Capitolo 19

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QUALCOSA NON TORNA

Siamo tutti a casa dei due gemelli mentre gli racconto quello che ieri sera mi hanno detto i miei genitori.
« Che cosa?» le urla di Cheryl giungono alle mie povere orecchie.
« Fammi capire, le uniche persone che possono aiutarti a controllare i tuoi poteri sono le stesse che vogliono rubartelo.» chiarisce il moro accanto a me.
« Esatto Jaxon, è esattamente quello che ho detto io ai miei ieri.»
« Ti prego dimmi che non vuoi chiedere aiuto a quel mostro.» prosegue la rossa davanti a me.
« Temo che non sia un opzione.»
« E quindi adesso che cosa facciamo?» mi chiede questa volta l'altro gemello che è comodamente seduto sul divano del suo salotto accanto ad Abbie.
« Per ora nulla, i miei genitori mi aiuteranno con alcuni incantesimi per vedere se piano piano riesco a maneggiare la mia magia. Possiamo chiamarli allenamenti magici.»
« E se non dovesse funzionare?» domanda Abbie che finora era rimasta ad ascoltare.
« È l'unica soluzione che ho al momento.» le rispondo con un tono di voce ormai basso e demoralizzato.
« Se non funzionasse allora significa che troveremo un altro modo, deve esserci un altro modo.» le risponde la rossa con tenacia.
« Apprezzo la tua audacia Cheryl, ma non credo che ci siano altri modi.» le sorrido con tristezza.
Nella stanza cala improvvisamente il silenzio, so che le loro labbra non pronunciano alcuna domanda, ma le loro menti sono piene di domande e preoccupazioni. Credo di non aver mai sentito un silenzio così straziante in vita mia come questo.
« Aspettate un momento.» è di nuovo la gemella ad interrompere quell'imbarazzante momento. « Come hai detto che si chiama la Dea da cui derivano i tuoi poteri?»
« Ecate, perché?»
« Mio padre è pieno di libri che riguardano questo argomento ricordi? Magari riusciamo a trovare qualcosa anche su di lei o sulla tua magia.»
« Oh mio Dio, mi ero completamente dimenticata dei libri di Teologia di tuo padre! Credi che lì potremmo trovare qualcosa di utile?»
« Non lo so ma almeno non possiamo dire di non averci provato. Forza andiamo, abbiamo molti libri da leggere.» esclama prima di alzarsi dal suo divano.
« Andate solo voi due giusto? Insomma non vi serve qualcun'altro che vi stia tra i piedi no?» pronuncia in tono furbo suo fratello.
« Alza il tuo culo da quel divano Killian, avremo bisogno di tutto l'aiuto possibile, quei libri sono davvero molti.»
« Sai che detesto leggere!» ribatte lui annoiato.
« Non ti farebbe male leggere un po' sai? Ampliare le tue conoscenze e soprattutto il tuo vocabolario, e poi è meglio leggere un paio di libri piuttosto che essere uccisi da un potente stregone malvagio.» ribatte lei prendendolo un po' in giro. « Forza andiamo, abbiamo molto da fare.»
Insieme ci dirigiamo nella biblioteca della padrona di casa, a parer mio la stanza più bella della casa. Una volta entrati ci dirigiamo verso la sezione dove sono riposti i libri di suo padre, e dopo averli delicatamente riposti tutti quanti sul tavolino in legno, inizia la nostra lunga ricerca. Una lunga e straziante ricerca che purtroppo non ci porta a nulla. Dopo quasi tre ore e mezza, il buio ormai si era preso il posto della luce, e noi dopo pagine e pagine di lettura non abbiamo scoperto nulla di quello che già non sapevo.
« Ci sono centinaia di libri qui dentro, come è possibile che non ce ne sia uno che abbia tutte le risposte alle domande che cerco.»
« Hey Edith!» il ragazzo dagli occhi verdi richiama la mia attenzione. « Guarda questo.»
Mi avvicino a lui incuriosita insieme agli altri, tutti curiosi di sapere cosa può aver trovato in quelle pagine.
« Credo che questo libro parli della tua storia, di come sono nati i tuoi poteri e del perché abbiano scelto te.»
Mi avvicino al libro e a voce alta inizio a leggere quelle pagine:

Nel lontano 9 marzo 2004 quando la luce della luna, che illuminava l'oscurità della notte, si tinse di rosso sangue, un uomo avido di potere chiamò a se la divina Ecate. Regina della notte e dell'oscurità, vide quell'uomo indegno di possedere tale potere, e per poter proteggere entrambi i mondi, lo donò così alla creatura più innocente di questo mondo: una bambina. Quella fu l'unica e l'ultima notte del passaggio sul mondo terreno della divinità dell'oscurità.

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