Capitolo 26

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Punti di vista di Mattia

-Al momento l'unica cosa che dobbiamo fare è circondarli.

-Si, ma poi avremmo lo svantaggio quando entriamo in azione!

Stiamo discutendo da due ore con Dario il piano per attaccare il Monaco.
Pensiamo che ci sia una trappola dietro all'incontro e non voglio commettere errori proprio quando sto realizzando il sogno della mia vita.
Cioè UCCIDERE IL BASTARDO!

-Se solo ci fosse Ludovica....saprebbe cosa fare.

E da tanto che Danilo non fa il suo nome, ha ragione se solo fosse qui...
Anche se sono certo che si nasconde dietro la maschera di quella bella testa rossa.
Ho visto come ha guardato Monica, voleva sgozzarla  con il solo pensiero!
Non potevo confermare che fosse lei, non ho abbastanza prove.

-Mi ascolti Mattia?

Cazzo che palle....sono già incazzato di mio adesso ci manca solo lui con i suoi stupidi ordini!
Poi un altro fatto mi passa per la mente...mi  ha appena urlato?
Lo guardo con gli occhi che sembrano due fessure.

-Dario, noi abbiamo fatto un patto di pace e se ci tieni a mantenerlo intatto impara in futuro a non darmi ordini e ad urlare nei miei confronti e in quelli della mia famiglia!

La rabbia mi stava rendendo cieco, il pensiero di Ludovica mi sta torturato all'intero delle viscere.

-Mattia, non ti sto comandando, sto solo dicendo che siamo fottuti se non troviamo una soluzione perfetta!

Lo guardo negli occhi, so che ha ragione, ma da quando lei è scomparsa il mio mondo ha cessato di vivere!

-Lo so...
Vediamo di nuovo la piantina della sua proprietà.

-Possiamo entrare di soppiatto dentro la sua abitazione e sparare a vista!

Ragiono mentre studio la planimetria, magari se circondiamo tuttala sua proprietà all'esterno e si entra con una squadra all'interno avremmo qualche possibilità di vincere questa dannata guerra!

-Cosa pensi di fare capo!

-Allora, chiama altri uomini Dario, entreremo con una squadra all'interno dell'appartamento e altre quattro squadre all'estero che occuperanno queste aree.

Li mostro in rosso tutte le aree, finiamo di accordarci sul piano e chiamiamo le squadre.

-Mattia, cosa c'è che non va?

Dario mi chiede raggiungendomi al balcone dove sto fumando una sigaretta.

-Pensieri, per stasera tutto qui!

-Sai, nei miei quarant'anni ho imparato a riconoscere una bugia.
So che ti manca qualcuno di importante per te, Danilo non ha fatto che ripetere il suo nome quattro volte e ho visto il tuo sguardo!

Sembra mio padre, lui spesso diceva di andarla a prendere.

Ogni volta che ci provavo era una guerra...!

-Ludovica giusto?

Annuisco silenziosamente e butto fuori il fumo guardando il bosco.

-Com'era lei?

Bellissima
Intelligente
Fottutamente testarda come un mulo
Solitaria
Psicopatica
Ma a me piaceva  per questo, mi teneva testa senza tanti sforzi.

-Era una grandissima donna, l'ho sempre amata e ci siamo sempre odiati!

-Oh...un amore vero!
Sai, tempo fa ho conosciuto una donna bellissima, si chiama Roberta Romano.
Lei era la donna più bella su cui abbia mai posato gli occhi.
E l'ho persa come un coglione!

Rise amaramente, penso che siamo sulla stessa strada di sofferenza io e lui...

-Come mai ti ha lasciato?

-Mi ha beccato mentre ero ubriaco a letto con una spagnola...
Ho cercato il suo perdono, ma alla fine mi ha lasciato senza dire nulla.
È scappata non so dove, ho cercato indizi ma nulla è scomparsa nel nulla.

Lo vedo distrutto, ed è strano da un uomo come lui...
Ovviamente sono distrutto anche io!

-Come è scomparsa la tua donna?

-I carabinieri hanno detto che è morta bruciata viva nella sua auto per colpa di una bomba...

Sospiravo nel ricordo di quel brutto giorno.

-Capisco, ma io ti ho chiesto, per te cosa credi sia successo?

-Non lo so, non so se credere che sia morta o che abbia finto di esserlo.

Forse se le situazioni fossero andate diverse, forse ancora starebbe con me!
L'avrei protetta al costo della mia vita!!!

-Secondo te, aveva motivo di fingere tutta questa storia?

Annui passandomi una mano tra i capelli.

-Dove credi si trovi lei?

-Qui!!!

Rispondo senza dubbi....

-Mh e sai già dov'è?

-Credo che sia quella ragazza dai capelli rossi!

Mi guardò scioccato, si mio caro, credo proprio che sia lei.
Solo come si muoveva su quel palo....mi veniva voglia di farle gridare il mio nomee lasciarci sopra il mio odore e marchio come possesso, lei è solo mia!

-Beh, lei fa parte di questa organizzazione, Vladimir sa perfettamente che ruolo ha nel gruppo.

La tentazione di chiedere è troppa, come se mi stesse leggendo nel pensiero chiamò Vladimir.

-Signore mi avete chiamato?

-Si, conosci da molto Katia ?

Il ragazzo è a disagio ed è titubante nel parlare, se Ludovica fosse la ragazza dai capelli rossi, sicuramente avrebbe scelto un ragazzo come lui al suo fianco.

-Si.

-Che ruolo ha qui?

-Adescare, uccidere e indagare.

Pensieroso mi sporgo in avanti per fargli una domanda.

-La moto della prima volta che ci siamo incontrati di chi era?

Diventò rosso per la vergogna, sapevo che aveva mentito.

-È di Katia signore.

-Puoi andare Vladimir!

La moto è della ragazza, caso strano ha lo stesso gusto di Ludovica!
Troppe cose coincidono.

-Andiamo ragazzo, questa storia l'aggiusteremo dopo!
È ora di sconfiggere quel bastardo del Monaco!

Annuì più incazzato di prima al solo sentire il suo nome.
Dopo ore di viaggio, andammo in una stradina dove c'erano i boschi.
Li vidi la moto della ragazza parcheggiata.
Guardai Dario che sorrise, lui sapeva che avevo capito chi era quella ragazza.
Solo che volevo prove più concrete.

-Bene, da qui proseguiamo a piedi, fate attenzione e massimo silenzio.

-Si capo!


Sto arrivando date lurido pezzo di merda!


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