undicesima parte

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!! tematiche forti, violenza

aveva passato le settimane successive ad assecondare ogni richiesta del ragazzo.

era stata umiliata svariate volte.

era stata costretta più volte a cucinare per lui, solo per lui.

aveva passato giornate intere senza toccare cibo come punizione per quello che aveva fatto.

aveva sorriso e accolto gli amici di lui durante una visita, era stata brava.

aveva imparato ad ubbidire anche per ricevere qualche ricompensa in cambio.

se faceva la brava lui l'abbracciava, la baciava con dolcezza e tutto sembrava tornare come i vecchi tempi.

poi si ricordava di ted, di quello che la ragazza che giurava di amare gli aveva fatto e tornava tutto alla normalità.

anche se di normale in quella storia non c'era nulla.

un giorno tutto cambiò.

il campanello prese a suonare.

il ragazzo cerco di ignorarlo più e più volte fin quando non cedette.

si alzò di scatto abbastanza scazzato, legò i suoi capelli in modo disordinato e, senza neanche indossare la maglia che si era sfilato secondi prima, andò ad aprire la porta.

"e tu chi cazzo sei?" urlò.

lei era curiosa ma terrorizzata per fare un qualsiasi passo.

non che lei avesse ragione, aveva certamente sbagliato a scappare.

o almeno credeva.

una vocina nella sua testa le diceva che era giusto così, lui la trattava male, lei lo amava ma lui la faceva soffrire.

non era un ragazzo cattivo ma la faceva soffrire.

le faceva male.

lei riceveva più dolore che amore all'interno di quella relazione.

"non capisco un cazzo dì quello che dici" sentì qualche parola pronunciata dal suo ragazzo.

"il tuo accento mi rende impossibile capire anche solo una tua parola, mi dispiace" continuò.

"no qui non c'è nessuno" sentiva solo la voce del suo ragazzo, lo sconosciuto era troppo lontano.

"ascoltami bene, questa persona che cerchi qui non c'è" stava per perdere la pazienza.

"prova solo ad entrare e chiamo la polizia"

"non c'è nessuno qui, vai via per favore"

"chiamo la polizia vedi!" urlò a pieni polmoni.

e i secondi dopo furono i secondi più incredibili di tutta la sua vita.

un uomo corse nella camera dove stava distesa, la rivestì come meglio riuscì e le accarezzò il volto ripetendole più e più volte che adesso era al sicuro.

il ragazzo lo spinse e cercò in tutti i modi di fermarlo, lei poté giurare di averlo visto mordergli un orecchio.

l'uomo lo allontanò col gomito è una smorfia di dolore apparve sul volte del suo fidanzato.

"tutto bene piccola?" non riuscì a rispondere ma riconobbe l'uomo.

"sei in stato di shock ed è normale per quello che ti è successo, stai tranquilla che adesso sei al sicuro" la prese in braccio e lei lo lasciò fare.

ben era corso a salvarla.

𝓊𝓃𝓈𝓉𝒶𝒷𝓁𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora