Parte XXV

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Forse stava andando tutto bene. La maggior parte della Resistenza era in salvo. Finn e Rose dopo aver combattuto erano riusciti a fuggire prendendo una delle navicelle dell'impero. C'è l'avevano fatta, anche se alla fine la loro missione si rivelò compromessa. L'importante è che erano vivi.

Sul pianeta ricoperto di ghiaccio, si videro tre mezzi del lato oscuro ma solo due di questi stava sparando per solcare la porta blindata e quello che rimase riuscì a superarla, provocando panico e una degenerata sensazione di allarme. Soprattutto nel riconfermato Capo Nero.

Tutti si misero a sparare all'impazzata fin quando non videro le mani di due note persone implorare di cessare il fuoco.

Poe non credeva ai suoi occhi.

<Finn, Rose! Non siete morti! Dov'è il mio droide?> chiese subito il pilota.

Nell'immediato si aprì un piccolo sportello della navicella e una piccolo essere robotico bianco e arancione corse nelle sue braccia.

<Amico! Ma che bello vederti!> esclamò ridente il pilota grattandogli la superficie e baciando sulla testa. Aveva bisogno di lui come non mai in quel momento.

<Aspetta! Cosa? Aspetta, aspetta, piano rallenta...> cominciò ad parlare col droide per sentire la voce ma venne interrotto da Rose e Finn che gli avevano raggiunti. I tre si abbracciarono dalla felicità, ma come sempre quella sensazione durò molto poco...

<C'è rimasto solo questo...?> esalò Rose notando il numero ridotto di membri e in un secondo momento, anche il viso di Finn si fece cupo e nonostante la sua gioia per avercela fatta, si accorse che una delle persone più importanti della sua vita non era lì ad accoglierlo.

Il peggio, è sapere che se Clara non era lì, di certo non era un buon segno e incominciava a sperare dentro di lui che non le fosse successo nulla di grave, ma il viso di Poe, che si accorse della sua esitazione, diceva tutt'altro.

<Poe, dov'è Clara?!?> esalò l'amico, ma non ricevette alcuna risposta, il pilota non riusciva a parlare, le parole gli morivano in gola.

Chiamatelo tempismo ma per molti fù un miracolo. In quel esatto momento, dei macchinari nell'infermeria cominciarono a produrre un suono assordante, segno che qualcuno riprese i sensi e quel qualcuno era proprio Clara. Si svegliò stordita e spaventata, non riconosceva il posto in cui si trovava; ma per sua fortuna in soccorso arrivò una sorta di visione, una sua guida che si avvicinò a lei e spense il macchinario, per poi sedersi al suo fianco.

<Leila?!? Sei davvero tu? Stai bene? D-dove mi trovo? Dov'è Poe?> domandò con fremito la ragazza con voce tremante.
<Sta bene mia cara, anche Finn e Rose sono arrivati qui sani e salvi...> le spiegò calma il generale, facendola adagiare meglio nel letto.
<Qui dove? Non siamo sulla nave madre...>
<No, non lo siamo. Abbiamo raggiunto questa base tramite le scialuppe di salvataggio. Ora devi riposare...>
<Prima mi deve assicurare che stanno tutti bene!> esclamò Clara turbata.
<Purtroppo molti non c'è l'hanno fatta, come il vice ammiraglio Holdo... Ha dato la sua vita per salvare quello che è rimasto della Resistenza...>
<Oh, Leila... mi dispiace davvero tanto, avrei potuto dare una mano...> disse sincera.
<Fidati di me cara, è stato meglio così nelle tue condizioni...> annunciò il generale Organa accarezzandole la fronte.
<Cosa intende? Quali condizioni? Non sono malata vero?>
<Mia cara!> esclamò Leila con un sorriso imbarazzato.
<Non dirmi che non sai nulla!?> aggiunse.
<Che cosa?>

Il generale si mise davanti a lei e raddrizzò le spalle, schiarendosi la voce. <Clara, sei incinta! Tu e Poe aspettate un bambino..> annunciò allegramente.

Clara spalancò i suoi grandi occhi verdi e li fissò in quelli scuri di Leila, che non aveva mai smesso di sorriderle.

Non aveva capito che cos'aveva che non andasse nei giorni precedenti, il perché si sentiva così stanca e i continui giramenti di testa. Poi, quella sera, il dolore al ventre. "Aspetto un bambino!" gridò nella propria mente.

Che sciocca a non averci pensato! Conosceva i sintomi di tale condizione, nonostante non ne avesse mai parlato con sua madre. Ma credeva di essere semplicemente stanca e stressata, un po' come tutti. Ma ripensandoci ora...era logico. La nausea, la spossatezza, i capogiri, il poco appetito...

Si appoggiò con la schiena ai cuscini e un sorriso di pura gioia si aprì sul suo volto. Il generale le prese le mani e le strinse nelle sue. Era sempre stata tanto affezionata a quella ragazza, fin dal primo momento che la vide con i suoi occhi.
<Le mie più sincere congratulazioni, bambina mia... anche se credo sia un pò presto, ma sai com'è, alla forza non si comanda...>
<Oh si, è fin troppo presto... i-io, io non sono ancora pronta, noi non eravamo pronti...> spiegò Clara agitandosi.
<Vedrai che andrà tutto bene, non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi... Ma Clara, non capisci? Questo è un segno...>
<Un segno di cosa?>
<Della forza, mia cara! Ora abbiamo la speranza che la Resistenza sopravviverà oggi... e negli anni avvenire... Ci hai dato davvero una notizia meravigliosa bambina mia!>

Clara la abbracciò con gratitudine. <Non ditelo a Poe, vi prego. Vorrei dirglielo io>

<Ma certo. Sono sicura che sarà felice qunto me cara, non temere> disse lei scherzosamente. Poi le fece promettere di riposare ancora per qualche ora.

Ma lei voleva vedere subito il suo Poe. Non poteva aspettare.

<Non mi muoverò di qui, lo giuro. Ma andate a chiamarlo, per favore. A meno che non sia troppo impegnato a dirigere...>
<Niente per lui è più importante di te, Clara! Posso assicurartelo...>

Poco dopo, il generale uscì dalla stanza.

Clara rimase sola a fissare il vuoto, con il sorriso sulle labbra. Si portò le mani al viso, ridendo. Un brivido di emozione attraversò tutto il suo corpo e si sentì meravigliosamente bene. Non vedeva l'ora di dirlo a Poe. Sarebbe corsa letteralmente a dargli la notizia se non avesse promesso a Leila di restare a riposo, e così si trattenne, rimanendo in attesa di vedere la porta aprirsi e vederlo sulla soglia...

<Clara... amore finalmente sei sveglia, come ti senti?>
<Vieni qui e ti spiegherò tutto, sono così felice di vederti...> disse lei allungando le mani verso di lui, per attirarlo verso di lei...
<Anch'io lo sono amore, mi hai fatto perdere la testa. Che è successo?>
<Mi dispiace tanto averti abbandonato ma tranquillo, va tutto bene, sto bene!> rispose lei abbracciandolo forte.
<Poe, devo dirti una cosa...>
<D'accordo, ma prima devi giurarmi che non hai niente... non lo sopporterei...>
<Te lo giuro sul tuo droide...> esclamò lei sul punto dell'esasperazione...
<Eh va bene... di che si tratta? Forza parla! Non lasciarmi sulle spine... hahahahaha!>

•~•
Super mega cattiva, che sono stata.. non odiatemi, ma infondo la bella notizia è stata confermata. La nostra piccola Clara è incinta.. si il momento è orribile ma i nostri eroi c'è la faranno... come reagirà il nostro pilota? Per scoprirlo rimanete connessi... vi voglio bene!
Mi raccomandata non dimenticatevi di votare e commentare... a presto! Che la forza sia con voi!

Tutto il mio universo sei tu [Poe Dameron]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora