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Okay ragazzi, vi avverto, in questo capitolo ci sarà del sesso.

Grida su grida si levarono alte dopo che Mostro pronunciò l'ultima parola.
Stette zitto per riprendere fiato, e potei ammirare il suo torace che si alzava e si abbassava, delle piccole gocce di sudore si erano depositate sulla sua fronte e su i suoi bicipiti..
È stato pazzesco. E lo pensavano tutti.
-ED ECCO A VOI SIGNORI E SIGNORE, IL NUOVO CAPO DELLA SETTA, MOSTRO!-
Altre grida, altri pianti. Le braccia di Mostro levate in alto insieme a tante altre. Il mio corpo che si fiondava sul palco e si agganciava al suo collo, le mie lacrime di gioia che mi rigavano il volto e si fermavano sulla sua sua spalla, le sue braccia forti che mi stringevano e le sue labbra che mi baciavano.
La serata si era conclusa così, con la gente che pian piano se ne andava, con LowLow che abbracciava suo fratello, ed io che li guardavo ridendo, come una madre guarda i propri figli.
Quando anche l'ultimo componente della setta se ne fu andato, io e Mostro salutammo LowLow e salimmo in moto, verso non so dove, per non so quanto tempo. Avremmo potuto viaggiare per giorni, mesi, anni, non mi sarei mai stancata di lui.
Il nostro viaggio terminò davanti ad una casa, bella, piccola e dall'aspetto accogliente.
-Mostro, cos'è questo posto?-
Lui fissò un punto avanti a se mentre mi conduceva per mano dentro a quella casa. Era arredata molto bene, il salotto era abbastanza grande da farci entrare una poltrona, un divano, la televisione, un tavolo e tre sedie, sul lato destro c'era una piccola cucina e più in basso c'era una porta che, presumibilmente, portava alle camere, o forse ad un bagno. Mostro mi portò su per una rampa di scale e mi condusse in una cameretta, una cameretta per un bambino, a quel punto capii tutto.
-Siamo nella mia vecchia casa, questa era la mia camera.-
-Perchè siamo qui?-
-Ogni volta che cambiamo capo, il vincitore deve prendere un oggetto che rappresenta la sua infanzia e portarselo a casa, per poi distruggerlo quando verrà battuto ad una gara di Free Style.-
Mostro si avvicinò al letto e tirò fuori da sotto le coperte un piccolo pupazzo a forma di orsetto.
-Lui è Baby Mostro.-
Risi leggermente nell'udire quel nome, lui si unì a me.
Stavo conoscendo l'infanzia di mostro, un' infanzia piena di tristezza e rabbia repressa, un'infanzia che lo ha fatto diventare il mostro che è adesso, il mostro che ha rubato il moo cuore.
Presi il suo volto tra le mani e lo baciai aspettando che ricambiasse, solo quando fece cadere il pupazzo e mi appoggiò le mani sui fianchi sentii che i baci si erano fatti più intensi. Mi sentii sollevare da terra e mi ritrovai con le gambe che circondavano il suo corpo mentre lui indietreggiava fino al letto. Ridemmo quando perse l'equilibrio e mi ritrovai sopra di lui, sul letto, con le sue mani che mi sfilavano la maglietta e mi palpavano il seno. L'adrenalina era a mille, lo volevo mio, e lo volevo ora. Si levò la maglia rimanendo a petto nudo, incespicai con la cintura dei suoi pantaloni e lui mi aiutò a sgangiarla. A quel punto niente e nessuno mi avrebbero fermata, volevo donarmi a lui, e non me ne sarei pentita. Gli sfilai i boxer e, senza avere un preciso consenso, presi in bocca ciò che vi era racchiuso all'interno. Lui mi aiutò nel movimento spingendomi delicatamente la testa, non era tanto insistente, voleva che prendessi io le redini del gioco, e così feci. Lo lasciai andare solo per poi farlo entrare delicatamente nella mia intimità. Sempre più velocemente, Mostro si spingeva dentro di me facendo battere le nostre pelli. L'eccitazione era alle stelle, e quando Mostro diede l'ultimo colpo non potei trattenere l'orgasmo che mi bloccava la gola.
Mostro uscì da dentro di me e mi fece adagiare di schiena dove prima era lui. Mi aprì le gambe e guardandomi in faccia, lasciò dei baci umidi lungo l'interno coscia, fino ad arrivare dove la pelle si fa più delicata e ogni suo minimo tocco mi causava dei piccoli brividi di piacere. La sua lingua perlustrava ogni parte della mia intimità, le mie mani stringevano i suoi capelli, ma vennero sostituiti dalle lenzuola quando la sua lingua lasciò il posto a due dita che mi penetravano velocemente lasciandomi senza fiato. Quando uscì, prese a baciarmi i seni lasciandomi dei piccoli succhiotti sparsi sul corpo.
Di colpo si alzò dal letto solo per ritornarci dopo aver preso un preservativo dalla tasca dei suoi jeans, se lo infilò e, guardandomi negli occhi e stringendomi le mani, mi penetrò con forza, adando sempre più veloce senza badare alle mie grida di dolore e piacere, muovevamo i fianchi in sincronia, sempre più velocemente fin quando non uscì da dentro di me facendo uscire un orgasmo rauco dalla sua gola. Levato il preservativo continuò a venirmi addosso sempre sospirando dal piacere.
Ci alzammo entrambi, andammo in bagno e ci facemmo una doccia. Lasciai che il getto di acqua calda rilassasse i miei muscoli e mi abbandonai ai movimenti di Mostro sul mio corpo.
Quando ci fummo asciugati mi prese in braccio e mi adagiò nel letto della camera degli ospiti, lui si sdraiò accanto a me e mi tenne stretta per tutta la notte.
-Ed ora, cosa farai?-
-Non lo so, immagino che tutti i problemi che aveva Max adesso toccherà a me risolverli.-
-Ma non potrai risolverli da solo.-
-Ci sarà LowLow, Gem, altri ragazzi della setta, e naturalmente, ci sarai tu.-
-Io?-
-Ogni re ha bisogno di una regina.-

"ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ"  Benvenuta nel mio mondo cane.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora