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Il cortile era vuoto, ciò stava a significare che tutti erano dentro, e che le lezioni erano, probabilmente, già iniziate. La cosa negativa è che se avevo sperato di rivedere Anna nella mia scuola, adesso non lo avrei fatto più. Una ragazza così bella e timida non farebbe mai in ritardo e non marinerebbe mai la scuola, a meno che non facesse tardi il pulman. La cosa positiva, invece, era che se non avessi visto Anna, non avrei incominciato a rimpiangere la mia decisione di andarmene. Sarebbe stato facile se non l'avessi vista, mi sarei seduto al mio banco, avrei evitato la puttanella della mia classe, avrei finto di prestare attenzione alla lezione, verso la fine della seconda ora avrei preparato il mio ultimo drumino e nell'intervallo sarei andato a fumarmelo in bagno, alla fine sarei uscito di scuola e sarei salito sulla mia moto guidandola verso il ponte, dal quale non sarei più tornato. Low Low sarebbe venuto a cercare il luogo, che gli avrei descritto nel mio ultimo messaggio, per riportare la moto a casa e non sarebbe mai più stata usata da nessuno.
Ad ogni modo avrei preferito incontrare di nuovo Anna, avrei voluto vedere per l'ultima volta i suoi occhi e la sua bella faccia paffuta che si chiazzava di rosso, sulle guance, mentre parlava con me. Sarebbe stato come vedere un angelo prima di raggiungere l'inferno.
Ora che ci penso, io e Low non ci siamo salutati, non lo facciamo mai quando qualcuno di noi parte, abbiamo deciso che sarebbe stato inutile, perchè saremmo sempre tornati l'uno dall'altro, ma questa circostanza era diversa. Non sarei tornato a casa, non gli avrei preparato il pranzo, non avrei più fumato con lui, non avremmo più vissuto nessuna avventura insieme, non lo avrei più aiutato a riprendersi dopo una sbornia, e lui non avrebbe più aiutato me. E nella setta c'è chi sperava anche che mi sarei proposto come nuovo capo, facendo perdere Max in una battaglia di Free Style dove avrei dato tutto me stesso e dove avrei lasciato tutti a bocca aperta.
Mi ricordo che mia madre mi diceva che non avrei mai fatto nulla nella vita, che sarei finito a marcire per le strade facendo l'elemosina. Diceva anche che il mio posto non era nella setta, ma con lei e mio padre, che erano la mia famiglia. Ma lei non aveva capito che mi sentivo più a casa in un luogo dove probabilmente sarei potuto morire, che con loro, lei non sapeva che la mia vita era diventata migliore nella setta. Ma da quando ho saputo della loro scomparsa in mare non sono più stato lo stesso. Me ne sono andato di casa quando avevo 10 anni, e sono venuto nel ghetto; all'inizio vivevo con Max e sua madre, poi all'età di 17 e 18 anni siamo entrati nella setta. L'anno scorso ho saputo della scomparsa, mi sono dato la colpa per tutto. Mi sono immaginato mia madre, in lacrime, che leggeva il biglietto che le avevo lasciato sul cuscino del letto, dove c'era scritto che me ne andavo, che la mia casa era un'altra, che non mi sentivo vivo con loro. Penso ancora che sia colpa mia. Low Low mi è stato vicino, ha sofferto, pianto e passato notti insonni con me, mi ha consolato tante di quelle volte che non mi ricordo nemmeno il numero. Avevo preso una decisione l'anno scorso:
A meno che non avessi trovato qualcuno che mi avesse amato nonostante il mio stupido comportamento, mi sarei ucciso.
Questa persona io non l'ho ancora trovata.
E adesso sono in questo piazzale vuoto, tentato di andarmene subito, ma uno zaino azzuro attira la mia attenzione, dei capelli marroni svolazzano mentre il corpo della ragazza a cui appartengono sfreccia fuori dal pulman e si affretta ad entrare a scuola.
-Anna..-
E solo dopo aver pronunciato il suo nome mi rendo conto di aver parcheggiato la moto e di aver cominciato a correre verso l'entrata, con il cuore che batteva come non li avevo mai sentito fare.

"ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ"  Benvenuta nel mio mondo cane.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora