freddo.

Poi, quando vide che era agonizzante, strinse forte sul suo collo, fino a farlo morire, fino a fargli esalare l'ultimo respiro.

:<<Pe te nu c'è sta pac, né ngopp a sta terra e né in ciel.>> disse freddo,Ciro.

Poi chiamò il biondino.

:<<Aureliano, vieni ad aiutarmi.>> disse Ciro, impassibile.

Il biondino ingenuo, lo fece.

Ciro, chiuse a chiave il maneggio, mentre iniziò a versare litri e litri, di benzina intorno al perimetro.

Aureliano che aveva capito, che sarebbe morto, iniziò ad urlare.

Erano grida di dolore.

:<<Nisciun guard a la femmn du nu Ricc.
Silvia è a mi.>> disse Ciro, serio.

𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒅𝒊 𝑷𝒐𝒍𝒊 𝑶𝒑𝒑𝒐𝒔𝒕𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora