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La mattina dopo, o meglio, dopo poche ore che mi sono addormentata senza problemi, mi risvegliai in una stanza piena della luce del sole che faceva sembrare impossibile che la notte appena passata avesse piovuto.
Mia madre aveva già sentenziato da giorni che io e mio fratello avremmo cominciato la scuola il giorno dopo il nostro arrivo, naturalmente senza libri. Io avrei frequentato la terza liceo, mentre Luca la terza media.
La scuola si trovava in centro, accanto alla stazione. Il pulman impiegò poco tempo ad arrivare alla mia scuola, forse perchè la fermata era molto vicina ad essa, o forse perchè era la mia casa ad esserle vicino. Avrei dovuto passare altri 3 anni a scuola e poi mi sarei imbarcata sulla prima nave diretta in America e mi sarei fatta una vita tutta nuova. Una cosa positiva del trascorrere solo 3 anni in questo posto è che non avrei usato quel pulman con tutti quegli studenti sudaticci; ma la compagnia di alcuni di loro non mi dispiaceva così tanto, erano soprattutto bei ragazzi, biondi con gli occhi azzurri, mori con gli occhi verdi, e ce ne era uno con i capelli rossi e gli occhi marroni. Questi ragazzi suscitarono il mio interesse, ma la mia attenzione si posò su una ragazza di circa 15 anni, bionda, con gli occhi rossi e la pelle che aveva il colore della neve dove spiccavano i colori blu e viola delle vene .
Vi prego ditemi che non sono in Twilight.
Quella ragazza sembrava veramente un vampiro, ma l'assenza dei canini - che ho notato mentre sorrideva al suo vicino- mi fece ricredere e ringraziai il signore per non aver creato quegli esseri succhia sangue; odio i vampiri, non li sopporto, in tutti i libri raggiungono lo standard di bellezza che generalmente non esiste, e si innamorano sempre dell'umana bellissima di turno che, guardacaso, diventa sempre un vampiro. Odio specialmente quelli della saga di Twilight; o andiamo, Edward è un vampiro così doce che sembra che abbia il ciclo mestruale*, per non parlare del fatto che brilla al sole, BRILLA! Ma quando si è mai visto un vampiro che brilla al sole? I vampiri BRUCIANO al sole! Diamine.
Ad ogni modo, quella ragazza ha i tratti e i particolari delle persone albine. Ecco svelato il mistero.
Gli studenti assomigliavano ad una mandria di caproni stanchi, nervosi e eccitati per questo primo giorno; c'erano quelli delle prime che chiedevano informazioni a quelli più grandi e facevano conoscenza con gli altri ragazzi e ragazze della prpria classe. C'erano quelli delle seconde che erano eccitati per aver superato il primo anno senza problemi. Poi c'erano quelli dell'ultimo anno che non vedevano l'ora di andarsene da questo posto. E alla fine c'eravamo noi, delle terze e delle quarte che, essendo a metà, non ci preoccupavamo ne del futuro, ne del passato.
Un insegnante all'ingresso della scuola richiamava l'attenzione dei nuovi arrivati, quindi anche la mia. Mi avvicinai seguita dagli sguardi di tutti gli studenti e da altre due ragazze piuttosto basse per avere la mia età.
-Buongiorno, io sono il preside, vi auguro di iniziare bene l'anno scolastico e di ambientarvi al meglio. Venite, vi mostro le vostre cassi.-
Detto questo, il preside si incamminò attraverso un lungo corridoio spoglio, privo di quadri e oggetti appesi alle pareti, aveva soltanto una pianta ogni tot di metri. Il preside svoltò per altri due corridoi e si fermò facendo segno anche a noi di fermarci.
-Eccoci, questa è la 2C, la vostra classe, signorine...-
-Luna e Lavinia.-
-Ma certo, prego, buona giornata.-
Esclamò il preside facendo entrare le due ragazze nella loro classe. Avevano un'aspetto piuttosto maturo per avere solo 16 anni; Luna era alta almeno 3 cm in più di Lavinia, portava gli occhiali e aveva uno sguardo serio; Lavinia invece era più allegra, era minuta, ma sembrava una diciassettenne per i tratti del viso.
-Bene, ora veniamo a lei, signorina..?-
-Annalisa.-
-Perfetto, signorina Annalisa, prego, da questa parte.-
Lo seguii per un altro corridoio fino alla 3B, la mia aula.
-Bene, eccoci qua, buon inizio anno.-
E se ne andò senza lasciarmi il tempo di formulare la parola "grazie". Mi presi un momento per prendere fiato ed elaborare ciò che avrei fatto quando sarei entrata in classe: sicuramente avrei salutato e mi sarei seduta nell'ultimo banco in fondo alla stanza accanto alla finestra, come succedeva nei film, spero solo di fare una buona impressione come fanno le attrici.
Prima di fare "il grande passo" mi guardai intorno per assicurarmi di non aver fatto una brutta figura nel farmi vedere esitante nell'entrare in classe. Non c'era nessuno, corridoio vuoto, completamente. Un ombra nera comparve in fondo al corridoio rivelando un ragazzo alto poco più di me, con i capelli tagliati secondo la moda di oggi, il volto non riuscivo a identificarlo bene, e non mi ci soffermai a lungo perchè mi feci coraggio ed entrai in classe. Gli occhi di 17 persone si puntarono su di me e mi fecero emergere la timidezza che mi bloccò la voce in gola.
-Ah, lei deve essere la signorina..?-
-Annalisa.-
Riuscii a dire con un filo di voce, la prof era una donnetta di corporatura robusta e di pelle scura e diede l'impressione di non aver capito il mio nome, ma non mi chiese di ripeterlo, al contrario, mi fece segno di sedermi in un posto vuoto nell'ultima fila dal lato opposto della finestra. Tutti mi guardavano mentre mi dirigevo a sguardo basso verso il mio posto, alcuni continuarono a fissarmi anche dopo che mi ero messa a sedere, solo dopo pochi secondi mi lasciarono libera di guardarmi intorno senza dare nell'occhio.
La mia mente iniziò a vagare sul nome del sogno e sul ragazzo di prima. Mostro, non poteva essere il nome del ragazzo misterioso; con quale coraggio qualcuno avrebbe potuto chiamare il proprio figlio "Mostro"? E quel ragazzo nel corridoio... che sia stato lui il misterioso ragazzo del ponte?

*citazione dei Pantellas in uno dei loro video su YouTube: Twilight vs The Vampire Diaries

"ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ"  Benvenuta nel mio mondo cane.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora