🥨JASON'S POV🥨
Sprofondo con la testa contro il cuscino, soffocando il mio urlo disperato.
" Jason mi stai ascoltando?" mi richiama Jace.
" No! No, non ti sto più ascoltando! Se le vuoi scrivere, scrivile e basta! Non è così difficile!" grido.
" A chi è che vuoi scrivere?" domanda Juliette, entrando nella camera.
" Mamma, si bussa." la redarguisce il moro.
" A chi è che vuoi scrivere?" chiede nuovamente, non curandosi della sua osservazione.
Jace sospira e mormora velocemente: " A nessuno."
" A tua nuora!" annuncio.
" Ti ho già detto che questa cosa di parlare sempre nei momenti più inopportuni deve finire."
" A mia nuora!- esclama Juliette.- A proposito di Maggie, sai che un paio di giorni fa ho incontrato una ragazza che si chiamava così in un negozio di caramelle?" domanda al figlio.
Il moro sbianca, per poi tingersi di rosso nelle gote. " Com'era?" chiede.
" Mh... Aveva gli occhiali, bassottina... Capelli corti e poi non me la ricordo molto bene."
Il mio amico sbarra gli occhi. " No, non era lei."
" Ah, peccato, ad Abigail stava simpatica, l'ha aiutata a scegliere le caramelle." Juliette scrolla le spalle ed esce dalla camera.
" Sembrava la sua descrizione esatta." borbotto girandomi a pancia in su.
" Mhmh... Ma quindi le scrivo?"
" Fai quello che vuoi."
" Allora le scrivo.- borbotta, fermandosi a metà strada verso il telefono.- Ma oggi è domenica... E se fosse impegnata?"
" Hai ragione, ieri l'ho sentita parlare con Eleanor di un certo Alexander..."
Il moro si raddrizza, girandosi alla velocità della luce verso di me. " Di chi?"
Alzo le mani in segno di difesa. " Alexander, penso che sia un ragazzo che fa lo spiritoso, ma d'altronde lo capisco, Maggie è una bella ragazza." mormoro. Altro che ragazzo, è il cugino trentenne.
" A proposito di ciò, giusto per sapere eh, non ci vorrai mica provare con lei, vero?"
Mi metto seduto di scatto. " Cosa?! Ma sei impazzito? Lo so che interessa a te, ma per chi mi hai preso?"
" No così, era solo per dire. Vi ho visto molto affiatati ieri e avevo paura che... insomma hai capito."
" Jace, davvero ti sei fatto mille paranoie per colpa mia?" lui distoglie lo sguardo.
Ah Jace, se solo sapessi.
Sì, appunto, se.
" Puoi guardarmi un attimo, per favore?" gli chiedo, facendogli tornare lo sguardo su di me.
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Un caffè, grazie
RomanceMeno persone ti conoscono, meglio è. Questo è il motto di Maggie Davis, una diciassettenne che occupa il suo tempo libero lavorando al Rose's, una caffetteria. A scuola non la conosce quasi nessuno, se non quelle poche persone con cui parla. La sua...