Parte VI

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Poe si svegliò per primo con un raggio di sole che gli illuminava il volto, infastidendolo non poco all'altezza degli occhi; ma non gli importava nulla, tra le sue braccia giaceva ancora la ragazza dei suoi sogni, finalmente la vedeva dormire serenamente e quella visione gli sembrò completamente paradisiaca. Con la mano destra gli scostò i capelli dietro l'orecchio per poi accarezzarle dolcemente il viso nel tentativo di svegliarla...

Lei a quel dolce tatto aprì gli occhi serenamente sfruttando il fatto che la stanza fosse ancora bene oscurata dalle tendi abbassate e pesanti di quell'unica finestra che separava loro dal resto del mondo.
<Buongiorno!> esclamò il pilota spostando la sua mano sulla spalla della ragazza, incominciando ad accarezzarla dolcemente.
<Buongiorno..> rispose lei ignorando i brivide che le procurava quel contatto. Le sembrava di vivere un sogno, era finalmente libera; addio alle sveglie e agli allenamenti di prima mattina, odiava totalmente quella vita passata composta da dolore e dittatura. Ora era affianco a Poe, il suo Poe...

Finalmente si sentiva al sicuro convinta che niente le avrebbe fatto più male perché c'era lì Poe a proteggerla e a portarla in salvo. Non fraintedetemi, Clara non è certi quel tipo di ragazza che non sapeva badare a sé stessa, ma cavoli se amava quella sensazione; quella consapevolezza che più di una persona sarebbe corsa in suo aiuto in ogni circostanza, Poe e Finn avrebbero fatto qualsiasi cosa per lei...

<Forza alzati.. dobbiamo andare..> disse con tono calmo il ragazzo, accompagnato da un enorme senso di rammarico...
Amava quel momento di quete perso negli occhi di Clara, avrebbe dato qualsiasi cosa per rimanere lì per sempre, ma era giunto il momento di partire.
Entrambi si alzarono e si rimesero i vestiti del giorno prima oramai più che asciutti.
Usciti dalla locanda il piano era di trovare un qualsiasi mezzo che li avrebbe portati finalmente su D'Qar, me per loro fortuna sentirono le voci di un venditore di rottami in un villaggio non troppo lontano dal loro.

<Eccolo, quello mi sembra l'ideale... che ne dici?> le chiese il pilota indicato un modello un pò antiquato di Ala-X nelle loro avvinananze.
<Beh mi sembra perfetto! > gli rispose la ragazza.
Scelto il mezzo, si avvicinarono ad una delle entrate secondarie di quel recinto, non potendo fare a meno di origliare alcune lamentele poste a due Stormtrooper dal presunto proprietario dei mezzi...
<Sembra ci sia stato già un furto questa mattina> tradusse Poe alla ragazza.
<A quanto pare noi saremo il secondo della giornata.. hahahahaha> aggiunse ammiccando verso Clara facendola scoppiare dalle risate, che lui soffocò sorridendo, per poco non li beccavano... ma al diavolo, Poe amava la sua risata, amava vederla felice, la amava.
<Forza andiamo!> intervenne poi lei <Sembra se ne stiano andando...> aggiunse.

Il pilota non perse un minuto di troppo, afferrò la mano di Clara e cominciò a correre più veloce del vento. La teneva stretta nel lato più sicuro, nel caso che quelle due guardie si accorsero della loro presenza...

E fu in un attimo che quello che temeva accadde, gli Stormtrooper cominciarono a sparare subito dopo che quello schifoso di un proprietario gli avesse avvertiti; ma i due non si fermarono continuarono a fare slalom tra un veicolo all'altro fino a raggiungere l' Ala-X che avevano stabilito.
Corsero con tutte le loro forze tra gli spari veloci del blaster che prosegivano senza un attimo di pausa. Arrivati al mezzo, Poe aprì lo sportello facendo salire Clara per poi seguirla a ruota. Al sicuro dagli spari i due si trovavano ancora uno affianco all'altro, c'è l'avevano quasi fatta..

Ma era fin troppo bello per essere vero.

<Ok Clara! Ci sei.. c'è l'abbiamo fatta!> esclamò il pilota totalmente euforico.
<Clara!> aggiunse ancora col sorriso in volto.

Sorriso che presto avrebbe cancellato del tutto. <Clara, va tutto bene?> disse per poi finalmente girarsi verso di lei..

Clara a quella domanda avrebbe risposto si molto volentieri, ma qualcosa glielo impediva, non riusciva nemmeno a dire una parola. Passata l'adrenalina di quella fuga, si accorse di un dolore allucinante proveniente dal suo addome, e poi sangue, tanto sangue, fin troppo per una ferita superficiale.

Nella testa di Poe, quando capì che Clara fosse ferita, piombò il silenzio, nessun rumore di spari, non riusciva nemmeno più a sentire l'assordante rumore motore di quel ormai vecchio pezzo di ferraglia.

Non riusciva a capire più nulla, non poteva farlo.. non voleva crederci.

Come in tutti i casi in cui non si sa cosa fare, Poe fece tutto il possibile, cominciò a premere la ferita della ragazza che restò completamente immobile per il totale shock. Continuava a gridare il suo nome come un disperato, era in lei che credeva, e come ogni credo che si rispetti pregava per lei nel suo nome, con tutte le sue forze.

Come se non fosse sufficiente, l'emorragia continuava a verificarsi sempre più forte...

Doveva portarla via da lì, le serviva un medico e alla svelta. Con una mano continuò a comprimere sulla ferita, mentre con l'altra faceva alzare quello stupido Ala-X da terra.

Non fece nemmeno in tempo a comandare alla ragazza di rimanere sveglia che lei avesse già perso i sensi da tempo. A Poe cominciarono a scendere le lacrime cadendo nella disperazione, ma non smise mai di urlare, continuo a gridare il suo nome con tutte le sue forze.

Un viaggio nell' iperspazio e vide finalmente il pianeta dove risiedeva la resistenza...

"Sono io! Il pilota Poe Dameron! Vi chiedo di farmi atterrare con effetto immediato! Svelti è un emergenza!" Urlò tutto d'un fiato al microfono della radio, nel tentativo di far recapitare il messaggio all"intercettatore.

Nel frattempo che attendeva una qualsiasi risposta non smise di scotere la ragazza al suo fianco, era ancora viva, doveva esserlo.

<Pronto! Mi ricevete! RIPETO! SONO POE DAMERON, DOVETE FARMI ATTERRARE E SUBITO!> gridò nuovamente il pilota sperando che la base ricevette il messaggio. Non poteva perderla, non così.

Ma finalmente risposero, era una voce! Quella voce.

<Poe! sono io! Sono Leila, permesso autorizzato!> disse il generale rimanendo calma <Grazie al cielo sei vivo, stavi iniziando a farmi preoccupare..> aggiunse lei.

Poe non doveva far altro che atterrare...
L'avrebbe portata in salvo, glielo aveva promesso..

<Ti prego Clara, resta con me..> le disse con la speranza che potesse ancora sentirlo.
<Non lasciarmi! Mi hai sentito!?> gli chiese alzando il volume della voce..
<Devi farlo ok!? No, non puoi lasciarmi...>
<Non puoi...> continuava a ripetere, desiderava solo quello.

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Si lo so mi odio anch'io per questo finale interrotto ma che ci potete fare amo la suspense... non uccidetemi aspetto i vostri screri nei commenti, il lato positivo è che questi due al risveglio saranno più affiatati che mai! Fa tutto parte del mio piano... malvagio..! Muhahahahahaah. Ok la smetto.. al prossimo capitolo, ciaooo!

Tutto il mio universo sei tu [Poe Dameron]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora