quattordicesima parte

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!! tematiche forti

i giorni passarono lenti.

ted le aveva ceduto il suo letto dormendo sul divano.

evitata in qualsiasi modo il contatto fisico con chiunque, non potevano dormire insieme.

a ted dispiaceva parecchio a tal punto che chiamò una sua vecchia amica di professione psicologa ma la ragazza non spiccicò parola.

passava le sue giornate nel silenzio più assoluto in camera da letto.

mangiava poco e faceva in modo che ted non la vedesse durante i pasti, un giorno scappò addirittura in bagno per evitare che ted la vedesse ingerire un boccone.

dormiva tantissimo e questo non faceva altro che aumentare le preoccupazioni di ted.

la sera in cui aveva chiesto a ben, al vecchio bar, di poter parlare con ted stava male ma da quel momento era peggiorata di gran lunga.

un giorno ted si svegliò esausto di quella situazione, la svegliò e la invitò a sistemarsi per una bella passeggiata lungo le strade della grande mela.

la ragazza rifiutò e iniziò a piangere non appena ted cercò di prenderla in braccio per farla alzare da quel letto dove ormai viveva.

usciva solo per il necessario come fare un bagno, tutti i giorni alla stessa ora, o consumare i vari pasti.

"per favore reagisci, ti ha distrutta ma tu non devi dargliela vinta. non puoi. per favore" la supplicò.

la ragazza decise di alzarsi, scostò le lenzuola e solo allora ted si rese conto di quanto fosse dimagrita.

i sensi di colpa ormai erano parte integrante della vita di ted.

la fece vestire e la portò fuori per una passeggiata.

non parlarono molto, ted disse alcune cose cercando di farla ridere ma si limitava solo a rispondere con qualche sussurro o sorriso forzato.

"ho bisogno che tu veda un medico, fallo per me per favore" disse all'improvviso.

"sussulti anche se vedi un bambino correre e urlare felice al parco, purtroppo mi accorgo di tutto. lui urlava tanto?" annuì.

"ti ha costretto a fare qualcosa che tu non volevi fare?" si sedettero su una panchina.

"s-si" il cuore di ted si spezzò.

"una sola volta o più volte?"

"t-tante" un'altra crepa sul cuore di ted.

"ti faceva male?" la ragazza non capì.

probabilmente finse di non capire.

"se rifiutavi, ti faceva male? ti picchiava? ti toccava?" si pentì di esser stato così esplicito.

la ragazzina prese a piangere sul suo petto proprio come la prima volta.

era il primo contatto fisico tra i due dopo tanto tempo, per ted era un'eternità.

stentò un po' prima ma poi prese ad accarezzarle il viso e con sua grande sorpresa lo lasciò fare.

"tutto okay?" una ragazza dai capelli corvini si avvicinò ai due.

"è un brutto periodo ma sono qui per aiutarti a rialzarsi" le rispose ted.

"dalle questi, per favore" porse a ted un pacco di fazzolettini ed il ragazzo la ringraziò.

"chiunque tu sia e qualsiasi cosa tu stia passando, sappi che passerà, te lo assicuro. sei fortunata ad avere una spalla, anzi un petto, su cui piangere" la sconosciuta le accarezzò la schiena mentre lei stingeva ancor di più il corpo di ted al suo.

"non vergognarti per nessun motivo che piangere fa bene" là rassicuro per poi sorridere e continuare per la sua strada.

la ragazzina lo strinse ulteriormente mentre lui continuava ad accarezzarle il volto dolcemente sperando si tranquillizzasse.

"per l'ennesima volta, ho sbagliato e lo so benissimo ma per favore, dammi la possibilità di aiutarti. io sono qui per te. per favore. io non riesco a vedere la persona che amo in questo stato" ed eccole, le lacrime.

𝓊𝓃𝓈𝓉𝒶𝒷𝓁𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora