Capitolo 19

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Sto cedendo all'uomo che ho odiato per tutta la mia vita, ma lo amavo più di ogni altra cosa al mondo.
Io sono sua e lui è mio!!!
Dopo questa notte non mi avrebbero mai più rivista, il solo pensiero mi fa star male, vorrei tanto sfogarmi con una persona... ma adesso per tutti sono come una nemica.
Il pensiero fu distratto dalle sue grandi e calde mani che viaggiavano senza sosta su tutto il mio corpo incendiandomi.
Il suo sospiro sulla mia pelle creava dolci e piccoli brividi, mi morsi l'interno della guancia per non gemere.
Sentivo la sua erezione dura che sfiorava la mia coscia facendomi fremere.

< Gemi per me mio amore??? >

Il suo tono di voce roco mi fa palpitare la vagina dal desiderio, mi stende sul letto per poi togliersi lentamente i suoi indumenti.
Il suo fisico duro come una roccia, i suoi addominali scolpiti, le sue spalle ampie e ben tonificate, il suo sguardo lussurioso....non so per quanto tempo riuscirò a resistere all'orgasmo.
Ancora non mi ha toccato e già sento gocciolarmi, sono bagnata fradicia per lui e mi piace il potere che ha su di me.
Mi raggiunge sul letto non staccando mai gli occhi dai miei, la sua mano sfiora leggermente la gamba per poi spostarsi all'interno coscia, i gemiti sussurrati come se avessi paura che potesse sentire lo fecero eccitare ancora di più.
Mi bacia possessivamente, le nostre lingue combattono per la dominazione, cedo la vittoria a lui e con la sua grande mano arriva al clitoride mentre con le sue lunghe dita, muove velocemente creandomi fortissimi spasmi .

< Mattia....ti  prego.... >

Lui in risposta ringhia e con sensualità si avvicina al mio orecchio.

< Cosa vuoi Ludovica!??
Vuoi il mio cazzo palpitante dentro di te!!? >

Oh credo di aver perso la mia merda, tanto da prenderlo e metterlo sotto di me.

< Non ancora mia cara, oggi si gioca come dico io!!! >

Questo velo di mistero mi intriga, lo desidero dentro di me, voglio che mi faccia sua...lo voglio così male...

< Mattia... >

< Mettiti seduta. >

Lo guardai con occhi spalancati, feci esattamente ciò che mi disse senza obiettare.

< Adesso ti faccio conoscere un altro tipo di piacere, ti farò venire così forte e tante volte che non camminerai più per dieci giorni. >

Questa cosa mi incuriosiva, non l'ho mai visto così prima d'ora...

< Stenditi emetti le mani sopra la tua testa, se solo ti muovi avrai la tua punizione. >

Lo fissavo con desiderio, questo gioco mi incendiava di lussuria e voglia di scoparlo forte.

< Ti piacerà così tanto che ti farò urlare il mio nome! >

Comincio ad essere sia esaltata che impaurita al tempo stesso.
Vedo una corda nera, aspetto che faccia la sua mossa quando vedo che mi lega le mani.

< Cosa stai facendo Mattia!!!? >

Il mio tono aspro e arrabbiato li fece crescere un ghigno in faccia.

< Adesso...non vorrai essere maleducata con il tuo maestro!! >

Maestro!??

< So che ti sta piacendo, so che non l'hai mai fatto e io ti aprirò il mio mondo. >

< Mattia non  credo... >

Mi bloccò baciandomi, giustamente adesso non potevo muovermi, che cosa ingiusta e poi chi diavolo si crede di essere per dirmi che è il mio maestro!?

< Mattia slegami! >

< Adesso sei mia!!! >

Oh mio dio...penso di svenire!
Prese un frustino nero e subito un colpetto arrivò sulla coscia facendomi saltare.
Sto provando molte sensazioni, la cosa strana è che mi sta piacendo il suo lato dominante!!
Lentamente le sue labbra piene e calde scesero sul mio ventre, in una mossa veloce la sua testa è immersa in mezzo alle mie gambe.
Cominciò a leccare e a succhiare delicatamente il clitoride, il mio orgasmo era molto vicino e non sapevo come trattenerlo.
Inarcai con la schiena gemendo sempre più forte, lui aumento la presa sulle mie natiche mentre ci andava più duro, poi mise due dita e cominciò a muoverle dentro e fuori.

< Mattia cazzo....sto per venire... >

Il mio corpo tremava tutto, non ne avevo abbastanza, cercavo di resistere il più al lungo possibile, voglio godermi per bene questo momento.
Ad un tratto si alza e si posiziona con la sua verga e spinse dentro la mia carne, le sue spinte sono aggressive e forti, ammetto che mi sta facendo un po' male.
Ma al diavolo se lo fermo!!!

< Oh dannazione...sei così stretta Ludovica... >

< Mattia vai più veloce. >

< Aspetta bambina, non venire finché non te lo dico ! >


I suoi ordini mi facevano andare di più in estasi, mi sbatte duramente per non so neanche io quanto tempo.
Sembrava non finire mai questa sessione, domani me ne pentirò e troverò molti lividi.

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