ANNA.
Un momento così commovente, pieno di bontà e gioia, spezzato dal pugno di Low e dal mio urlo di sorpresa.
Non ho avuto nemmeno il tempo di capire cosa stava succedendo, prima erano avvinghiati in un abbraccio come due fratelli che si ritrovavano dopo molti anni e subito dopo Mostro era a terra, con il naso sanguinante e Low che continuava a sferrargli pugni sull'addome, non troppo violenti, ma neanche troppo leggeri.
Il mio breve grido di sorpresa era uscito dalla mia gola senza che io facessi niente, e solo dopo che mi sono coperta la bocca con le mani mi ricordai di quello che aveva detto Mostro non meno di 15 minuti fa : "non devi farti vedere, o ti uccideranno" , e cominciai a sperare mentalmente che nessuno mi avesse sentito.
Quando si staccarono e Mostro mi fece segno di andare da lui cercai di stargli almeno a 15 cm di distanza, non conoscevo LowLow, non sapevo se era un tipo aggressivo-senza-controllo o aggressivo-ma-non-troppo, ma era pur sempre meglio prevenire che curare.
Appena affiancai Mostro, presi un bel respiro e mi concentrai sulle parole che avrei detto in un probabile discorso.
-Low, lei è Anna, la ragazza del ponte.-
Mi presentò Mostro, e da quelle parole capii che avevano già parlato di me in passato.
O santissimo.
Gli porsi la mano e lui me la strinse.
-LowLow.-
Rispose brusco. Feci uno di quei miei timidi sorrisi, insicuri e imperfetti, e lui si addolcì nel vederlo. Forse, i miei sorrisi, non erano così orribili come pensavo.
Ancora una volta, un momento dolce, fu interrotto da delle grida di ragazzi provenienti dal corridoio.
-MOSTRO!-
Gridò una voce rauca e minacciosa.
-Merda.-
Imprecò Mostro di rimando. Ancora una volta non capii cosa stesse succedendo, un attimo prima LowLow mi stringeva la mano, e l'attimo dopo mi spingeva dentro l'armadio per poi chiuderlo nel momento in cui la porta della stanza si spalancò rivelando la figura di un ragazzo alto e muscoloso.
-Qualsiasi cosa succeda, non uscire.-
Mi aveva sussurrato LowLow prima di chiudere le ante.
Allora capii che probabilmente i ragazzi che prima mi avevano visto avevano sparso la voce di una probabile intrusa, e queste voci arrivarono fino a quello che pensavo fosse il capo della setta.
-Ciao Max, cosa ti turba?-
-Sta zitto LowLow. Mostro, ho sentito che hai portato un'estranea nella setta, dimmi dov'è, o passerai dei guai.-
Merda.
-Max, sai che non potrei mai violare la tua stupida ed inutile regola del "non portare estranei nella setta".-
-NON PRENDERMI IN GIRO, GRANDISSIMO FIGLIO DI..-
-Hei sta calmo con le parole.-
-RESTANE FUORI LOWLOW.-
Mostro rise sotto i baffi che Max mise a tacere con un pugno, ed ecco un altro grido che soffocai subito, ma non feci in tempo, mi sentirono e sentii dei passi pesanti arrivare velocemente verso l'armadio.
-Max aspetta. MAX!-
Le suppliche di Mostro non funzionarono, Max aprì le ante dell'armadio e mi face uscire strattonandomi per i capelli e tirandomi a terra non appena fui fuori dal mio nascondiglio.
-NON VOLEVI INFRANGERE LA REGOLA, EH MOSTRO?-
Mi sferrò un calcio all'addome ed io urlai per il dolore. Quale uomo sano di mente picchiava una donna?
Nessuno.
LowLow si precipitò al mio fianco scostandomi i capelli dalla fronte sudata. Vedevo sfuocato a causa delle lacrime che minacciavano di sgorgare da un momento all'altro. Riuscii a vedere Mostro che con un calcio atterrava Max.
-NON OSARE TOCCARLA, DISGUSTOSO ESEMPLARE DI TESTA DI CAZZO.-
Max e Mostro erano un groviglio di pugni, calci, bestemmie e insulti.
Dall'aspetto sembrava che Max avrebbe avuto la meglio, invece fu Mostro ha sferrare il colpo di grazia alla testa rasata del suo avversario.
Max indietreggiò dalla sua postazione fino a ritrovarsi con le spalle attaccate al muro, con il naso sanguinante e un occhio che stava iniziando a gonfiarsi.
-Non può stare qui.-
-NON AVEVI IL DIRITTO DI TOCCARLA!-
-NON MI INTERESSA! IO SONO IL CAPO, IO SONO IL RE! DEVI OBBEDIRMI.-
-ALLORA TI SFIDO!-
LowLow trattenne il respiro, io non avevo idea di cosa stessero parlando, ma feci come lui.
-Tu cosa?-
-TI SFIDO AD UNA GARA DI FREE STYLE, PER IL POSTO DA CAPO.-
Max non parlò più, aveva il respiro irregolare dovuto allo sforzo del duello o forse per l'agitazione dovuta alle parole di Mostro, se ne andò in silenzio lasciandoci di nuovo soli.
Mostro mi si affiancò e si chinò per baciarmi la fronte.
-Ti prego dimmi che stai bene. Dio, giuro che lo uccido.-
Mi alzai grazie all'aiuto di LowLow e mi lasciai abbandonare tra le braccia di Mostro, piangendo per il dolore.
Lui mi prese il volto tra le sue mani e l'alzò, facendo combaciare le nostre labbra, inumidite dalle lacrime di entrambi.
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"ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ" Benvenuta nel mio mondo cane.
RomanceAnna si trasferisce con i genitori e il fratellino in una nuovo paese. Lei è sola, non conosce nessuno, tutto quello che può fare è passeggiare sola per il bosco ascoltando musica. Ma un incontro improvviso può stravolgere la sua vita. Mostro è il s...