Capitolo. 5 La bella e la bestia.

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Silvia, era riversa a terra mentre piangeva come non succedeva, ormai, da lunghissimi sei anni.

Senza di lui, era come se avesse anestetizzato il cuore.
Non lasciava trasparire, nessuna emozione, né positiva e né negativa.
Questo aveva lasciato, cadere Silvia in un limbo di cinismo.

La sua madrina Sofia e Teresa, sbucarono dal corridoio, andandole incontro.

Anche loro, si sedettero a terra, mentre le prendevano le mani, accarezzandole per farla calmare.

Poi sentirono dei piccoli passi, era la piccolina che a causa del trambusto si era svegliata ed ora con la sua bambola di pezza, andava incontro alle tre donne, mentre si stropicciava gli occhi.

:<<Mammina, anche tu hai fatto un incubo?>> chiese Blanca, mentre la guardava con quei suoi occhi neri, luminosi, simili al ragazzo che l'ammazzava ogni volta con le parole o l'abbandono.

Silvia, non fece che piangere di nuovo, all'idea di perderla.

Blanca si avvicinò e l'abbraccio forte.

:<<Mammina, mi hai detto tu, che non devo avere paura dei sogni.>> disse con la sua vocina dolce Blanca.

:<<Cosa hai sognato, amore mi?>> chiese Silvia.

:<<Ti ricordi la fiaba, che mi leggi sempre?
La Bella & La Bestia?>> chiese entusiasta Blanca.

Silvia, ebbe un sussulto.
Non ci credeva ai sogni e a quella robaccia, in cui si può delineare il futuro.
Era soltanto, la fantasia di sua figlia che come quella sua, era fervida.

:<<Certo, amore, raccontaci.>> disse Teresa, con un dolce sorriso.

:<<Ho sognato.
Un bellissimo ragazzo con i capelli ricci e gli occhi scuri, come i miei.
Assomigliava tanto al ragazzo della Boutique.
Eravamo in una grande sala.
Ed io avevo proprio il vestito di Belle.
Io e lui, danzavamo in un valzer.
Poi, lui diventava una bestia, ed ora eri tu ad avere, un vestito elegante mamma.
Era tutto così bello.
Ballavate insieme.
Tu, hai detto che mio padre era una bestia?
Magari questo signore,lo conosce.>> disse con innocenza, la piccola Blanca.

Silvia, aveva un groppo in gola che non la lasciava respirare.

:<<Papà, è nel mondo delle fiabe.>> disse donna Sofia.
Poi aggiunse
:<<Tu, non devi preoccuparti di niente, è roba da adulti.>>
:<<Ho sentito delle urla.
Chi era?>> disse la piccola ingenua.

Chi era?>> disse la piccola ingenua

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:<<La TV...>> disse Teresa, inventando la prima balla.
:<<Era la voce tua, mamma.
Con chi urlavi?
Con il ragazzo dell'atelier, quello del taxi?
Era un tuo vecchio amico?>> chiese Blanca, con insistenza.
:<<Sì, purtroppo abbiamo litigato e non riusciamo a fare pace.
La mamma è forte, non ti devi preoccupare.>> disse Silvia, tremante.

𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒅𝒊 𝑷𝒐𝒍𝒊 𝑶𝒑𝒑𝒐𝒔𝒕𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora