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KIRISHIMA POV

Vengo svegliato, come da routine, dal servo che mi invita a prepararmi per la colazione.

Perciò, con tutta la tranquillità del mondo, mi stiracchio e vado nel bagno della camera.

Passo davanti allo specchio ma, dopo averlo superato, torno lentamente indietro.

Impallidisco.

Perché sto ancora indossando gli abiti con cui ho cenato con Mina?!

Mi sforzo allora di ricordarmi cosa sia successo la sera precedente.

Mina, cena, letto...

MI SONO ADDORMENTATO!

Vado in panico e cammino avanti e indietro davanti allo specchio, negando lentamente e borbottando fra me e me.

Mi fermo dopo poco dritto davanti al vetro, sospiro e guardo dritto nelle pupille i miei occhi riflessi.

Cerco di calmarmi, metto l'indice e il pollice a formare un cerchio e, tenendolo all'altezza del petto, lo faccio scendere lentamente mentre un altro sospiro esce dalle mie labbra.

Mi autoconvinco che non sia successo nulla, però ovviamente non funziona molto.

Mi preparo in fretta, scendo a fare colazione e resto concentrato a pensare a come farmi perdonare da Bakugo, ignorando così i discorsi dei miei.

Mentre consumo il pasto, guardo la tavola bandita di golosità di ogni tipo.

Il mio sguardo si posa su una torta, la mia preferita per la precisione.

Decido così di regalare un pezzetto a Bakugo, non avendo mai mangiato qualcosa del genere penso che gli possa piacere.

Finita la colazione, corro nella cucina e chiedo alle cuoche se mi potessero incartare un pezzo della torta.

Loro si mettono subito a lavoro, tirandomi occhiate furbe e sussurrando all'orecchio dell'altra qualcosa.

"Che succede?" domando confuso.
"La porta alla sua persona speciale?" chiede una ragazza mentre mette la fetta dentro una scatolina e mi fa l'occhiolino.

Arrossisco parecchio e poggio l'indice sul colletto della camicia, allargandolo sentendo che comincio a sudare freddo.

"N-no, ma c-che pensate!"

Le tre donne si guardano complici e mi passano sorridenti la scatolina dentro un sacchetto di carta.

"Lady Mina è proprio fortunata ad averla come sposo, signorino"

Mi calmo e le rispondo in modo frettoloso, scappando poi verso camera mia per aspettare le 23:30.

{Skip time}

Arriva la bramata ora di raggiungere Bakugo così, dopo aver preso il regalo, scappo fuori casa.

Raggiungo dopo una decina di minuti il palazzo e salgo subito le scale, salendone due alla volta per fare prima.

Mi siedo così poggiato alla porta del suo appartamento e lo aspetto tranquillamente.

Sto per addormentarmi di nuovo, ma lotto con tutto me stesso per non chiudere le palpebre.

Vengo risvegliato dal rumore di una porta che sbatte e, intuendo che venga dai piani sotto, scatto in piedi.

Aspetto con ansia per vedere se sia davvero lui e, non riuscendo a stare fermo, scuoto nervosamente le mani.

Con mia grande gioia, vedo una testa bionda sbucare da infondo le scale.

Alza la testa e si ferma a fissarmi per qualche secondo, facendo uscire dalle labbra una strana risatina.

La luna di Londra {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora