capitolo 16

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< Poco fa, si è svegliata urlando, non permette a nessuno di avvicinarsi. >

< Va bene, sto arrivando Luis. >

Finalmente la mia principessa si è svegliata, non so perché sta reagendo in questo modo, spero che non sia nulla di grave.
Devo andare di corsa, chiamo Filippo e mi accompagna fino all'ospedale.
Quando arriviamo vado dritto al quarto piano e chiedo al dottore dove si trova la camera della signorina Martina Bello.
Mi indica l'altro corridoio e poi a sinistra, proseguo con Filippo in un silenzio assordante, non credo di essere mai stato ansioso e nervoso come adesso!
Potrei aspettarmi di tutto, potrebbe essere arrabbiata con tutti noi, alla fine dei conti è colpa nostra se lei è rinchiusa qui.

< Pensi che ti farà entrare una volta che ti ha visto ? >

< Non lo so, ma almeno ci provo. >

Se dovesse succedere ciò che Filippo mi ha appenda fatto notare, credo che mi sentirei deluso e molto arrabbiato, spero che mi abbia sentito quando era in coma...
Non ho mai detto a nessuna donna le parole che ho detto a lei, poi penso anche a quanto sia tutto imbarazzante.

< Qualsiasi cosa succede in quella stanza, non interferire Filippo. >

< Si capo. >

Entro dentro la stanza e vedo il padre, Diana e altri due amici che cercano di persuaderla, ad un tratto lo sguardo di Martina si incupisce e si volta a guardarmi.
Il silenzio cala di colpo, tutti gli sguardi sono su di noi.
Cerco di leggere la sua espressione e nei suoi occhi gioca una luce strana e molto arrabbiata.
Si alza e cerca di avvicinarsi, non so cosa abbia intenzione di fare ma non credo sia buona!

< Ludovica, torna a letto, sei ancora ferita....! >

Suo padre li proferisce con tono serio, conosco molto bene Ludovica e mai dirgli ciò che deve fare, su questo aspetto siamo uguali....

< Sono affari miei se non ti dispiace ! >

La sua risposta tagliente mi riempie di dubbi, non avrebbe mai risposto così al padre, con fare delicato si alza.
Il suo sguardo ancorato nei miei occhi mi fa pensare che la desidero più di ogni altra cosa, vorrei sbatterla davanti a tutti e farli capire che lei è solo mia e farle gridare il mio nome fino allo sfinimento.
Si avvicina lentamente e si piazza davanti a me, fa per avvicinarsi mentre mi osserva, penso che tra un paio di secondi le nostre facce saranno molto vicine, posso sentire il suo alito alla menta soffiarmi in faccia, l'eccitazione e tensione sessuale si sente per tutta la camera, il suo sguardo si addolcisce, strano...a cosa diavolo sta giocando!?

< Marti...>

< Shhhh.>

Mi fissa seducentemente e alzandosi in punta di piedi la sento sospirare, mi irrigidisco come un coglione, non riesco a muovermi ed è strano dato che ho sognato questo momento per anni, però qualcosa mi dice che non è giusto.
Sembra una creatura angelica, innocente e la più bella eterea tra le donne del mondo.
Non voglio fare altro che stringerla tra le mie braccia e assicurarmi che stia bene, credevo che fosse morta o stesse per morire in questi giorni, settimane che poi sono diventati lunghi e stancabili mesi.
Cerco di muovermi eli accarezzo la guancia dove spazzo via una lacrima randagia, sono un mostro, ed è per colpa mia che piange.
Se non l'avessi perseguitata tutto questo non sarebbe mai accaduto!
Lei sussulta quando la mia mano tocca il suo viso delicatamente, so che può sentire lo stesso fuoco che provo io quando mi avvicino a lei, ma siamo due persone molto orgogliose e non lo ammetteremo mai...

< Non mi abbracci? >

La sua domanda mi fa sgranare gli occhi, sono abituato alla Ludovica che mi minaccia di morte, che mi grida o che mi insulta di continuo, ma a questo lato di lei non ci sono abituato.

Il Re Della Mafia ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora