Forse stava andando tutto bene. La maggior parte della Resistenza era in salvo. Finn e Rose dopo aver combattuto erano riusciti a fuggire prendendo una delle navicelle dell'impero. C'è l'avevano fatta, anche se alla fine la loro missione si rivelò compromessa. L'importante è che erano vivi.
Sul pianeta ricoperto di ghiaccio, si videro tre mezzi del lato oscuro ma solo due di questi stava sparando per solcare la porta blindata e quello che rimase riuscì a superarla, provocando panico e una degenerata sensazione di allarme. Soprattutto nel riconfermato Capo Nero.
Tutti si misero a sparare all'impazzata fin quando non videro le mani di due note persone implorare di cessare il fuoco.
Poe non credeva ai suoi occhi.
<Finn, Rose! Non siete morti! Dov'è il mio droide?> chiese subito il pilota.
Nell'immediato si aprì un piccolo sportello della navicella e una piccolo essere robotico bianco e arancione corse nelle sue braccia.
<Amico! Ma che bello vederti!> esclamò ridente il pilota grattandogli la superficie e baciando sulla testa. Aveva bisogno di lui come non mai in quel momento.
<Aspetta! Cosa? Aspetta, aspetta, piano rallenta...> cominciò ad parlare col droide per sentire la voce ma venne interrotto da Rose e Finn che gli avevano raggiunti. I tre si abbracciarono dalla felicità, ma come sempre quella sensazione durò molto poco...
<C'è rimasto solo questo...?> esalò Rose notando il numero ridotto di membri e in un secondo momento, anche il viso di Finn si fece cupo e nonostante la sua gioia per avercela fatta, si accorse che una delle persone più importanti della sua vita non era lì ad accoglierlo.
Il peggio, è sapere che se Clara non era lì, di certo non era un buon segno e incominciava a sperare dentro di lui che non le fosse successo nulla di grave, ma il viso di Poe, che si accorse della sua esitazione, diceva tutt'altro.
<Poe, dov'è Clara?!?> esalò l'amico, ma non ricevette alcuna risposta, il pilota non riusciva a parlare, le parole gli morivano in gola.
Chiamatelo tempismo ma per molti fù un miracolo. In quel esatto momento, dei macchinari nell'infermeria cominciarono a produrre un suono assordante, segno che qualcuno riprese i sensi e quel qualcuno era proprio Clara. Si svegliò stordita e spaventata, non riconosceva il posto in cui si trovava; ma per sua fortuna in soccorso arrivò una sorta di visione, una sua guida che si avvicinò a lei e spense il macchinario, per poi sedersi al suo fianco.
<Leila?!? Sei davvero tu? Stai bene? D-dove mi trovo? Dov'è Poe?> domandò con fremito la ragazza con voce tremante.
<Sta bene mia cara, anche Finn e Rose sono arrivati qui sani e salvi...> le spiegò calma il generale, facendola adagiare meglio nel letto.
<Qui dove? Non siamo sulla nave madre...>
<No, non lo siamo. Abbiamo raggiunto questa base tramite le scialuppe di salvataggio. Ora devi riposare...>
<Prima mi deve assicurare che stanno tutti bene!> esclamò Clara turbata.
<Purtroppo molti non c'è l'hanno fatta, come il vice ammiraglio Holdo... Ha dato la sua vita per salvare quello che è rimasto della Resistenza...>
<Oh, Leila... mi dispiace davvero tanto, avrei potuto dare una mano...> disse sincera.
<Fidati di me cara, è stato meglio così nelle tue condizioni...> annunciò il generale Organa accarezzandole la fronte.
<Cosa intende? Quali condizioni? Non sono malata vero?>
<Mia cara!> esclamò Leila con un sorriso imbarazzato.
<Non dirmi che non sai nulla!?> aggiunse.
<Che cosa?>Il generale si mise davanti a lei e raddrizzò le spalle, schiarendosi la voce. <Clara, sei incinta! Tu e Poe aspettate un bambino..> annunciò allegramente.
Clara spalancò i suoi grandi occhi verdi e li fissò in quelli scuri di Leila, che non aveva mai smesso di sorriderle.
Non aveva capito che cos'aveva che non andasse nei giorni precedenti, il perché si sentiva così stanca e i continui giramenti di testa. Poi, quella sera, il dolore al ventre. "Aspetto un bambino!" gridò nella propria mente.
Che sciocca a non averci pensato! Conosceva i sintomi di tale condizione, nonostante non ne avesse mai parlato con sua madre. Ma credeva di essere semplicemente stanca e stressata, un po' come tutti. Ma ripensandoci ora...era logico. La nausea, la spossatezza, i capogiri, il poco appetito...
Si appoggiò con la schiena ai cuscini e un sorriso di pura gioia si aprì sul suo volto. Il generale le prese le mani e le strinse nelle sue. Era sempre stata tanto affezionata a quella ragazza, fin dal primo momento che la vide con i suoi occhi.
<Le mie più sincere congratulazioni, bambina mia... anche se credo sia un pò presto, ma sai com'è, alla forza non si comanda...>
<Oh si, è fin troppo presto... i-io, io non sono ancora pronta, noi non eravamo pronti...> spiegò Clara agitandosi.
<Vedrai che andrà tutto bene, non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi... Ma Clara, non capisci? Questo è un segno...>
<Un segno di cosa?>
<Della forza, mia cara! Ora abbiamo la speranza che la Resistenza sopravviverà oggi... e negli anni avvenire... Ci hai dato davvero una notizia meravigliosa bambina mia!>Clara la abbracciò con gratitudine. <Non ditelo a Poe, vi prego. Vorrei dirglielo io>
<Ma certo. Sono sicura che sarà felice qunto me cara, non temere> disse lei scherzosamente. Poi le fece promettere di riposare ancora per qualche ora.
Ma lei voleva vedere subito il suo Poe. Non poteva aspettare.
<Non mi muoverò di qui, lo giuro. Ma andate a chiamarlo, per favore. A meno che non sia troppo impegnato a dirigere...>
<Niente per lui è più importante di te, Clara! Posso assicurartelo...>Poco dopo, il generale uscì dalla stanza.
Clara rimase sola a fissare il vuoto, con il sorriso sulle labbra. Si portò le mani al viso, ridendo. Un brivido di emozione attraversò tutto il suo corpo e si sentì meravigliosamente bene. Non vedeva l'ora di dirlo a Poe. Sarebbe corsa letteralmente a dargli la notizia se non avesse promesso a Leila di restare a riposo, e così si trattenne, rimanendo in attesa di vedere la porta aprirsi e vederlo sulla soglia...
<Clara... amore finalmente sei sveglia, come ti senti?>
<Vieni qui e ti spiegherò tutto, sono così felice di vederti...> disse lei allungando le mani verso di lui, per attirarlo verso di lei...
<Anch'io lo sono amore, mi hai fatto perdere la testa. Che è successo?>
<Mi dispiace tanto averti abbandonato ma tranquillo, va tutto bene, sto bene!> rispose lei abbracciandolo forte.
<Poe, devo dirti una cosa...>
<D'accordo, ma prima devi giurarmi che non hai niente... non lo sopporterei...>
<Te lo giuro sul tuo droide...> esclamò lei sul punto dell'esasperazione...
<Eh va bene... di che si tratta? Forza parla! Non lasciarmi sulle spine... hahahahaha!>•~•
Super mega cattiva, che sono stata.. non odiatemi, ma infondo la bella notizia è stata confermata. La nostra piccola Clara è incinta.. si il momento è orribile ma i nostri eroi c'è la faranno... come reagirà il nostro pilota? Per scoprirlo rimanete connessi... vi voglio bene!
Mi raccomandata non dimenticatevi di votare e commentare... a presto! Che la forza sia con voi!
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Tutto il mio universo sei tu [Poe Dameron]
FanfictionTanto tempo fa, in una galassia lontana lontana... Due bambini cresciuti insieme vengono separati durante la terribile fuga dalle grinfie dell'impero, purtroppo Clara non fu così fortunata, infatti in una sola notte perse tutto quello che conosceva...