settima parte

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"buongiorno, ti ho preparato una tazza di caffè" disse ted svegliandola dolcemente.

"ricordi qualcosa di ieri sera?" le chiese.

lei scosse leggermente la testa e pronunciò "qualcosina"

"hai vomitato in un vicolo sporco e non avevo intenzione di lasciarti lì, ti ho portata a casa e sei crollata sul mio letto senza neanche cambiarti i vestiti, da quanto tempo non dormivi?" l'uomo si mise seduto sul suo letto adesso occupato dalla ragazzina.

la ragazza fece spallucce.

"p-perché mi stai aiutando?" si pentì immediatamente di aver fatto quella domanda.

ted le disse che non aveva intenzione di parlarne per il momento e la invitò a fare un bagno caldo e e ad indossare la lunga ed enorme felpa blu che aveva preparato appositamente.

"ti starà enorme ma meglio di nulla, i vestiti che togli mettili nella cesta dei panni che trovi in bagno, te li lavo e te li ridò non appena asciutti" evitò tutto il tempo di guardare in faccia la ragazza.

quel livido sul suo volto lo inquietava.

lei sorrise leggermente per ringraziarlo e fece come le disse lui.

"io devo studiare alcune cose necessariamente sia adesso che nel pomeriggio, stasera stiamo un po' insieme e mi dici tutto" la avvisò ted non appena la vide uscire dal suo bagno.

"mi dispiace, magari stai qui in salotto e vedi un film, posso lasciarti un libro non so, ho proprio la necessità di studiare. so che hai bisogno di me e mi dispiace soprattutto per questo, stasera ti prometto che staremo insieme, anche se dovessimo parlare tutta notte. ti va bene?" lei annuì e l'uomo le accarezzò dolcemente il volto.

il pomeriggio passò abbastanza tranquillamente, ted studiò chiuso in camera sua e la ragazzina guardò un vecchio film cult sul divano.

"eccomi!" esclamò ted non appena ebbe finito.

"ho ordinato due pizze, mangiamo qui e andiamo a fare una passeggiata? o preferisci stare a casa e raccontarmi tutto mentre stiamo sotto una coperta?" la ragazza scelse la seconda opzione.

ted la fece sdraiare sul suo letto matrimoniale nonostante fosse in disordine, coprì i loro corpi con una coperta rossa presa dal suo armadio e prese ad accarezzarle le cosce nude dolcemente.

"sei così piccola, la mia felpa ti arriva alle ginocchia" sussurrò.

"voglio che tu sappia che io non ho dimenticato cos'è successo qualche mese fa ma allo stesso tempo non ti ho mai vista in questo stato e vorrei tanto aiutarti" era quasi come se la sua mano avesse il compito di farla tranquillizzare.

lei annuì nonostante fosse evidentemente a disagio dopo la prima frase pronunciata da ted.

"dimmi tutto" la incitò a parlare.

si era decisa a raccontargli tutto dopo tanto tempo ma non appena si fece coraggio il suo telefono iniziò a squillare incessantemente.

si alzò di scatto temendo il peggio.

vide il suo nome sullo schermo.

agì di istinto e scappò dall'appartamento di ted con addosso solo una felpa non sua ed un paio di calzini neri.

vide ted inseguirla ma fece finta di nulla continuando a scappare.

si ritrovò in una stanza completamente vuota all'interno del condominio e finalmente poté rispondere a quella chiamata.

"torna a casa"

mi sono particolarmente affezionata a questo libro e mi farebbe un sacco piacere sapere che ne pensate voi anche lasciando qualche stellina qua e là! al prossimo capitolo :)

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