4. Vuoi unirti a noi a pranzo?

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MAGGIE'S POV☕

Siamo in biblioteca, è quasi finita l'ora buca e io sono riuscita a completare solo gli esercizi di matematica. Questo per colpa della parlantina di Jason.

" Ed è per questo che da bambino mangiavo la sabbia." esclama infine.

Non ho seguito molto il suo discorso ma, a quanto ho capito, quando era piccolo mangiava la sabbia perché gli sembrava pan grattato. Certe volte l'immaginazione delle persone mi stupisce, davvero.

" Interessante, però io dovrei seriamente iniziare a studiare francese." dico, facendo un cenno al quaderno posto davanti a me da almeno una decina di minuti.

" Oh, sì, certo. Anche io dovrei imparare la poesia." concorda e porta il suo sguardo sul libro di letteratura.

Finalmente arriva il silenzio, mio fidato amico. Faccio giusto in tempo a leggere due righe che suona la campanella.

" Non ci posso credere." borbotto, alzando gli occhi al cielo.

Raccolgo tutte le mie cose, dal grande tavolo dove c'eravamo sistemati in precedenza e le infilo nello zaino mentre Jason si stiracchia nella sedia di fronte alla mia, per poi compiere i miei stessi gesti.

" Che materia hai ora?" mi domanda.

" Storia. Tu?"

" Scienze." annuncia, mimando poi una pistola con la mano e facendo finta di spararsi.

" Beh, buona fortuna." gli dico, per poi alzarmi, fargli un cenno del capo e avviarmi verso l'uscita.

" Ti posso accompagnare in classe?" mi chiede, raggiungendomi.

Una scusa buona e che possa essere credibile?

Dai, ce la posso fare, l'ho fatto altre volte.

Allison!

" Scusa, Jason, ma mi sono data appuntamento con una mia amica al cambio dell'ora. Mi ha detto che mi deve parlare."

" Oh, tranquilla. Non fa nulla, vuol dire che andrò a cercare Jace." dice.

Io annuisco e faccio per andarmene, ma la sua voce mi blocca per l'ennesima volta.

" Ehi, vuoi unirti a noi a pranzo?"

Mi blocco. Mi gelo. Mi immobilizzo. Chiamatelo come volete, sta di fatto che il mio cervello va in tilt.

" Oh, beh, mi farebbe piacere, ma vedi-"

" Certo che si unirà a voi!- esclama una voce alle mie spalle. Allison.- Senti, non è che ci possiamo unire anche io ed Eleanor?" gli chiede, affiancandomi.

" Va bene! Non c'è problema. Comunque io sono Jason, piacere." si presenta il biondino.

" Allison, piacere mio."

" Allora ci vediamo dopo ragazze. Ciao!" detto ciò, Jason esce dalla biblioteca, lasciandoci sole.

" Ma sei impazzita?!" esclamo io girandomi verso la mora al mio fianco. È leggermente più alta di me, giusto qualche centimetro, quindi non devo alzare la testa per puntare i miei occhi marroni nei suoi azzurri.

" No, ma è la prima volta che ti vedo parlare con un ragazzo in quattro anni che ti conosco, quindi magari ti stai sbloccando."

" Io non mi sto sbloccando, non credo che ci riuscirò mai. Inoltre l'aveva chiesto a me e avrei dovuto rispondere io, non tu. Non ero d'accordo e lo sapevi." le dico.

" Dai, Mag. Cogli la palla al balzo e non essere pessimista. Magari riesci a fare amicizia."

Sbuffo e inizio a incamminarmi verso l'uscita.

Un caffè, grazieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora