10. Anche tu incubi?

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Mi svegliai come sempre, per colpa di quegli stramaledettissimi incubi. Le cose che spesso ci tormentano vengono riflesse nei nostri sogni e la mia era sempre la stessa. L'abbandono.
Così mi affacciai sulla mia finestra e grazie agli insegnamenti del maestro, riuscì ad arrivare sul tetto, passando tranquillamente da essa.
Appena arrivai sul tetto, respirai profondamente e mi godetti il panorama, come avevo fatto poche ore prima. Ero talmente rilassata, che non mi accorsi che qualcuno mi aveva raggiunto.
<< Anche tu incubi?>> chiese il corvino.
<< Si... sempre i soliti, tu?>> gli chiesi.
<< Idem...>> rispose.
<< Ti va di parlarne?>> gli chiesi incerta. Non riuscivo a sentire le sue emozioni, quindi non riuscivo a capire come comportarmi. Questa mia abilità, mi aveva sempre aiutata. Ma con lui era inutile, dovevo riuscire a scoprire le cose partendo da zero.
<<Solo se poi tu mi racconti i tuoi.>> disse il corvino, forse con la speranza di riuscire a sviare la conversazione. Anche se nei suoi occhi potevo leggere la necessità di sfogarsi con qualcuno. Dato che lui mi aveva aiutato prima, ora toccava a me.
<< Ci sto>> risposi.
Lui mi guardò un po' sorpreso di questa mia scelta, ma non si tirò indietro.
<< Conosci già la storia del mio clan vero?>> chiese lui e io annui. << Ecco quando mio fratello quella notte sterminò la mia famiglia e tutto il clan, mi intrappolò in un genjitsu e mi fece sentire tutte le urla delle persone che mi erano sempre state vicine, delle più care,coloro che erano tutto il mio mondo. Così ogni notte, rivedo le mie mani sporche di sangue, mentre sento le urla delle persone che amo morire per mano mia. Anche se appunto è stata solo colpa sua>> ammise con rabbia il corvino. Io senza rendermene conto lo abbracciai. Non pensavo che suo fratello potesse fare una cosa tanto atroce. Lui aveva solo bisogno di affetto,come me...
<< Ora tocca a te>> disse guardandomi negli occhi.<< Non pensare che mene scordi>> disse accennando un sorriso.
<<I miei incubi posso essere riassunti con una parola. L'Abbandono. A 5 anni venni cacciata a vivere da sola, perché ero "troppo brava". Così facendo avrebbero messo in risalto Hina, che era più debole. Mentre nostro cugino ,Neji, era il genio degli Hyuga . Sai, mio padre non mi nascondeva che avrebbe preferito che io e Neji fossimo nati l'uno nella casata dell'altro. La mia famiglia mi ha abbandonata. Io sentivo tutto il loro odio verso di me.Tu hai perso il tuo clan perché tuo fratello lo ha sterminato. Io ho perso il mio, perché mi hanno abbandonato tutti. Tu hai avuto la possibilità di provare l'amore dei tuoi genitori. Loro sono morti, sapendo che saranno sempre nel tuo cuore. Io invece, ho un clan, ma non vengo amata nemmeno dai miei genitori. Le nostre storie sono simili, perché abbiamo perso i nostri clan, ma allo stesso modo sono opposte. Per questo ti ho raccontato la mia storia. Magari tu puoi capire in parte cosa provo. Io mi odio. Odio questi occhi verdi li ODIO. SONO ORRENDI. È TUTTA COLPA LORO. Se fossi nata diversa, magari oggi pot- >>
<< Io penso che siano bellissimi>> si lascio scappare l'Uchicha << Cioè volevo di->>
<< Grazie Sasuke davvero... sei la prima persona che melo dice>> dissi guardandolo negli occhi. Rimanemmo così per un tempo quasi infinito, poi il corvino si sdraiò e mi fece cenno di avvicinarmi. Mi sdrai accanto a lui. Lui giocava con i miei capelli, mentre io lo abbracciavo. Non lo avremo mai ammesso, ma avevamo bisogno entrambi di un po' di amore nella nostra vita. Ci addormentammo così.

Il mattino seguente
<<KAY-CHAN FORZA SCENDI È PRONTA LA COLAZIONEE>>
<<SASUKE-KUN DOVE SEI?!>>
Stavo per alzarmi, quando sentì qualcuno stingermi più forte. Allora riaffiorarono tutti i ricordi. Ora sasuke, mi teneva abbracciata e io non sapevo come alzarmi. Così...
<< Sasuke svegliati,dobbiamo andare ad allenarci in modo da fare il culo a quagli stronzi di Zabusa e del bimbetto>> dissi, con la speranza che si svegliasse.
E così fu.
Il corvino arrossi lievamente appena si accorse che mi stava abbracciando, ma si mise comunque in piedi. << Giorno Kay>> disse con i capelli tutti scompigliati. << Giorno Sasuke >> dissi ridacchiando. << Perché ridi?>> chiese lui. << I tuoi capelli hahaha>> << Guarda che i tuoi non sono messi meglio hahaha>> ripose lui.
Cosi ci separammo per andare a darci una sistemata.

Juliet to Romeo | Sasuke UchihaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora