Allungo la banconota da 50 alla cassiera e mentre aspetto il resto Max inizia diligentemente a dividere i prodotti in base al peso, per mettere quelli più leggeri in cima alla borsa. Purtroppo non prende in considerazione Nico che, preso dall'entusiasmo per il semplice fatto di poter essere utile, butta tutto dentro il sacchetto senza tanti complimenti. Rido mentre prendo il resto e mi avvio verso l'uscita.
A destra Nico che saltella felice e a sinistra Max con un'aria espressione a metà tra la rassegnazione e il fastidio.
Mi volto verso Nico. È assolutamente carinissimo il modo in cui cerca di proteggere Max. È come se avesse paura che qualcuno possa farlo rimanere male, farlo cambiare. Si comporta come si fa con un bambino: maschera il fastidio provocato da un qualsiasi comportamento del biondo solamente per non vedere spegnersi il sorriso sulla sua faccia.
Scene come questa accadono molto spesso, più di una volta al giorno. Dall'esterno possiamo sembrare un circo ambulante, la verità è che lo siamo davvero.Ma quando si tratta di lavoro fila sempre tutto liscio come l'olio. Vivo con loro da quasi un anno e sono piuttosto convinta di essere in ottime mani. Non che io creda veramente che qualcuno mi stia dando la caccia con la speranza di ottenere qualcosa da me. Insomma, guardiamo in faccia la realtà, sono solo una normale studentessa di lettere che ha una discutibile passione per i mini cactus e per i gatti.
Peccato che i gatti siano troppo menefreghisti per fare da guardia, così nel mio giardino potete trovare un cane enorme. È per la mia sicurezza, o così dicono.
Toby è sempre addormentato. Guardo quella massa di pelo bianca accasciata sotto la veranda.Non lo dirò mai ad alta voce, ma pian piano mi sto affezionando. Anche se continuo ad avere un pizzico di paura.
A casa non ho mai avuto cani, non potevamo rischiare di disordinare e sporcare il nostro piccolo appartamento. Se fosse entrato nell'ufficio di papà sarebbe stato un disastro. Non potevamo permetterci errori. Non dopo che mamma ha perso il lavoro perché è rimasta incinta.Forse sarebbe stato meglio avere un cane, magari avrebbe impedito che la mia famiglia si sfasciasse.
Mi avvicino lentamente per non svegliarlo e passo la mia mano nel pelo corto dietro le orecchie. Ora un cane c'è l'ho. Mi giro verso la coppia che scoppia e vedo Nico che sta cercando di spiegare a Max che anche se produce latte il cocco non è un mammifero. Ecco la mia famiglia.
Onestamente, ogni tanto ci penso. Ma proprio non capisco: che bisogno c'è di controllarmi a vista? Insomma, non è che io abbia ucciso qualcuno o altro. Anzi, non ho mai fatto male a una mosca. Tutta questa storia solo per un problema con il lavoro di papà. Non ho nemmeno capito cosa sia successo. Non capisco nulla di politica e non c'è stato alcuno sforzo da parte sua di spiegare. 'È complicato' ha detto l'ultima volta che l'ho visto, 10 mesi fa. 'Non ti preoccupare, mi farò vivo io, devi solo aspettare'. Sospiro e alzo gli occhi verso le nuvole che corrono veloci in cielo. Va bene papà, aspetto.
Lascio Toby e entro in casa. Adoro questo appartamento. È grande quel che serve per vivere in 3 sotto lo stesso tetto.
La cosa che più amo è il profumo di the verde. Non ho idea come mai, ma è stata la prima cosa che ho amato qui. Oltre alle mie piantine e all'arredamento minimal ovviamente.Mi dirigo verso la cucina per ordinare gli acquisti. Vedo subito le borse davanti al frigorifero e ringrazio mentalmente Max. Inizio a ordinare diligentemente e la mia mente si svuota. È bello come sistemando l'esterno sembra che anche tutto il resto vada a posto. Riempio una tazza con dell'acqua e la metto nel microonde. Mentre sento i secondi del timer scorrere mi sporgo per prendere la mia tisana preferita. Appena scatta il timer ci immergo dentro la bustina. È come una droga per me, soprattutto se ho il ciclo. La poso sul tavolo e tiro fuori la teglia di lasagne dal forno, sto decisamente morendo di fame. Ne prendo una porzione troppo grande per una ventenne e l'appoggio su un piatto.
Stringo entrambe le mani attorno alla tazza. La ceramica è calda, quasi bollente. Inspiro l'aroma di cannella e sorrido.
'Ehi, è vodka?' Mi giro e vedo Max 'shh, vuoi farmi scoprire da Nico?' 'Giusto, attivo la modalità spia' si avvicina lentamente strisciando la schiena contro il muro, rischia che la maniglia rimanga incastrata nella tasca dei pantaloni, ma nonostante le difficoltà arriva a raggiungere la mia tazza.
'Solo un poccolo sorso ok?' Alza gli occhi al cielo 'Va bene'. Prende un lungo sorso, scottandosi la lingua. 'Ecco cosa succede se provi a scolarli tutta la tazza' gli rinfaccio io. Lui mette il broncio. È adorabile, ti verrebbe voglia di passare la mano tra i suoi capelli biondi. 'Suvvia se fai il bravo e non mi disturbi mentre studio te ne faccio una tazza intera, tutta tua .' Cambia immediatamente espressione e sorride a trentadue denti. 'Prometto di fare il bravo, pinky promise' e mi allunga il mignolino. Sorrido e lo stringo. 'Se riesci a tenermi lontano anche Nico ti faccio aggiungere anche la vodka questa volta' sgrana gli occhi e inizia forsennatamente ad annuire. Rido e mi avvio verso camera mia con la tazza ancora fumante in una mano e il piatto nell'altra.
Ho un esame tra pochi giorni e vorrei arrivare preparata. Mi siedo alla scrivania di legno e apro il libro. Il Fu Mattia Pascal. Sono ancora alle prime pagine e, sarò onesta, mi sembra piuttosto noioso. Almeno per ora. È una scocciatura per chi come me vive attraverso le pagine. Per chi corre, ride, piange e sogna con i personaggi. Grazie a loro.
È quasi diventata una dipendenza da quando posso solo uscire con la mia scorta. Da quando non sono più libera, non del tutto. Dopo soli 15 minuti mi arrendo e richiudo il libro. Lo metto nel cassetto e al suo posto prendo il mio quaderno. Finisco l'ultimo boccone di lasagne e appoggio il piatto sullo sgabello. A furia di leggere pensieri di altri mi è venuta voglia di scrivere i miei.

STAI LEGGENDO
Prendi uno paghi tre
ActionSarà masochista, ma quanto cazzo è bello il rumore dei tuoni. È una scossa di adrenalina che fa rizzare i capelli sulla nuca. Metto in tasca il pacchetto di sigarette appena comprato, è anche meglio di questa merda. I tuoni sono come la sveglia d...