CAPITOLO 10

85 3 1
                                    

mi svegliai con la mano di mattheo ancora sul mio fianco: eravamo rimasti così per tutta la notte???
ad ogni modo, cercai di togliere quell'enorme braccio da sopra di me ma non ci riuscii...anzi, si svegliò.
M:"buogiorno"
T/n:"giorno"
M:"già sveglia?"
T/n:"che ore sono?"
M:"mh"
controlla sul telefono accanto al letto
M:"sette e mezza"
T/n:"ok dai ci vediamo dopo"
presi tutte le mie cose sparse nella stanza e uscii da lì lasciando Mattheo nel letto per andare a prepararmi e scendere a fare colazione.
quando entrai in sala grande mi sedetti di fianco a Raquele e dopo poco entrò Mattheo che si mise vicino a me. mentre mangiavamo sentii una mano fredda Poggiardo sulla mia coscia. non feci in tempo a toglierla che il preside ci chiamò per annunciarci della punizione di quel giorno: stavolta dovevamo pulire le cucine, dopo che gli studenti avranno mangiato. ciò significava che avevamo la mattinata libera.
M:"quindi che vogliamo fare?"
T/n:"andiamo a Diagon Alley?"
M:"no dai"
T/n:"percheee"
M:"mi scoccio"
sti cazzi-no, t/n trattieniti. sospirai.
T/n:"ok, che vorresti fare allora?"
M:"boh, scegli tu"
T/n:"ma-vabbè...l'ago nero?"
M:"noioso"
T/n:"senti scegli tu, mi stai facendo perdere la pazienza"
M:"va bene va bene nanetta, tieni a bada i tuoi ormoni"
*esplodo*
M:"ti vorrei portare in un posto in realtà"
T/n:"noioso" lo imitai sorridendo
M:"ma ya"
T/n:"scherzo hahah"
mi afferrò la mano e iniziammo a camminare verso la meta misteriosa.
attraversammo la foresta proibita, ammetto che avevo un pò paura ma lui non mi lasciò un attimo la mano perciò, semplicemente, mi fidai.
dopo qualche minuto raggiungemmo un giardinetto, aveva dei fiori bellissimi e molto colorati, diverse fontane, dei sentieri che portavano a un enorme albero con una piccola altalena e...wow: un gazebo costruito su un piccolo ruscello. ma da dove saltava fuori questo posto?
M:"ti piace?"
ero letteralmente a bocca aperta
T/n:"è il posto dei miei sogni, sembra di essere in una fiaba"
ci guardammo negli occhi a lungo
M:"spero ci possa essere una fiaba tra noi due, un giorno"
quelle parole mi avevano lasciato senza fiato, davvero uno come lui voleva stare con una come me? e pensare che fino a due anni fa nemmeno i miei genitori mi volevano.
si, beh ecco dovete sapere che io non sono sempre stata come tutti mi vedono adesso. ero in carne, come dicevano tutti, o grassa, come dicevo io...voi definitemi come vi pare. insomma, si sa, le ragazze grasse non piacciono a nessuno ma non pensavo che sarei stata disprezzata anche dai miei genitori, coloro che mi hanno cresciuta e messo al mondo. in quei periodi l'unica a starmi vicino era Fleur, non la ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che ha fatto per me: consolarmi quando le fighette della scuola mi prendevano in giro, quando i bulli mi buttavano bigliettini durante le lezioni con scritto "grassa di merda" o "balena" o ancora "merda umana, non piacerai mai a nessuno", quando i miei genitori mi urlavano contro senza motivo e mi sottolineavano in continuazione quanto mangiavo. tutte queste persone hanno contribuito a sviluppare in me un disturbo alimentare, dapprima la bulimia e successivamente l'anoressia nervosa. so che vi starete chiedendo come sia possibile che una grassa sia anoressica. "ma quelle anoressiche non sono solo pelle e ossa? non sono solo quelle sottopeso?" e bene, no.
ero dimagrita molto perché avevo deciso che non potevo più vivere in quella merda, mi allenavo e mangiavo cibo sano ma pian piano la situazione mi è sfuggita di mano, arrivando appunto all'anoressia. non mangiavo alcun tipo di dolce o qualcosa che conteneva zuccheri, niente fast food o cibo spazzatura e ho detto addio persino ai carboidrati. avevo un diario in cui scrivevo tutti i cibi che non potevo assolutamente mangiare, secondo la vocina nella mia testa.
e sapete cosa ho capito? che alle persone non va mai bene nulla. infatti a casa mi dicevano in continuazione di mangiare e di non farmi venire fisse inutili mentre a scuola mi sentivo dire "ora sei senza forme", "mangia, fai impressione" oppure "sei secca, che schifo", "nessuno ti vuole ora che sei uno scheletro" quando passavo per i corridoi. è stato qui che mia sorella mi ha aiutato davvero tanto, con i suoi risparmi mi pagava le seduta dal nutrizionista e dalla psicologa e grazie a loro ho ripreso in mano la mia vita. mi allenavo quando volevo e perché volevo, mangiavo in modo sano ma senza limitarmi di nulla, avevo di nuovo le mie bellissime forme e finalmente ero accettata. si, strano vero? che ci crediate o no ero diventata la popolare a scuola e a casa la preferita, non ero mai stata nessuna delle due. volete un'altra novità? mi sono fatta espellere di proposito, non volevo avere a che fare con persone che mi giudicavano solo ed esclusivamente per il mio aspetto esteriore, per come apparivo agli occhi e, non al cuore, degli altri. questa è un piccolo pezzo di puzzle della mia storia, ma adesso torniamo al presente...
io e mattheo andammo via da quel luogo incantato per andare a scontare la punizione, chiaramente dopo avermi promesso che ci saremmo tornati altre volte insieme. dopo mangiato lavammo tutti, e dico davvero, tutti i piatti, posate e bicchieri. uno.ad.uno. non vi sto a spiegare tutta la faticaccia perché ci metterei troppo ma Mattheo ha reso tutto il più divertente schizzandomi in continuazione. stavo legando davvero tanto con lui in così poco tempo, e non potevo esserne più felice.
la sera ci sarebbe stata una festa perciò dopo essere stata un pò in sala comune con Mattheo mi andai a preparare insieme alle ragazze, Pansy, Raquele, Hermione e Fleur. una vera e propria rimpatriata tra ragazze in cui oltre a prepararci ci aggiornammo sull'accaduto di tutte in questi giorni e ovviamente nuovi gossip.

SPAZIO AUTRICE~
helloooo, oggi capitolo più lungo per farmi perdonare per questa grande pausa e per dirvi che sono tornata<3
in questo capitolo c'è un argomento molto importante e che purtroppo mi riguarda, i dca. se anche tu soffri di un dca non aspettare a chiedere aiuto, ORA, può rovinarti la vita. ti sono vicina♡

𝑮𝒐𝒐𝒔𝒆 𝒃𝒖𝒎𝒑𝒔//ᴍᴀᴛᴛʜᴇᴏ ʀɪᴅᴅʟᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora