La luce dorata dell'alba filtra dalle finestre e da sotto la porta della stanza di Hawks.
Uno di questi raggi si posa sopra gli occhi dell'eroe che sentendo il leggero tepore e intravedendo la luce apre leggermente gli occhi e guarda il soffitto.
All'inizio non vede granché, solo il suo soffitto grigio sfuocato.
Poi inizia a mettere a fuoco le immagini e si guarda intorno: è nella sua stanza ovviamente, il letto è disfatto e c'è abbastanza caldo; una cosa che nota è però un profumo, uno che riconosce subito.
Si gira e vede Dabi steso sul letto vicino a lui, senza la maglia che dorme a pancia in su con i capelli neri spettinati e che gli coprono un pò gli occhi.
Guardandolo arrossisce ricordandosi tutto quello che era successo quella notte tra di loro.
Si sistema un pò più vicino a lui posando la testa sul suo petto.
Chiude nuovamente gli occhi e ascolta il suo respiro e il suo cuore.
Sorride sentendosi a suo agio e abbraccia Dabi accarezzandogli la pelle.
Dopo tutti quegli anni passati a rincorrere la loro felicità, finalmente ora è come se le cose si fossero fermate lasciando loro il tempo per ritrovarsi e stare realmente insieme come avrebbero sempre voluto.
Hawks si accoccola tra il tepore del corpo di Dabi e delle coperte mentre da una delle finestre semichiuse riesce ad entrare un lieve soffio d'aria fresca.
Pensa che per la prima volta nella sua vita si sente amato.
Amato incondizionatamente.
Amato d'avvero, non per dovere.
Non per compassione.
Sì, perchè tutte le volte che in passato si era quasi sentito amato, alla fine, era solo compassione buttata lì perché la gente doveva dire qualcosa di carino.
Da bambino, quando era molto piccolo Keigo non aveva una vita semplice.
Certo era molto giovane e non se ne rendeva conto, ma vivere in in uppartamento buio, che puzzava d' alcool e di fogna, sporco e pieno di pattume non era considerabile uno stile di vita salutare per un bambino come lui.
Daltro canto cosa ci si poteva aspettare di più da un padre come il suo?
Era un criminale, tornava a casa due giorni sì e due no e quando lo faceva era sporco di sangue e puzzava di ogni sorta di alcolici.
A volte Keigo gli chiedeva se il sangue era suo e rabbrividiva ascoltando la risposta fredda del padre.
Quando lui era sbronzo da morire e tornava a casa era molto spesso nervoso e se la prendeva con il figlio lanciandogli addosso bottiglie rotte o provando a prenderlo a pugni.
La madre anche se era messa quasi peggio del marito aveva sempre tentanto di proteggere Keigo fino a perdere la vita durante uno scatto d'ira di lui.
Keigo dalla morte della madre non aveva più detto una parola: rimaneva in un angolo, spesso di fronte ad un televisore a guardare i valorosi eroi che sfrecciano nei cieli e salvavano la gente in difficoltà.
La gente in difficoltà?.. Lui era in difficoltà?
Gli eroi però non sono arrivati.
Al loro posto si sono presentati a casa dei signori eleganti con delle valigette che hanno portato via da lì il piccolo Keigo che continuava a stringere il suo unico peluche: quello di Endevor.Durante tutta la sua vita è stato costretto a nascondersi dietro ad una sua maschera.
Quando quei signorotti lo hanno iscritto al liceo non sapeva se essere felice o mettersi a piangere.
Aveva mentito.
Aveva sempre mentito su di lui.
Il suo nome era Keigo Takami questo è vero, ma la sua allegria costante, la sua felicità e il suo essere ottimista era solo apparenza.
In realtà lui doveva nascondere di avere paura di tutto.
Era costretto ad essere un bravo ragazzo, ma avrebbe solo voluto scappare.
Poi ha incontrato Touya.
Si è stravolta la sua vita.
Con lui poteva esprimersi come voleva, poteva ridire, poteva scherzare, poteva piangere senza filtri.
Ha notato subito come fosse in difficoltà con se stesso e con gli altri, ha visto come lo trattava suo padre, ha visto che aveva paura e parlava poco..
Ha visto che era esattamente come lui.
Sapeva che non avrebbe superato niente da solo o con la magra compassione di qualcuno, anche lui infatti non si era lasciato alle spalle il suo passato.
Continuava a pensarci ogni giorno.
Quando ha capito che Endevor trattava così Touya anche l'ultimo dei suoi pilastri stava per crollare.
L'unico rimasto ancora in piedi era Touya.
Touya e il suo amore per Touya.
Dabi e il suo amore per Dabi.
Anche se si era rovinato a tal punto da pensare che solo diventando un villain sarebbe riuscito a sopravvivere gli vuole bene.
Lo ama.
Ed è sincero, terribilmente sincero.
Così angosciamente sincero che nasconde il viso tra le coperte iniziando a piangere.
Non sa nemmeno lui quale sia il vero motivo.
Piange un pò per tutto, tutta la merda che ha dovuto subire in silenzio e che adesso si sente in grado di poter affrontare davvero.
Una mano accarezza dolcemente la nuca di Keigo.
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Scusa se sono io.. [Le 6 Parole]
FanfictionTouya e Keigo che frequentano lo stesso liceo? Keigo ha una vita normale ma Touya? Che succederà quando Endevor entrerà nella vita liceale dei due stravolgendo gli eventi? Riusciranno a rimanere amici o..? I primi capitoli non sono granché (Farò la...