Essere un ragazzo normale è proprio una scocciatura. Nulla ti è dovuto, devi guadagnarti tutto.
Sbuffo e mi decido ad alzarmi dal divano di pelle nera. Mi stavo abituando alla vista dei grattacieli grigi. Ma non si può vivere di sola aria, per cui devo andare al supermercato. Io, una tra le migliori spie in circolazione, non posso nemmeno farmi portare la spesa. No. È parte del loro sadico piano: comportati come loro e sarai come loro.Cazzo quanto li odio. Li detesto. Irrigidisco la schiena. D'altra parte è così che funziona…
Non dovrei uscire senza aver preparato il piano, né tantomeno disarmato. Non mi importa, avrebbero dovuto farmi trovare cibo in casa. D'altra parte, non che mi debba preoccupare di uscire senza le determinate precauzioni, io sono il predatore. Mi dirigo verso l'uscita dell'appartamento e vedo che l'ascensore è occupato. Strano, il palazzo dovrebbe essere soltanto mio. Sarà la donna delle pulizie.
Non è un grosso problema per me fare le scale, anzi, mi diverte, mi rilassa. Sento i muscoli tendersi e rilassarsi man mano che correndo percorro le rampe di scale. Gradino dopo gradino la mia mente si libera. Sono arrivato ieri pomeriggio, ho pensato a tutto.
Ora devo fisicamente costruire la mia copertura.
Guardo le ore. 11.00. Perfetto, ho tutto il tempo che mi serve. Faccio una lista mentale di tutto quello di cui ho bisogno. Decido di iniziare dai vestiti.
Andrea è un tipo calmo, quasi timido. Non può vestirsi con anfibi e tute mimetiche. Dovrei anche dare una sistemata ai capelli. Cerco di mettere in ordine i ciuffi biondi in un piccolo chignon, ma più di metà continuano a ribellarsi. Cerco il negozio di abbigliamento più vicino. 7 min a piedi. Mi avvio.
Non credo di essere mai entrato in un negozio prima d'ora. Il mio stile, diciamo trasandato, non è esattamente un effetto voluto. È che io sono davvero trasandato. Tatuaggi e piercing sono le uniche cose che io abbia mai curato, solo perchè ognuno ha un significato per me. Ma dei vestiti, poco mi importa.
La signora mi rivolge un sorriso, ma nei suoi occhi vedo un pizzico di timore. Capisco come la mia figura possa averla fatta preoccupare. Entro e trovo un piccolo specchio. Sono ridotto proprio male oggi. I capelli biondi mi sfiorano le spalle e il patetico tentativo di legarli è ormai andato affanculo.
Sotto gli occhi marroni intravedo due macchie violacee, segno che anche questa notte non ho dormito. Fottuti incubi. Si intravede anche un accenno di barba. Faccio scorrere le dita dagli zigomi al mento. Appena arrivo a casa devo radermi, Andrea non è un tipo da barba.Stacco lo sguardo dallo specchio e lo lascio vagare per la sala. Lo stile che cerco è classico, forse un pò ricercato, ma sicuramente insipido.
Camicie, cravatte, completi coordinati, pantaloni con la piega e cinture. Decido di prendere anche qualche jeans, modello classico, senza buchi e color denim. Per quanto riguarda le scarpe, lui è un tipo noioso, indossa Air Force bianche e All Star alte.
Quando credo di avere tutto il necessario vado alla cassa a pagare. Vedo i gioielli. Gli orecchini, i piercing e le collane.
Adoro le collane a catena, danno un tocco in più. Ma non sono proprio secondo il gusto di Andrea. Vedo come l'oro e l'argento catturano e riflettono la luce. Cerco di trattenermi, ma non posso fare a meno di comprarne una per colore. Almeno posso abbinarle a tutti gli outfit. Tanto chi vuoi che noti una collana. Saluto ed esco. Sulla porta incontro una ragazza con un piercing al sopracciglio a forma di spada. Carino, penso, mentre esco in strada con le mani piene di borse. Tengo, per quanto possibile, un basso profilo, ed evito di parlare con chiunque. Non mi va proprio di intrattenere una conversazione.
Passo a casa per cambiarmi e lasciare i nuovi acquisti. Insulto mentalmente Andrea per il suo scarso gusto nel vestire e indosso una camicia bianca. Scuoto la testa, zero personalità proprio. Infilo la catena oro sotto il colletto e il freddo metallo a contatto con la mia pelle mi fa sentire subito a casa.
Il mio stomaco brontola e mi ricorda che devo ancora andare a fare la spesa. Non permetto a me stesso di lamentarmi perchè Andrea non si lamenta mai, è uno di quelli che se ricevono uno schiaffo probabilmente ringraziano. Uno senza palle. Sbuffo e inizio a scendere le scale per la seconda volta in un giorno.
Il supermercato è stranamente deserto e in poco tempo trovo tutto quello che mi serve. Ad un certo punto sento una voce femminile. Sembra lamentarsi per qualcosa che non capisco con un ragazzo alto di fronte a lei. Non riesco a decifrare lo sguardo del povero colpevole da dietro le sue lenti nere. Poco dopo vedo arrivare quello che a prima occhiata avrei detto essere un tornado ambulante. Quando si calma e si avvicina alla coppia lo vedo meglio. Più che un ragazzo sembra un body builder professionista, avessi io quei bicipiti. Credo sia un po' stupido, si comporta come un bambino e sembra accarezzare la ragazza.
Lei non è poi tanto minuta, ma di fianco ai due ragazzi sembra una bambina. I capelli marroni mossi le arrivano appena sotto le spalle e i suoi grandi occhi nocciola stanno ridendo. Ha un bel viso, mi ricorda qualcosa di familiare. Non ci faccio troppo caso. Ho troppa fame.
Passo un altro paio di scaffali e mi decido ad andare alla cassa. Sento uno strano formicolio dietro le orecchie, segno che sta succedendo qualcosa. Ok, ma cosa? Non riesco a capire. Ci penserò a casa, quando sarò a stomaco pieno.
Mi metto in fila. Alzo lo sguardo e vedo la schiena più ampia mai esistita. Riconosco questo ragazzo, da vicino è anche più pompato. Ho fretta di tornare a casa. Allungo il braccio per prendere il divisorio di plastica per poter mettere le mie cose sul nastro trasportatore e sento la camicia alzarsi. Che rottura questi vestiti. Il prurito dietro le orecchie aumenta e ho la sensazione di essere osservato. Dire che mi sto facendo paranoie, ma non scherzo mai con il mio intuito.
Rimango sempre e comunque tra le migliori spie in circolazione e prendo il mio lavoro seriamente. Rimango sovrappensiero finchè è il mio turno e, quando vedo la ragazza sulla porta voltarsi verso il ragazzo con gli occhiali, vorrei rimangiarmi tutte quelle cazzate sulla migliore spia del mondo.
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Prendi uno paghi tre
ActionSarà masochista, ma quanto cazzo è bello il rumore dei tuoni. È una scossa di adrenalina che fa rizzare i capelli sulla nuca. Metto in tasca il pacchetto di sigarette appena comprato, è anche meglio di questa merda. I tuoni sono come la sveglia d...