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KIRISHIMA POV

Entro nella stanza ma, al contrario delle altre volte, mi metto ad aspettarlo camminando avanti e indietro.

Sono agitato, ma non riesco a capire il perché di ciò.

Poco dopo, la porta si riapre e il biondo entra come sempre mezzo nudo e con aria stralunata.

La chiude e, appena mi vede, si gira, sbattendo la fronte sulla lastra di legno.

"Cosa cazzo vuoi ancora tu da meee?!"
"Parlare" affermo solamente con tono abbastanza serio.

Volta la testa verso di me e fa uscire uno dei suoi soliti «tch».

Si avvicina e si butta nel letto a pancia in giù, sbuffando esausto.

"Senti, sei l'ultimo anche oggi. Muoviti perciò a scoparmi così torno a casa" dice con tono stanco e voglioso solo di riposare.

Nella mia mente appare una strana idea e, anche se parecchio titubante, mi metto a cavalcioni sulla sua schiena.

Poggio le mani sulle sue spalle nude e inizio a massaggiarle il più delicatamente possibile per evitargli di fargli male visto il suo fisico martoriato.

"Che f-fai?" chiede mentre poggia le braccia sotto il mento e usa ciò come cuscino.

Non rispondo e continuo a stare concentrato su ciò che faccio, vedendo che dopo poco comincia a rilassarsi.

Provo a sfruttare ciò per fargli qualche domanda, ma questa volta è lui che non mi da risposta.

"Ti prenderei come massaggiatore per dopo il lavoro" ridacchia lui preso dal mio tocco.

I miei occhi si illumino come due stelle e sulle mie labbra compare un enorme sorriso.

"SÌ!" esclamo felice mentre annuisco.

Il biondo mugola stranito e si gira sotto di me, facendomi così stare sopra la sua pancia.

"Beh... Te sarai stanco per il lavoro e a me non dispiacerebbe farti un massaggio. Potremmo usare ciò anche per conoscerci meglio" spiego imbarazzato.
"Non ho soldi con cui pagarti"

Spalanco gli occhi allarmato e nego subito.

"No, no! Lo faccio gratuitamente, davvero! Non li voglio i soldi"

Mi guarda non molto sicuro, ma alla fine sospira e accetta la mia proposta, rendendomi estremamente felice.

A un tratto, però, le sue guance si tingono di rosso e fa uscire un gemito.

Mi risveglio e noto solo ora che le mie mani sono intente a massaggiargli il petto, strofinando i palmi sui suoi capezzoli.

Siccome si era girato a pancia in su, pensavo che poi si sarebbe tornato prono ed ero convinto quindi che stavo continuando a toccargli la schiena.

Il mio viso diventa completamente rosso, ma quel gemito non ha risvegliato solo la mia mente, ma anche la mia erezione.

Non stacco però le mani dal suo petto e stringo le dita sui suoi capezzoli rosei.

"M-mmh... Allora è vero che i verginelli si e-eccitano con poco~" ridacchia lui mentre guarda le mie mani che sperimentano.

Lo guardo imbronciato e li tiro abbastanza forte verso di me, facendolo gemere e inarcare la schiena.

"Non sono un verginello! L'abbiamo già fatto quindi non lo sono!" affermo offeso.

Alza gli occhi al cielo e mi afferra saldamente i polsi.

La luna di Londra {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora