Västertorp

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Per i successivi tre giorni Christian tenne lo sguardo fisso su quell'isola centrale, in attesa di vedere se era solo un caso che il ragazzo biondo scegliesse quel posto o se anche lui avesse una sistemazione preferita sulla metro.
E, destino permettendo, il ragazzo dagli occhi blu, di cui aveva visto il colore il giorno prima perché il ragazzo aveva spalancato gli occhi mentre faceva un assolo su una qualche canzone inglese, era sempre tornato a sedersi sullo stesso posto imbottito di spugna blu.

Christian, che di solito ascoltava la musica ad alto volume per coprire i suoni del mondo esterno, aveva preso l'abitudine ad abbassare il suono delle sue canzoni solo per sentire la voce stonata di quel ragazzino e per assorbire la sua straripante felicità e contentezza per la vita.

Christian avrebbe voluto essere più coraggioso e provare a chiedergli come si chiamasse, quanti anni avesse, come si facesse ad essere così innamorati della vita da cantare sempre, tutti i giorni, a squarcia gola.

Ma quando il pensiero di spostarsi sfiorava l'anticamera del suo cervello, il corpo diventava improvvisamente pesante e Christian era costretto a rimanere dov'era dalla sua volontà prevalente, quella di restare sempre al sicuro.
Perciò osservava gli assoli del biondo da lontano.

Aveva studiato a lungo il suo pomo d'Adamo muoversi su e giù, danzare al di sotto della pelle dorata del collo, e le sue labbra piene muoversi per articolare le parole necessarie per dare un senso alle canzoni che cantava. Ed ogni volta che arriva il pezzo preferito la testa del biondo cadeva all'indietro ed i ricci dorati scoprivano il suo viso perfettamente proporzionato, proprio come una di quelle statue antiche esposte nei musei.

Quel ragazzo sembrava una visione e Christian poteva giurare che ogni volta che salisse sulla metro l'aria circostante diventasse un po' più luminosa, come se l'arrivo quel ragazzo portasse luce ovunque andasse, anche a lui che era seduto a due isole di distanza e lo osservava affrontare le mattine con il sorriso negli occhi.

Ciao Sole.

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