Capitolo 12

21 2 0
                                    

STORIA

Prendo un respiro profondo e chiudendo gli occhi cerco di concentrarmi il più possibile, sento solo il fruscìo degli alberi e i cinguettii degli uccelli. Il vento freddo mi scompiglia i capelli e l'unica cosa a cui penso sono i momenti vissuti con la nonna, la sua voce echeggia ancora nella mia testa e con quel ricordo muovo lentamente le mani per raccogliere tutto il mio potere per poi sfogarlo su quel maledetto manichino. Devi solo colpirlo, questo continuava a ripetermi mia madre, ma per la milionesima volta esplode e lei nuovamente lo ripara usando la sua magia.
« Edith devi concentrarti ormai è tutto il pomeriggio che proviamo.»
« Ci sto provando!»
« Forse non ci provi abbastanza.»
« Ce la sto mettendo tutta, non so come controllarlo!»
« È la rabbia Edith! Sei arrabbiata e ti stai facendo controllare da essa. Non puoi permettere alle tue emozioni di avere la meglio su di te.»
« Anche la nonna lo diceva...»
« Manca anche a me tesoro, tu non pensare a questo adesso, pensa ad Alexander e ai suoi seguaci. Fallo per te, per la nonna e per tutti noi.» guardo mia madre dritta negli occhi per poi annuire.
Mi rimetto in posizione eretta e riprovo ancora, e ancora, e ancora ma sempre con lo stesso risultato.
La testa gira, ho il fiato corto, sento tutto il mio corpo dolorante e sono stremata.
« Per oggi può bastare tesoro, hai fatto abbastanza riprenderemo domani.»
« Non ho fatto alcun progresso mamma.»
« Non devi abbatterti, ci vuole tempo non puoi pretendere di riuscire a farlo dall'oggi al domani.»
« Lo so mamma, ma domani mi aspetto un altro giorno di scuola. Oggi è andato tutto bene, ma che succederebbe se perdessi il controllo o se Alexander decidesse di attaccarmi?»
« Non perderai il controllo e se lui si dovesse presentare li allora chiamerai subito me e tuo padre e noi verremo subito ad aiutarti, instesi?» annuisco tristemente e insieme ci incamminiamo per uscire dalla foresta e tornare finalmente a casa.
Nel tragitto non posso fare a meno di pensare a tutta questa situazione, a cominciare da come abbia fatto Alexander a trovarmi. Abbiamo cambiato città così velocemente e senza dirlo a nessuno che è quasi impossibile che lui abbia avuto nostre notizie, potrà anche percepire il mio potere ma di certo queste capacità non fungono da gps magico.
Entro in casa e dopo aver cenato con un fantastico risotto cucinato da mio padre, mi faccio una doccia veloce per togliermi il sudore e la fatica dell'allenamento e preparo poi tutto l'occorrente per la scuola.
Fortunatamente oggi è stata una giornata tranquilla, ho avuto quasi tutte le lezioni insieme a Jaxon e devo ammettere che non c'è stato alcun imbarazzo tra noi, non abbiamo parlato molto adesso che ci penso ma almeno so che non è arrabbiato con me. L'unica nota positiva di questi giorni è stata aver chiarito ogni dubbio con lui, apprezzo come si preoccupa per me e spero veramente di riuscire a far funzionare la nostra amicizia.
Sono sdraiata sul letto e mentre sistemo le coperte calde sul mio corpo sento il suono di una notifica sul mio cellulare, poso lo sguardo sul comodino e guardando sul display luminoso lo prendo tra le mie mani mentre cerco di trattenere un lieve sorriso.

A: Edith Johnson
Da: Vicino Rompiacatole
Hey :)

A: Vicino Rompiscatole
Da: Edith Johnson
Hey ;). Ancora sveglio?

A: Edith Johnson
Da: Vicino Rompiscatole
Si, ultimamente fatico ad addormentarmi. Come è andata la tua giornata?

A: Vicino Rompiscatole
Da: Edith Johnson
Molto bene, stavo per addormentarmi durante la noiosissima ora di storia, ma per il resto tutto bene. La tua giornata invece?

A: Edith Johnson
Da: Vicino Rompiscatole
Un sacco di scartoffie da compilare e stampare. Ho una richiesta da farti...

A: Vicino Rompiscatole
Da: Edith Johnson
Spara.

A: Edith Johnson
Da: Vicino Rompiscatole
Hai da fare domani dopo la scuola?

La Leggenda Della StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora