Parte XXVII

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<Poe! Hai bisogno?> chiese Finn dopo aver raggiunto la sala principale.
<Più siamo e meglio è amico. Che mi dici, è riuscita ad addormentarsi?> domandò a sua volta il pilota incerto.
<Quando l'ho lasciata la sua intenzione era quella! Va tutto bene?> rispose lui conoscendo bene l'amica, ma non doveva dimenticarsi della promessa che aveva fatto a Clara, doveva vegliare su Poe al posto suo. D'altronde era il suo futuro testimone.

<No, non sai cose darei per essere al suo fianco in questo momento!> confessò il più grande.
<Ne sono sicuro! È per questo che sono convinto che sarai un grande capo, un giorno.> lo incoraggió così lui.
<Grazie Finn, lo apprezzo molto. Vieni! Da un'occhiata. Gli scudi sono alzati non possono colpirci dell'orbita.> cominciò a dire il rieletto capitano.

<Usate l'energia residua per inviare un segnale di soccorso all' Orlo Esterno.> comando il pilota.
<Usate il mio codice personale. Se ci sono alleati della Resistenza, questa è l'ultima spiaggia!> intervenne poi il generale Organa.

Non sembravano messi bene.

<Rose che cos'hai?> domandò Poe alla ragazza vedendola arrivare.
<Munizioni guaste, artiglieria arrugginita e qualche skim speeder sventrato.>
<Beh, non ci resta di pregare di ricevere aiuto prima che quella porta ceda> concluse il pilota prima di un rumore per niente rassicurante. Il soffitto stava per crollare.

Nel frattempo nell'altra stanza.

<No tesoro, non avere paura! La mamma è qui, tranquillo. Ma sei davvero stupendo...> fece una ragazza mentre accarezzava un'adorabile creatura di cristallo.

<Clara! Che diamine ci fai qui?> gridò il pilota sbigottito.
<Oh Poe! Non mi avevi detto che su questo pianeta vivevano questi cucciolotti... guarda sono adorabili!>
<Dovresti essere a letto! Qui è molto pericoloso...> continuò Dameron.
<Sembra incredibile anche a me, ma sono d'accordo con lui. Siamo sotto attacco. Non è sicuro stare qui, soprattutto per te!> ammise Leila.

Clara decise di ignorare completamente quella conversazione per tornare ad accarezzare quella specie di cagnolino.

<Che stai facendo!?> domandò la ragazza che si sentì strattonare il polso.
<Ti sto riportando in infermeria> rispose a tono lui. Ora erano ben in disparte.
<Quando?>
<Come quando? Ora!>
<Oh, no. È quando capirai che nessuno riesce a farmi cambiare idea?> spiegò lei con tono scherzoso.

<Poe guardami! Io diventerò tua moglie un giorno e non vedo l'ora di onorarti e rispettarti come marito e futuro generale della Resistenza, amandoti fino alla fine dei miei giorni.> esclamò calma lei. A stento entrambi riuscirono a trattenere le lacrime dalla commozione.
<Ma questo bambino non dovrà cambiare le cose fra noi. Non sono diventata di cristallo, ok? Sto bene! Stiamo bene> aggiunse accarezzandoli il viso.

I suoi occhi neri e profondi gli erano mancati tantissimo, lo amava più della sua stessa vita.

<E va bene, puoi restare. Ma ad una condizione.> disse poi Poe con un dito rialzato.
<Ah si e quale?> disse lei che già si era diretta altrove.
<Questa!>

Detto quello il pilota la prese e la strinse più forte che poteva tra le sue braccia, baciandola con una passione tutt'altro che casta sulle labbra. Ogni volta che Poe faceva così, per Clara sembrava raggiungere le vette del paradiso e questo lui lo sapeva; bastava guardarla negli occhi per capire che trattarla così la mandava letteralmente in estasi, ed era solo la metà dell'effetto che provava lui ogni volta che stavano insieme.

<Forza! Ora andiamo!>
<Oh, certo caro. Come se avessi deciso tu!> esclamò con simpatica impertinenza la ragazza, facendo ridere entrambi. Nonostante il mondo stesse crollando su di loro, riescono sempre a vedere il lato positivo.

Nessuno avrebbe potuto dividerli.

<Quindi Finn? Cosa vedi?> chiese Poe quando raggiunsero gli altri. Fra la mano stringeva ancora la mano della fidanzata.
<Un cannone da sfondamento> rispose l'amico.
<Un che cosa?>
<Tecnologia della morte nera. Aprirà quella porta come un uovo.> spiegò Clara.
<Ci sarà pure un'altra uscita, no?> domandò Rose pensierosa.

Dovevano esaminare ogni risorsa.

<BB-8 che hai?> domandò Poe al droide.
<BB-8 ha analizzato la mappa della miniera. Questa è l'unica entrata o uscita.> spiegò C-3PO.

Ora si che la speranza cominciò a venire meno.

<Coraggio! Abbiamo alleati. Tutti credono in Leila. Riceveranno il messaggio e verranno. Ma ci serve tempo. Dobbiamo eliminare quel cannone.> disse Finn facendo un discorso d"incoraggiamento. Aveva assaporato in prima persona gli effetti della forza, ci credeva con tutto sé stesso. Ora era addirittura pronto a morire, per il lato chiaro.

<Bene!> esclamò Poe, per poi fare uno strano gesto coi piedi unendoli alla pari e alzare la sua mano come si stesse per rivolgere ad un suo superiore. Ma era Clara quella con cui stava per parlare.

<HO IL PERMESSO DI ANDARE A COMBATTERE PER CIÒ IN CUI CREDO, AMORE DELLA MIA VITA?> tuonò lui tutto d'un fiato.
Non riusciva proprio a trattenersi nel fare lo scemo. Ma l'opinione della sua donna per lui valeva più di qualsiasi altra cosa al mondo.
<Permesso accordato, capitano! Ma ti prego, non fare follie. Dovete tornare sani e salvi, tutti quanti. Possibilmente.> ordinò la giovane.
<Agli ordini mia metà. Ti amo. Anzi vi, amo.> disse lui sussurrandogli l'ultima parte.

La missione era piuttosto semplice, distruggere il cannone; ma le vittime erano state troppe fino a quel punto e i mezzi davano il minimo indispensabile. Notando che l'impero stava procedendo massacrando i veicoli laterali, il capitano Dameron decise incredibilmente di ordinare la ritirata, anche dopo aver visto l'arrivo del loro più amato pezzo di ferraglia, che aveva tolto di mezzo i caccia dal prima all'ultimo.

Ma Finn non volle dargli ascolto. Spinse del tutto l'acceleratore del suo mezzo e si avvicinò sempre di più alla grande palla di fuoco che si accendeva.

Era rimasto solo. Una vita per l'intera resistenza. Non voleva che vincessero. Non ancora.

Il tutto finì con uno schianto.

Nel frattempo, Poe è gli altri che si erano ritirati, si ripararono slittando nelle loro trincee di sale.

Pochi minuti. E il portone della base, saltò del tutto.

<Il segnale di soccorso è stato ricevuto in moltecipli punti, ma nessuna risposta.> avvisò una cadetta.
<Ci hanno sentiti, ma non arriva nessuno.> commentò poi una sua superiore e infine, entrambe guardarono Leila e Clara, per ricevere altri possibili ordini. Ma nulla, rimasero in silenzio.

<Ci siamo battuti, ma la galassia ha perso tutta la speranza> confessò il generale abbattuto.

Non c'era più niente da fare.

•~•
Signori! Eccoci sono tornata, e con l'estrema dolcezza fra la vostra coppia preferita. Io non voglio dileguarmi troppo. Se siete felici per il nuovo capitolo, commentate e lasciate una stellina.
A presto belli!
Che la forza sia con voi!

Tutto il mio universo sei tu [Poe Dameron]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora