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LOW LOW.
La sveglia segnava le 8 di sera, Mostro non era ancora tornato, e non lo avrebbe più fatto. Sentii una fitta al cuore e il respiro si fece irregolare, tutto appariva sfuocato ai miei occhi, segno che stavo per crollare. Mostro era stato l'unico vero amico di tutti i miei 21 anni, e adesso che era morto ero rimasto solo, solo in quella stanza buia, solo in quel posto di pazzi e drogati. Tutto nella setta mi ricordava lui, dalle macchie del suo sangue sul muro, ai frantumi dello specchio del bagno, persino Max me lo ricordava, mi ricordava il suo carattere testardo e ribelle, la sua rabbia continua, il suo essere provocante.
Quando le lacrime iniziarono a rigarmi il viso, mi avvicinai alla porta e la chiusi a chiave. Crollai sul letto, con una foto mia e di Mostro durante uno dei nostri piccoli concerti nel ghetto stretta fra le braccia e mi lasciai cullare da quel momento deprimente, finchè non si fece tutto silenzioso.

ANNA.
-Quindi, questa è casa tua? Un po' spoglia, ma carina.-
-Mostro, è ovvio che è spoglia, ci siamo trasferiti da tre giorni.-
-Giusto.-
La conversazione tra me e Mostro si faceva imbarazzante, forse perchè eravamo nel salotto di casa mia, una cosa che a me non era mai successa, naturalmente. Era una situazione piuttosto intima, dopo essere stati abbracciati nella strada per circa cinque o dieci minuti, eravamo tornati a casa mia con la sua moto. All'inizio sembrava una bella idea, lo avrei fatto sedere, gli avrei offerto da bere e da mangiare, ma adesso l'imbarazzo prendeva il sopravvento su tutti e due.
-Anna..-
Si era avvicinato a me senza che io me ne accorgessi, presa come ero dai miei pensieri. Eravamo così vicini che se avessi alzato la testa lo avrei baciato, ma non lo feci, naturalmente.
-Si?-
-Grazie di avermi salvato.-
Sorrisi, intimidita dal suo sguardo profondo.
-Solo che... Non capisco perchè lo hai fatto.-
Già, me lo chiedo anche io.
Lo avevo fatto perchè sentivo di provare qualcosa per lui, o semplicemente perchè l'idea di saperlo morto mi spaventava?
In tutti e due i casi, cara Anna, dimostri di provare qualcosa per lui.
Ma forse è proprio questo il motivo. Forse provo davvero qualcosa per lui, solo che non ne sono del tutto consapevole.
-Sentivo che dovevo farlo...-
-Si ma perchè? Non mi conosci nemmeno..-
A quel punto esplosi.
-Perchè quando ti ho visto li sopra il mondo si è spento e il mio cuore mi ha detto di correre e di salvarti. Perchè la prima volta che ti ho visto ho sentito un brivido che mi diceva che saresti stato una persona importante per me. E io seguo il mio istinto, quindi non voglio lasciarti andare.-
Gettai fuori quelle parole con tutto il fiato che non mi ero accorta di star trattenendo, e quando ripresi fiato respirai la stessa aria che respirava Mostro. Le sue labbra premevano delicate su di me, era insicuro e timido. La mia reazione fu di agganciarmi alle sue labbra con tutta la passione che avevo. E ci sciogliemmo entrambi. Eravamo un misto di passioni e emozioni contorte e, entrambi con i propri difetti che messi insieme formavano un individuo perfetto. Le nostre labbra erano due pezzi di un unico puzle, le sue erano il pezzo mancante del mio. Assaporavo il sapore di tabacco che avevano le sue labbra. Era come baciare un cuscino setoso. Erano morbide e screpolate, ma la loro sensazione a contatto con le mie rovinate, era fantastico.
E quando ci staccammo mi sentivo tremare le gambe, temevo di crollare da un momento all'altro, ma il suo sguardo mi sorreggeva come nessuno aveva mai fatto.
Entrambi sorridemmo e, posso assicurarvi, che è stato il momento più bello e più dolce della mia vita.
-Anna..-
-Col cazzo che ti lascio andare ora.-
E scoppiò a ridere, in un armonia un po' gutturale seguito dalla mia voce più dolce e solare del solito.

"ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ"  Benvenuta nel mio mondo cane.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora