sedicesima parte

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!! contenuti forti

la ragazza si agitò visibilmente.

"i-io" non riuscì a completare la frase.

inizio flashback

stava sul letto.

per l'ennesima volta.

era seminuda ma era troppo stanca per alzarsi ed indossare qualcosa.

lui era andato a lavorare quella mattina e l'aveva lasciata da sola confessandole di non veder l'ora di tornare a casa con un ghigno sul volto.

aveva perso l'appetito, saltò la colazione e il pranzo a causa della perenne nausea che aveva addosso ormai da qualche giorno.

lui tornò incazzato.

"ho fame" sbottò.

lei indossò una enorme giacca in felpa che aveva trovato sul letto, il suo ragazzo l'aveva lasciata lì la sera prima.

la ragazzina prese a cucinargli una cena semplice con le poche cose aveva trovato in frigo ma a lui piacque molto.

"tu non mangi?" scosse la testa.

"perché non mangi?" le richieste.

"n-non h-ho f-fame" sperava capisse la sua riposta al volo.

"e sentiamo, perché non hai fame?" le avvicinò un boccone alle labbra socchiudendo.

la costrinse ad ingoiare più e più bocconi fino a quando non sentì un conato di vomito.

"b-basta" lui non l'ascoltò.

ingoiò gli ennesimi due bocconi e poi smise all'improvviso tornando al tavolo e finendo la sua cena.

"vieni un po' qui" richiamò la sua attenzione non appena finì di mangiare.

"avvicinati" la ragazza fece come le venne chiesto.

"ho litigato con un collega, è stata una giornata pesante e adesso avrei solo voglia di stare con te" la strinse forte a sé e prese a baciarla.

la ragazza si allontanò di colpo non appena lui cercò di tirare giù la zip della giacca che stava indossando.

"vieni qui, dai" la ragazza rimase al suo posto.

"fallo per me dai" e senza nessun preavviso prese a baciarla in modo molto più violento.

in quella camera da letto, quella notte, avvenne ciò che lei aveva sempre cercato di evitare.

fine flashback

"l-lo s-sta p-per r-rifare" pianse.

ted purtroppo capì.

all'interno della sua testa stava rivivendo un'esperienza traumatica di cui purtroppo era stata vittima.

"hey ascoltami bene, sono ted, sei a casa mia e nessuno può farti del male qui. ci sono io con te, stai tranquilla" la ragazza sembrava quasi catapultata in un'altra realtà.

ted iniziò ad accarezzarle la schiena mentre lei rimase immobile seduta sul vecchio divano.

"sei con me, non c'è nessun altro qui con noi. siamo solo io e te e sai benissimo che non potrei farti del male" continuò.

dopo quelli che a ted sembrarono anni, la ragazzina si calmò.

si asciugò le lacrime e chiese a ted di passarle il suo telefono perché poteva giurare di averlo sentito vibrare.

il telefono si trovava in camera da letto, ted corse immediatamente e pensò in fretta a come nascondere alla ragazza quel messaggio anonimo che recitava "tanto lo sai che torno".

𝓊𝓃𝓈𝓉𝒶𝒷𝓁𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora